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  1. #1
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    Predefinito Manifestazioni a Spoleto per Andrea e Michele

    LIBERTA' IMMEDIATA PER MICHELE E ANDREA

    Le idee non si arrestano

    Né si processano

    NO AI DOMICILIARI, LIBERI TUTTI!

    A un mese dagli arresti

    VENERDI' 23 novembre SPOLETO, ore 16

    MANIFESTAZIONE-CORTEO

    Da Piazza della Stazione a Piazza della Libertà

    (Concentramento al Piazzale della Stazione)

    Comitato 23 Ottobre per la verità su Brushwood


    --------------------------------------------------------

    E' UN PROCESSO ALL'ANARCHIA, E' UN PROCESSO POLITICO A MICHELE FABIANI, ALLE SUE IDEE, ALLE SUE LOTTE.


    Quello che era chiaro fin dall'inizio, la natura esclusivamente politica dell'operazione Brushwood, emerge ancora più nettamente dopo la sentenza del riesame.

    La sentenza di oggi è stata scritta il 23 ottobre, quando è stata inventata una banda terrorista, al solo scopo di fermare l'attività politica di Michele.

    Non altrimenti si spiega una sentenza scritta in poche ore, a fronte della mole di memorie difensive e documenti cartacei e informatici prodotti dalle difese che certamente richiedevano molto più tempo, non solo per essere valutate ma per essere lette.

    La liberazione di Fabrizio, i domiciliari a Dario e Damiano, dicono, da una parte che crolla la scena del giorno del complotto in cui si sarebbe deciso l'invio della lettera con le pallottole alla Lorenzetti e con essa il capo G delle accuse, vero asse portante del teorema terrorista; dall'altra confermano il poco rilievo penale delle scritte fatte sui muri di Spoleto.

    Ma Michele e Andrea rimangono in carcere. Michele perché è stato da sempre l'obiettivo di questa azione repressiva, con la quale si è voluto colpire le sue idee, le sue battaglie per l'ambiente, le sue relazioni politiche con il mondo anarchico, trasparenti e legittime come risulta da tutti i documenti processuali; Andrea perché amico di Michele e ostaggio di un teorema che per poter funzionare ha bisogno di complici, tanto più dopo che l'operazione antiterrorismo del generale Ganzer si è rivelata priva di alcun fondamento e si basa esclusivamente su: "concordanze terminologiche" e su una intercettazione in cui si parla di soldi (assegni) che per i ROS sarebbero pallottole!!!!! in linguaggio cifrato!!!!

    La verità di una operazione fallimentare non può però presentarsi così presto, perché sarebbe un danno per chi su quelle tesi ha speso la sua credibilità, parliamo della Presidente Maria Rita Lorenzetti e del PM Manuela Comodi.

    Di fronte ad uno spettacolo che ha fatto fiasco le luci vanno spente una alla volta.

    Ci domandiamo allora, quanto dovranno stare in carcere Michele e Andrea per consentire alla gente di scordare questo "sbarco" a Spoleto senza trovare alcuna "arma di distruzione di massa".

    Ci faremo sentire, in tanti modi e tanto forte, per la loro liberazione.

    Il silenzio uccide.

    Comitato 23 ottobre - per la verità su Brushwood e la libertà di tutti gli arrestati

  2. #2
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    Predefinito

    LA TRAGICA FARSA DELL'OPERAZIONE "BRUSHWOOD"

    Siamo uomini e donne che LOTTANO per un'altro mondo possibile.
    un mondo dove non sia necessario creare la povertà di intere popolazioni per l'arricchimento di pochi, un mondo dove tutti possano avere gli stessi diritti e uguali opportunità, dove ci sia il rispetto di ogni idea politica, religiosa e non religiosa, il rispetto delle minoranze, rispetto per i territori e l'ambiente e dove ognuno possa partecipare, esprimendosi liberamente, alle scelte politiche sociali e collettive.
    Proveniamo da diversi percorsi politici e ideologie filosofiche ma tutti quanti siamo uniti contro ogni forma di dittatura e autoritarismo politico ma anche economico, quando si manifesta nell'imposizione di grandi opere pubbliche che non servono all'uomo ma solo ad arricchire le imprese, quando vuole appropriarsi dei territori per sfruttarne le risorse (acqua, aria, terra, energia) lasciando desertificazione e impoverimento, quando vuole appropriarsi dei nostri diritti fondamentali come quello alla salute, allo studio, ad una casa, ad un lavoro sicuro e garantito, alla libertà di espressione, comunicazione e di professare le nostre idee e quando vuole imporre i suoi interessi economici con la guerra, uccidendo e sottomettendo intere popolazioni alla sua logica.

    E' per questo che in Umbria stiamo lottando, alla luce del sole, partecipando democraticamente nella vita sociale attraverso associazioni sindacali, laboratori studenteschi, comitati dei cittadini, forum, collettivi o la semplice indignazione di singoli cittadini, per l'acqua pubblica, contro il mega progetto dell'acquedotto di Scheggino - Pentima, contro gli scempi ambientali urbani, contro la Rocchetta, contro le megadiscariche e gli inceneritori esistenti e progettati, contro i cementifici e l'uso del carbone per l'energia, che avvelenano la gente.

    E' in questo contesto che l'estate scorsa arriva una lettera minatoria alla Presidente Lorenzetti, con uno stile tutto mafioso, con dei riferimenti alle lotte ambientali.
    Dopo circa tre mesi scatta l'operazione militare "Brushwood": 108 uomini armati, i ROS dell'antiterrorismo con 4 elicotteri il 23 ottobre vengono spinti alle 4 di mattina a casa di 5 famiglie spoletine, a caccia della pericolosa cellula terroristica anarco insurrezionalista che avrebbe inviato la fantomatica lettera. Di fatto vengono portati via 5 ragazzi Fabrizio, Dario, Damiano, Michele e Andrea, 4 di loro di circa 20 anni uno dei quali così impaurito dall'irruzione, da chiamare i carabinieri per chiedere quello che doveva fare!
    Nessuna prova concreta a sostegno delle accuse, alcuni di questi ragazzi sono studenti che non si sono mai interessati di politica, mentre uno di loro si è dichiarato anarchico, ma basta questo per essere colpevole?

    La Presidente Lorenzetti corre immediatamente a congratularsi con le forze dell'ordine per la riuscita dell'operazione e il Generale dei ROS Ganzer indice una conferenza stampa per descrivere come sia stata sventata una cellula anarchica eversiva che forse dovrebbe essere la stessa che ha mandato le pallottole al Presidente Prodi 4 anni fa, cioè quando questi ragazzi avevano solo 17 anni!

    L'operazione "Brushwood" è stata possibile grazie agli articoli 270 e 270 bis e ter del codice penale: associazione sovversiva senza o con finalità di terrorismo (in questo caso alcuni di questi ragazzi, nemmeno si conoscevano tra di loro), istituito dal codice Rocco durante il ventennio fascista per sbarazzarsi degli avversari politici. Con questi articoli si puniscono le persone non per quello che hanno commesso, ma per quello che forse potrebbero commettere, quindi secondo la discrezionalità del magistrato di turno e sulle simpatie che può avere nei confronti dell'una o l'alta ideologia. Con questi articoli non vengono stabiliti parametri oggettivi del termine terrorista, come per esempio l'effettiva pericolosità dell'associazione, il possesso di armi etc, ma può essere considerato terrorista chiunque voglia opporsi a qualsiasi cosa che sia legittimata da normative amministrative. Si viene puniti non per quello che si fa ma per le idee che si professano, come nei migliori sistemi autoritari.
    Martedì 14 novembre il Tribunale del Riesame con una sentenza emessa in poche ore e senza aver nemmeno esaminato la mole di documentazione presentata dagli avvocati, ha deciso la liberazione di Fabrizio, gli arresti domiciliari per Dario e Damiano e l'arresto per Michele (L'anarchico di turno) e Andrea (senza il quale non esisterebbe più l'associazione sovversiva).

    L'operazione "Brushwood" ha sconvolto la vita di 5 ragazzi e delle loro famiglie senza nessuna colpa, se non per uno di essi, di portare avanti battaglie per l'ambiente e relazioni politiche con il mondo anarchico, trasparenti e legittime come risulta da tutti i documenti processuali.

    E' per questo che:
    - chiediamo la liberazione dei ragazzi ancora inquisiti e di tutti quelli arrestati con i reati associativi
    - chiediamo l'abolizione dei articoli, 270 270bis e 270 ter, che sono uno strumento antidemocratico di repressione sulla società civile
    - aderiamo alla manifestazione di Spoleto del 23 novembre organizzato dal comitato 23 ottobre, a un mese dalla farsa mediatica "Brushwood"

    I PROMOTORI:
    ATTAC PG; RdB-CUB dell'Umbria; RdB-CUB Spoleto; Ass. Culturale Casa Rossa; Gruppo Difesa Ambiente Spoleto, Comitato 23 ottobre.

    Aderiamo inviando una e-mail:
    comitato23ottobre@gmail.com
    gruppoambientespo@libero.it

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    LA TRAGICA FARSA DELL'OPERAZIONE "BRUSHWOOD"

    Siamo uomini e donne che LOTTANO per un'altro mondo possibile.
    un mondo dove non sia necessario creare la povertà di intere popolazioni per l'arricchimento di pochi, un mondo dove tutti possano avere gli stessi diritti e uguali opportunità, dove ci sia il rispetto di ogni idea politica, religiosa e non religiosa, il rispetto delle minoranze, rispetto per i territori e l'ambiente e dove ognuno possa partecipare, esprimendosi liberamente, alle scelte politiche sociali e collettive.
    Proveniamo da diversi percorsi politici e ideologie filosofiche ma tutti quanti siamo uniti contro ogni forma di dittatura e autoritarismo politico ma anche economico, quando si manifesta nell'imposizione di grandi opere pubbliche che non servono all'uomo ma solo ad arricchire le imprese, quando vuole appropriarsi dei territori per sfruttarne le risorse (acqua, aria, terra, energia) lasciando desertificazione e impoverimento, quando vuole appropriarsi dei nostri diritti fondamentali come quello alla salute, allo studio, ad una casa, ad un lavoro sicuro e garantito, alla libertà di espressione, comunicazione e di professare le nostre idee e quando vuole imporre i suoi interessi economici con la guerra, uccidendo e sottomettendo intere popolazioni alla sua logica.

    E' per questo che in Umbria stiamo lottando, alla luce del sole, partecipando democraticamente nella vita sociale attraverso associazioni sindacali, laboratori studenteschi, comitati dei cittadini, forum, collettivi o la semplice indignazione di singoli cittadini, per l'acqua pubblica, contro il mega progetto dell'acquedotto di Scheggino - Pentima, contro gli scempi ambientali urbani, contro la Rocchetta, contro le megadiscariche e gli inceneritori esistenti e progettati, contro i cementifici e l'uso del carbone per l'energia, che avvelenano la gente.

    E' in questo contesto che l'estate scorsa arriva una lettera minatoria alla Presidente Lorenzetti, con uno stile tutto mafioso, con dei riferimenti alle lotte ambientali.
    Dopo circa tre mesi scatta l'operazione militare "Brushwood": 108 uomini armati, i ROS dell'antiterrorismo con 4 elicotteri il 23 ottobre vengono spinti alle 4 di mattina a casa di 5 famiglie spoletine, a caccia della pericolosa cellula terroristica anarco insurrezionalista che avrebbe inviato la fantomatica lettera. Di fatto vengono portati via 5 ragazzi Fabrizio, Dario, Damiano, Michele e Andrea, 4 di loro di circa 20 anni uno dei quali così impaurito dall'irruzione, da chiamare i carabinieri per chiedere quello che doveva fare!
    Nessuna prova concreta a sostegno delle accuse, alcuni di questi ragazzi sono studenti che non si sono mai interessati di politica, mentre uno di loro si è dichiarato anarchico, ma basta questo per essere colpevole?

    La Presidente Lorenzetti corre immediatamente a congratularsi con le forze dell'ordine per la riuscita dell'operazione e il Generale dei ROS Ganzer indice una conferenza stampa per descrivere come sia stata sventata una cellula anarchica eversiva che forse dovrebbe essere la stessa che ha mandato le pallottole al Presidente Prodi 4 anni fa, cioè quando questi ragazzi avevano solo 17 anni!

    L'operazione "Brushwood" è stata possibile grazie agli articoli 270 e 270 bis e ter del codice penale: associazione sovversiva senza o con finalità di terrorismo (in questo caso alcuni di questi ragazzi, nemmeno si conoscevano tra di loro), istituito dal codice Rocco durante il ventennio fascista per sbarazzarsi degli avversari politici. Con questi articoli si puniscono le persone non per quello che hanno commesso, ma per quello che forse potrebbero commettere, quindi secondo la discrezionalità del magistrato di turno e sulle simpatie che può avere nei confronti dell'una o l'alta ideologia. Con questi articoli non vengono stabiliti parametri oggettivi del termine terrorista, come per esempio l'effettiva pericolosità dell'associazione, il possesso di armi etc, ma può essere considerato terrorista chiunque voglia opporsi a qualsiasi cosa che sia legittimata da normative amministrative. Si viene puniti non per quello che si fa ma per le idee che si professano, come nei migliori sistemi autoritari.
    Martedì 14 novembre il Tribunale del Riesame con una sentenza emessa in poche ore e senza aver nemmeno esaminato la mole di documentazione presentata dagli avvocati, ha deciso la liberazione di Fabrizio, gli arresti domiciliari per Dario e Damiano e l'arresto per Michele (L'anarchico di turno) e Andrea (senza il quale non esisterebbe più l'associazione sovversiva).

    L'operazione "Brushwood" ha sconvolto la vita di 5 ragazzi e delle loro famiglie senza nessuna colpa, se non per uno di essi, di portare avanti battaglie per l'ambiente e relazioni politiche con il mondo anarchico, trasparenti e legittime come risulta da tutti i documenti processuali.

    E' per questo che:
    - chiediamo la liberazione dei ragazzi ancora inquisiti e di tutti quelli arrestati con i reati associativi
    - chiediamo l'abolizione dei articoli, 270 270bis e 270 ter, che sono uno strumento antidemocratico di repressione sulla società civile
    - aderiamo alla manifestazione di Spoleto del 23 novembre organizzato dal comitato 23 ottobre, a un mese dalla farsa mediatica "Brushwood"

    I PROMOTORI:
    ATTAC PG; RdB-CUB dell'Umbria; RdB-CUB Spoleto; Ass. Culturale Casa Rossa; Gruppo Difesa Ambiente Spoleto, Comitato 23 ottobre.

    Aderiamo inviando una e-mail:
    comitato23ottobre@gmail.com
    gruppoambientespo@libero.it

    Storia emblematica dell'isteria del potere e del tentativo di creare spettacolo e capri espiatori.
    Mi domandavo solo una cosa. Ma che accuse hanno ricevuto? Solo quella di aver inviato le pallottole o c' è dell'altro di concreto?

  4. #4
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    Predefinito Libertà per Michele e Andrea

    IL SILENZIO ANNIENTA LE PERSONE E LA VERITA'. LIBERTA' PER MICHELE E ANDREA.

    L¹intera città di Spoleto, il suo Consiglio Comunale, parlamentari ed
    esponenti della società civile hanno chiesto una soluzione rapida, due mesi
    di carcerazione senza prove l¹ hanno negata.

    Sono ormai quasi due mesi che Michele Fabiani e Andrea Di Nucci sono tenuti
    imprigionati nel carcere di Capanne a Perugia, accusati senza nessuna prova
    di far parte di una Associazione terrorista denominata Coop-Fai e di avere
    mandato una lettera di minacce alla Presidente della Regione Umbria Maria
    Rita Lorenzetti.
    Il Consiglio Comunale di Spoleto, l¹onorevole Bellillo, i senatori Russo
    Spena, Zuccherini, Emprin, Ferrante, Boccia, esponenti politici di vari
    Consigli Comunali dell¹Umbria, affermando fiducia nella magistratura, hanno
    concordemente auspicato una soluzione rapida della vicenda.
    Tutto questo non sta avvenendo, anzi, al contrario è accaduto fino alla
    settimana passata che la reclusione sia stata accompagnata dall¹isolamento
    totale.
    Una misura disumana, ma Michele e Andrea, venti anni l¹uno e venti anni
    l¹altro, si sono dimostrati forti come rocce.
    Le rocce non si piegano ma si scavano e scavandole si distruggono, così come
    fa l¹acqua, anche una sola goccia d¹acqua che ogni giorno cade sullo stesso
    punto della stessa roccia.
    C¹è il pericolo concreto della loro distruzione psicologica.
    La legge italiana, concede ad un magistrato di poter privare della libertà
    fino ad un anno, sulla base di un teorema accusatorio senza riscontri,
    basato esclusivamente sul pregiudizio politico. Il 270 bis, che discende dal
    codice fascista del 1930, permette di arrestare cittadini che si presume
    possano commettere, associandosi, azioni contro lo stato.
    Ma non c¹è associazione, non ci sono armi, non ci sono basi, non ci sono
    finanziatori, non c¹è la Coop-Fai, le accuse si sono dimostrate senza
    fondamento, sono state costruite su sillogismi, affinità lessicali,
    alterazioni semantiche
    I magistrati stanno utilizzando il carcere per ottenere una confessione che
    non ci potrà essere. Michele e Andrea non possono confessare quello che non
    hanno fatto.
    La mancanza di prove conferma che Michele è in carcere perché di idee
    anarchiche e Andrea perché è il suo più caro amico.
    Questa situazione è inaccettabile, l¹isolamento totale durato 50 giorni è
    stato un fatto disumano, la devastazione psicofisica che esso ha prodotto ha
    lasciato i suoi segni.
    Ciò che la città di Spoleto, deputati democratici e garantisti hanno chiesto
    invano, una soluzione rapida, è negata.
    Ognuno si prenda le sue responsabilità, la presunzione di colpevolezza non è
    degna di un paese civile ma di un paese che pratica l¹ annientamento di
    quanti non riesce a inserire in modo subordinato nei suoi meccanismi di
    potere.

    Per questo il Comitato 23 Ottobre chiama ad una rinnovata mobilitazione, per
    ottenere l¹immediata liberazione di Michele e Andrea e per salvaguardare la
    loro integrità psichica e fisica. Per questo prepara nuove manifestazioni a
    Perugia e Spoleto.

    INDICE A TAL FINE, PER SABATO 22 DICEMBRE, SOTTO IL CARCERE DI CAPANNE, A
    PARTIRE DALLE ORE 15, UN PRESIDIO DI SOLIDARIETA¹ E DI LIBERTA¹.

    COMITATO 23 OTTOBRE

  5. #5
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    OMNIA SUNT COMMUNIA

    Pieni d’invidia verso I nostri che partono per passare il Natale accanto al popolo martire di Gaza, siccome non volevamo essere da meno.. Siccome non ci passa per la testa di passare il Natale sotto l’albero a giocare a carte, abbiamo proposto a tutti coloro che in questi mesi si sono battuti per la liberta’ dei cinque compagni arrestati a Spoleto il 234 ottobre scorso, di passare il Natale sotto il carcere, accanto a loro.

    la sezione umbra del Campo Antimperialista

    ------------------------------------------------------------
    SOTTO IL CARCERE A NATALE

    MICHELE E ANDREA IL NATALE LO PASSANO IN CARCERE, NOI SAREMO LI SOTTO


    «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, [36]nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
    [Vangelo secondo Matteo]

    A Natale faranno due mesi dagli arresti dei cinque ragazzi di Spoleto.
    A Natale faranno 61 giorni che Michele Fabiani e Andrea Di Nucci sono tenuti imprigionati nel carcere di Capanne a Perugia, sottoposti ad un disumano regime carcerario.
    Perché questo accanimento?
    Gli inquisitori, che non hanno prove ma solo labili indizi, sperano che il carcere duro pieghi Michele e Andrea e li spinga ad autoaccusarsi di essere ciò che non sono, di essere dei terroristi.
    Michele e Andrea stanno invece resistendo, e resistendo difendono non solo la loro dignità, ma pure la nostra, quella di tutti coloro che non intendono voltare le spalle a chi grida giustizia, che sono stanchi di un regime autoritario che ci considera tutti in libertà vigilata, che con la scusa del terrorismo calpesta i diritti più elementari di cittadinanza.

    Questo regime, in occasione del Natale, ci vorrebbe spensierati, a fare shopping come consumatori beoti, a fare la fila nei centri commerciali, ovvero le cattedrali erette in onore dell’unico Dio a cui questo sistema chiede di genuflettersi: il danaro.
    Noi saremo invece con Michele e Andrea, sotto il carcere di Capanne, e sotto quel carcere celebreremo la messa di Natale.
    Il nostro sarà un presidio di libertà, di solidarietà, di verità.

    Per questo invitiamo tutti quanti hanno a cuore non solo la sorte di Michele e Andrea, ma di tutti quelli che ingiustamente soffrono nelle patrie galere a passare il Natale come si addice, sotto il Carcere di Capanne.

    Appuntamento alle ore 22,00, lunedì 24 dicembre


    promuovono:
    Comitato 23 ottobre
    Legittima Difesa
    ......


    ARDITI NON GENDARMI




 

 

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