A quanto sostenuto da Nando, con il quale concordo, aggiungerei la scarsa umiltà che abbiamo nel porci nei confronti degli altri. Noi siamo i primi (e questo può essere vero come ideali e storia) ma facciamo fatica o non ci caliamo nella realtà di tutti i giorni per far comprendere ad una persona comune, alle prese con la propria quotidianità, che per risolvere i problemi non servono scorciatoie, ma impegno, capacità e senso dello stato. Ricordo che tempo fa venne posta a Giorgio Bocca la stessa domanda che ci siamo posti noi, cioè sul fatto che la Chiesa cattolica occupi sempre più spazi a discapito dei laici, e lui rispose che i preti erano quelli che si interessavano più di tutti ai problemi della gente. Se questo è vero,a allora dobbiamo chiederci che cosa facciamo noi per affrontare i problemi di tutti i giorni e quali soluzioni proponiamo.