no
INQUALIFICABILE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
no
Lanciare un uomo in orbita con un rozzo missile, sfruttando poi per inerzia la gravità della Terra per non finire alla deriva, e sbarcare sulla Luna sono due azioni decisamente diverse.
Gli scienziati di tecnologie spaziali allora era pochissimi; un pò come gli ingegneri informatici 30-40 anni fa. Ogni scienza/ingegneria, agli albori, ha solo poche menti eccelse con tutti i limiti che questo comporta.
Qui stiamo parlando del passare da un rozzo lancio orbitale, perché rozzo era (ed è tutt'ora in fase di avvio), ad una missione estremamente complessa anche solo teoricamente (per quel periodo).
Verosimilmente avrebbero perso almeno 3 o 4 equipaggi, e dovuto riprogettare altrettante volte il mezzo, prima di poter centrare l'obiettivo di andare e ritornare dalla Luna.
Il clima di competizione della Guerra Fredda, poi, è una ulteriore aggravante al dubbio più che lecito.
Ripeto: io non sto dicendo né che ci sono andate né sto negando che l'abbiano fatto, sto solo dicendo che quell'allunaggio è stato decisamente ed obiettivamente dubbio sotto molti (troppi) aspetti.
Come già ribadito prima del resto......Sono gli unici che attualmente stanno cercando di sviluppare realmente un programma lunare.E se la bandiera a stelle strisce si trovasse tutt'ora in qualche studio cinematografico, stai pur certo che di scrupoli non ne avranno a dire la verità.....
Guarda, tu la luna la vedi piccolina dalla tua finestra ma ti assicuro che è grande. Non quanto la terra, ma grande. Sai quella cosa chiamata prospettiva?
Quindi non trovi ragionevole che l'eventuale spedizione cinese FORSE non scenderebbe nell'esatto punto dove scesero gli americani 40 anni fa?
C'era all'epoca (non è facile da capire, insomma, non è immediatamente intuitivo), una paradossale opera di "fair play" tra le reti di spionaggio, e poi, a maggior ragione, chissà cosa avrebbero potuto rivelare le spie al soldo americano riguardo alle operazioni sovietiche che ancora oggi gli storici considerano come "verità ufficiali".
Insomma, quando si entra nella spirale del ricatto, contro ricatto, contro contro contro ricatto, si crea una sorta di "castello kafkiano" dove gli attori agiscono come in una sorte di mondo virtuale, nel quale vince alla fine chi ha i mezzi migliori, e ovviamente, chi mira più in alto (o detto in altri termini, di chi la "spara più grossa").
Attenzione, non basta "sparare", bisogna anche avere poi un perfetto (tendenzialmente perfetto), know-how della gestione delle tecnologie mass-mediatiche (vero scarto tra le due potenze dell'epoca), e una ottima scienza della psicologia umana.
E' il cosiddetto "soft power".
Bisogna ammetterlo, gli americani (questi esseri unici al mondo, abitanti di una nuova babele mondiale che sogna un unico dominio universale), sono stati molto molto più bravi dei sovietici (altri esseri unici al mondo, oggi scomparsi dalla faccia della terra, nonostante le fatue nostalgie di un Diliberto e company).
Dinanzi alla classica obiezione "ma come, se i sovietici sapevano della "truffa" perché hanno taciuto"?
Primo: quali sovietici?
Forse il governo nella sua veste ufficiale (per il motivo che cercavo di spiegare sopra), ma con quanti scienzati ( e non solo scienziati ), sovietici ha avuto modo di far due chiacchiere?
Secondo: La realtà è realtà, non richiede di esser creduta. La "verità" invece (vicenda 911 docet), esige di esserlo.
Come quella della "palottola impazzita" che ha ucciso l'unico presidente cattolico della storia di questa misteriosa nazione fortemente in declino.
Vero è quello che viene visto sullo schermo, poco importa se non è attinente al reale.
E' credibile.
Nel grande kolossal "man on the moon" inoltre, siamo in presenza di un altro fattore vincente: il fascino.
http://www.youtube.com/watch?v=bs4pTCqhTfY
Giusto per aggiungere un pò di melodia alla nostra "utilissima" discussione.
Saluti a voi
Pfjodor, i tuoi discorsi sono da paranoico!