iniziative del MRE

[jeronimus2002 (POL)]

TAVOLA ROTONDA DI STUDIO CON L'ON. ANNEMIE NEYTS-UYTTEBROECK
27/11/2007
MOVIMENTO REPUBBLICANI EUROPEI

Roma, 27 novembre 2007
Sede Nazionale MRE
Via IV Novembre, 107
ore 100


TAVOLA ROTONDA DI STUDIO CON L'ON. ANNEMIE NEYTS-UYTTEBROECK
Presidente del Partito ELDR


Tesi
La mattinata di riflessione é ispirata al motto ricamato in un'antica bandiera repubblicana di inizio Novecento: "Lavora, Èducati, Spera".
Questi tre imperativi - inviti, consigli, ma anche moniti - pongono altrettante
fondamenta per il futuro dell'Europa. Un continente basato sulla civiltà del lavoro,
sulla formazione permanente, sulla progettualità.
Tuttavia oggi questi tre concetti cardine del futuro non sono ancora tradotti in
politiche e sentimenti all'altezza delle sfide: l'agenda di Lisbona stenta a dare risultati,
la ricerca e la società della conoscenza prendono spesso la strada dell'America e
dell'Asia, un senso di sfiducia e un'assenza di entusiasmo sono sempre più presenti nella cittadinanza.
Il motto repubblicano "Lavora, Èducati, Spera" testimonia la vocazione delle
forze politiche laiche e liberaldemocratiche, che già da tempo e ben prima di altre,
sono consapevoli che un progetto per la nostra società non può che essere un progetto europeo.

100
Saluto dell'on. Luciana Sbarbati

Interventi introduttivi di:

on. Adriano Musi: "Lavora"
dott.ssa Ethel Porzio Serravalle: "Èducati"
avv. Simone Aiazzi: "Spera"

L'on. Annemie Neyts, Presidente del Partito dei Liberali, Democratici e Riformatori, interverrà dopo gli interventi introduttivi

Discussione aperta

Conclusioni dell'on. Luciana Sbarbati

[lucrezio (POL)]

magari saperlo un pò prima.... comunque sempre meglio di niente

[G. Simoncelli]

Eppur si muove!!!

[Socrate58]

certo che si muove...eccome se si muove !!!
anche la costituzione dei giovani repubblicani europei sarà un altro passo importante.

[Socrate58]

Cari Amici,
vi giro una sintesi del comunicato stampa sulla tavola rotonda di oggi.

INCONTRO SBARBATI-NEYTS: LAICI, INQUADRIAMO LA NOSTRA BANDIERA
27/11/2007 La tavola rotonda, svoltasi oggi a Roma, sulla nuova frontiera laica liberal-democratica del lavoro, dell’educazione e della speranza, come impegno e azione nell’ottica disegnata a Lisbona per una società della scienza e della conoscenza tra le più competitive, ha registrato il confronto tra l’on. Luciana Sbarbati, leader dei Repubblicani Europei e membro dell’ELDR e l’on. Annemie Neyts presidente del Partito Liberale Europeo.
Le relazioni di Musi, Serravalle ed Aiazzi su lavoro, scuola ed Europa hanno maturato un profondo dibattito, tanto che l’on. Neyts ha parlato di “incotnro felice con la cultura repubblicana, moderna, europea, liberal-democratica”.
L’on. Sbarbati ha posto l’accento sulla laicità, sostenendo che la conoscenza dei diritti e dei doveri è la condizione necessaria all’esercizio della cittadinanza. “L’evidente senso di insicurezza - ha aggiunto Sbarbati - diffuso a livelli di massa manifesta la crisi di equilibrio nella convivenza civile, la rottura dei legami di appartenenza alla comunità e la sconnessione sociale.
Bisogna sforzarsi – ha detto Sbarbati – come partiti laici portatori di una cultura moderna di inquadrare la nostra frontiera, quella di una società europea in cui la precarietà del lavoro consuma identità e la scarsa qualità della scuola, dove il merito non riesce ad emergere, rischia di destinarci ad essere un Paese di vecchi e per vecchi”.
La Repubblica è fondata sul lavoro, dicono i Repubblicani, non sui lavoratori e alla qualità del lavoro ha detto l’on. Adriano Musi è affidata la realizzazione di una più piena umanità nell’ottica della costruzione del “cittadino europeo”, di cui hanno parlato Serravalle ed Aiazzi.

[Jan Hus]

Alla Sbarbati piace molto volare alto e tenersi sul generico.

Peccato che queste posizioni abbiano poca sostanza.

Per esempio, cos'hanno avuto da dire lei e Musi in occasione della destituzione, da parte del presidente del Comitato di Bioetica Casavola, dei tre vicepresidenti Elena Cattaneo, Cinzia Caporale e Luca Marini, colpevoli di essere troppo laici?

Assolutamente niente, nada de nada.

E' un giocare a fare i laici, è una laicità per finta, quella della Sbarbati.

[G. Simoncelli]

Intanto si vola...

[jeronimus2002 (POL)]

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Il recupero dello Stato etico politico

Cari Italians,
il recupero dello Stato etico politico voluto dalla nostra Costituzione è la prima risorsa da recuperare. Una risorsa capace di portare nuove capacità di investimento anche finanziario ad un paese, che per pagare un enorme debito pubblico accumulato negli anni da 1980 al 1994, ci fa pagare cifre enormi di interessi facendo tagliare risorse ai servizi. Ma come può la nostra Costituzione liberare risorse finanziarie? Questo lo ha spiegato il prof. Gianni Marongiu, docente di Diritto Finanziario presso l'ateneo genovese, in un incontro promosso nei giorni scorsi dal circolo territoriale Portoria Carignano del PD e dal Movimento dei Repubblicani Europei. Sì, per Gianni Marongiu esistono le risorse a costo zero per ripartire: 'sono risorse recuperabili in ogni luogo dove posiamo lo sguardo, in ogni anfratto. Basta raccoglierle'. Sono risorse che deriverebbero dalla lotta all'evasione fiscale conteggiata in 330 miliardi di euro (4 volte la media europea). Sono risorse recuperabili nel perseguire la corruzione, le varie mafie, a ndranghete e corone unite che controllano il territorio e tassano loro con il pizzo, per cui chi paga quello poi non paga lo Stato. La corruzione è un capitolo dolente, ma è molto rappresentativo dell'andamento economico: chi ha meno corruzione ha proporzionalmente più sviluppo economico. La corruzione significa servizi scadenti, inefficienza amministrativa, mancanza di controlli, perdita di diritti... Inoltre l'esclusione della tassa burocratica', quella che ci fa fornire 8 documenti, invece di 3 come ogni stato europeo, utili per aprire una attività, con il recupero dell'assenteismo nel lavoro, che è come una evasione fiscale, dove si percepisce uno stipendio senza lavorare, libererebbe altri soldi. Anche la certezza del diritto, la giustizia civile, per cui non bisogna attendere 10 anni per una sentenza civile, aiuterebbe a non far scappare delle risorse da parte di investitori stranieri. Ecco, recuperando il valore etico politico della nostra Costituzione potremmo trovare anche le risorse finanziarie per investire. Un bell'invito nell'anno in cui la nostra Costituzione compie 60 anni. L'etica paga sempre. Non mi pare che questo governo si stia muovendo in quella direzione.

Giorgio Boratto, giobor@libero.it

http://www.corriere.it/solferino/sev...8-07-25/05.spm

[lucrezio (POL)]

Due buone notizie: marongiu è ancora del"giro" e continua dire cose molto condivisibili

[LUCIO (POL)]

Perdona, ma forse questo è un altro rispetto a quello che conoscevi tu ai tempi dell'Università.