ma perchè odiare gli stupidi?
un messaggio comunista dovrebbe dire, semmai, di compatirli ed aiutarli a de-istupidirsi..magari con delle supposte di Manifesto, certo, ma il fine è redimere e aiutare nel cambiamento non odiare a vuoto!
poi, oh, sarò buonista io (non sempre...)
e poi, i deboli, sì, ma del proprio pianeta...alla faccia dell'internazionalismo del proletariato!!!
La figura dell'eroe non è né di destra, né di sinistra, ma è una costante delle società umane.
In fin dei conti destra e sinistre sono nate con la Rivoluzione Francese, ma gli eroi esistevano già prima, almeno dall'epoca di Ghilgamesh e di Achille.
Poi esistono eroi di sinistra e non solo di destra, per esempio i comandanti partigiani o Che Guevara.
I cartoni animati veicolano piuttosto i valori dominanti delle società che li producono, per esempio quella giapponese con lo spirito di sacrificio (un po' di sadismo), la famiglia tipica ecc.
basta cazzate please.
L'autore di Capitan Harlock era iscritto al partito comunista giapponese e noto ammiratore della cultura sovietica. Il futurismo del galaxi express è il futurismo sovietico non di Marinetti, tanto che il cartone animato è un tributo alla Transiberiana (sovietica pure anch'essa).
Tanto che, sia in Harlock che in Galaxi Express le donne sono raffigurate secondo lo stereotipo russo: bionde eteree magre.
Capitan Harlock è un inno alla pirateria. C'è un interessante libro (di cui non mi ricordo il nome) che parla dell'autogestione nelle "comuni" piratesche, esempi di antiautoritarismo molto spiccio.
Il nero è il colore degli anarchici ancor prima dei fascisti. Non diciamo puttanate, davvero.
Quando la reazione era azzurra o bianca (come l'esercito antisovietico o le truppe anticomunarde), i rivoluzionari issavano vessilli tutti neri o con il teschio sopra. Lo stendardo degli ucraini di Mackhno aveva il teschio con sotto scritto: "morte a tutti coloro che proveranno a fermare bla bla bla".
Anche la stessa idea di morte bella è precedente ai fascisti, basta sentire le canzoni dedicate a Sante Caserio (laggiù nella fredda terra udir potrai la final guerra), alla Comune di Parigi (come Leonida saprò morir), all'insurrezione (e noi cadrem in un fulgor di gloria schiudendo al mondo novella via), e a un po' tutta la tradizione anarchica tardo ottocentesca.
Il teschio degli AdP deriva papale papale da quello degli Arditi di guerra, quindi è un discorso a parte.
Il Tulipano Nero mi provoca sempre forti emozioni.... tutte le volte che sento la prima versione, non quella corretta, della sigla non posso fare a meno di sobbalzare e mi viene la pelle d'oca.
In particolare mi colpisce sempre l'ultima strofa prima del ritornello:
alla Bastiglia la gran folla si scaglia
è la vigilia di una nuova battaglia
il 4 Luglio si arrende il bastione
il 4 Luglio c'è la rivoluzione
Però non è vero che i cartoni sono reazionari,
per esempio Lady Oscar (eroina femminista) alla
fine partecipa alla presa della Bastiglia e muore per
le ferite uccisa dalle truppe reazionarie del Re.
Un episodio decisamente commuovente, per altro vela ricordate
la sigla trash in cui era nuda e avvolta nelle spine?
Decisamente non per bambini
La sigla è qua
ed ha il grande vantaggio di non essere cantata da Cristina d'Avena che ha un po' rotto con le sigle dei cartoni animati
Dipende dal cartone animato.
Ci sono cartoni fatti in seriale per garantire la vendita di oggettistica ad esso relativa (Masters of the universe, Cavalieri dello Zodiaco...) e ci sono serie d'autore che veicolano il messaggio dell'autore stesso.
Una serie come Gundam, sulle contraddizioni della guerra, sulla relatività del punto di vista osservato dalla controparte, sugli orrori sul campo di battaglia e la fredda speculazione dei piloti dotati; oppure una serie come Conan, vero inno al socialismo utopico pacifista (ma non contro la violenza alla bertinottiana) e ambientalista, veicolano alla grande un sacco di messaggi anche piuttosto forti.
Myazaki anche lui, per la cronaca, era iscritto al PCG. E si vede.