F1: le analisi "incastrano" Stepney
In tasca c'era polverina del sabotaggio

Nuovi guai per Nigel Stepney, ex capo meccanico della Ferrari. Le analisi, svolte dal laboratorio chimico dell'Università di Modena, parlano di compatibilità tra la polverina bianca trovata nelle sue tasche e quella rilevata nel serbatoio della rossa di Raikkonen, alla vigilia della partenza del Gp di Monaco. Stepney, al centro anche della spy story, è l'unico indagato per sabotaggio della monoposto di Maranello.

Da spione a sabotatore, il passo è breve, almeno per l'inglese. Uscito da poco, almeno a livello sportivo, dalla bufera per la spy story ed i documenti riservati passati alla McLaren, ora si trova nuovamente al centro di un caso: la 'manipolazione' della Ferrari di Kimi Raikkonen, alla vigilia dello scorso Gp a Montecarlo.
In attesa dei risultati del Ris dei Carabinieri di Parma, sono le analisi svolte a Modena hanno incastrato Stepney: il perito meccanico Maurizio Migliaccio ed il perito chimico Lorenzo Tassi hanno rilevato compatibilità tra il composto a base di fosfato e di calcio che è stato rinvenuto nella vettura del finlandese e le tracce ritrovate nei pantaloni dell'ex capo meccanico di Maranello.

Se queste rilevazioni fossero confermate anche dalle forze dell'ordine, si profilano importanti guai giudiziari per l'inglese. E' l'unico indagato per il tentativo di compromettere il funzionamento della rossa, con le accuse di lesioni personali, sabotaggio, danneggiamento e frode sportiva. Un'altra pagina nera, in questa stagione di Formula 1, in cui si è parlato più di tribunali, indagini e sentenze, rispetto ai risultati in pista.

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