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  1. #1
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    Predefinito Le guerre americane in Medio Oriente

    So che qui sfondo una porta aperta, se volete partecipate a questa discussione sul forum di "politica internazionale":

    http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=387621



    Un paio di riflessioni sulle tappe delle guerre targate USA in Medio Oriente:

    11 Settembre 2001 - vengono colpite le torri gemelle, ed ancora oggi non si è capito se:

    a. sono state abbattute dagli stessi americani
    b. gli aerei sono stati lasciati passare volutamente dagli stessi americani, per sfruttarne le conseguenze
    c. in effetti gli USA per la prima volta se la sono presa incredibilmente in culo, e non ne sapevano niente (e comunque con la loro politica in Medio Oriente ritengo che sia difficile ammettere che non se la siano cercata)

    In un simile contesto, anche nell'eventualità che la verità stia nella risposta C, come si può giustificare le guerre americane? Ricordiamo che tra i dirottatori delle torri gemelle non c'era neanche un afghano, e questi hanno invaso l'Afghanistan. Ma per definizione, un attentato terroristico non è un atto di guerra, quindi non si può accusare un paese e sulla base di inconsistenti illazioni invaderlo e pretendere di essere dalla parte della "ragione" (intesa come «Hanno cominciato loro, io adesso mi difendo/reagisco»). Seconda fase: gli USA hanno una voglia sfrenata di invadere anche l'Iraq. Dopo la precedente "guerra del golfo", in seguito alla quale avevano comunque permesso al loro ex alleato Saddam Hussein di continuare a governare, ritornano a farsi largo i "pruriti" democratici americani: gli USA hanno il dovere di tutelare la pace nel mondo. L'Iraq a quanto pare possiede armi di distruzione di massa in quantità (come se gli USA stessi non le possedessero), e potrebbe usarle contro il nostro amato "occidente". Viene inviata una commissione ONU per trovare quelle benedette armi. Le armi non si trovano. George Bush è invece convintissimo che la commissione ONU si sbagli, quindi si procede all'attacco dell'Iraq per difendere la "pace mondiale" (ma chi ci protegge dagli ameri-cani?). L'Iraq viene invaso, senza una motivazione sensata; il che ci potrebbe anche stare se si dicesse «Vogliamo fare la guerra, vogliamo occupare un paese per farci i nostri interessi», come tutto sommato sono tutte le guerre. Ciò che è preoccupante è che gli USA affermano di fare una guerra per salvare il mondo. Saddam Hussein è "il male". E' "il nuovo Hitler". Definizioni che, a turno, sono toccate ai vari nemici degli USA... C'è sempre il cattivone di turno al quale viene affibbiata l'etichetta di "nuovo Hitler". L'Iraq viene occupato, con un po' di trambusto; la guerra riesce meno facile di quel che si pensava. Ma cosa è veramente preoccupante in tutto questo? Che il presidente di un paese sovrano invaso per presunti legami ad Al-Qaeda (probabilmente inesistenti, così come è probabile che Al-Qaeda sia in qualche modo legata agli stessi USA), e perché considerato una minaccia per la stabilità mondiale a causa di armi inesistenti (e su tale questione dopo l'invasione si è glissato alla grande),
    sia stato giustiziato!!!
    Ripetiamo: giustiziato!!!
    Non è agghiacciante tutto questo? Come si può giustificare questa follia? Gli USA sono forse i depositari delle verità ultime?

  2. #2
    mararupta
    Ospite

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Ksatriya Visualizza Messaggio
    So che qui sfondo una porta aperta, se volete partecipate a questa discussione sul forum di "politica internazionale":

    http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=387621



    Un paio di riflessioni sulle tappe delle guerre targate USA in Medio Oriente:

    11 Settembre 2001 - vengono colpite le torri gemelle, ed ancora oggi non si è capito se:

    a. sono state abbattute dagli stessi americani
    b. gli aerei sono stati lasciati passare volutamente dagli stessi americani, per sfruttarne le conseguenze
    c. in effetti gli USA per la prima volta se la sono presa incredibilmente in culo, e non ne sapevano niente (e comunque con la loro politica in Medio Oriente ritengo che sia difficile ammettere che non se la siano cercata)

    In un simile contesto, anche nell'eventualità che la verità stia nella risposta C, come si può giustificare le guerre americane? Ricordiamo che tra i dirottatori delle torri gemelle non c'era neanche un afghano, e questi hanno invaso l'Afghanistan. Ma per definizione, un attentato terroristico non è un atto di guerra, quindi non si può accusare un paese e sulla base di inconsistenti illazioni invaderlo e pretendere di essere dalla parte della "ragione" (intesa come «Hanno cominciato loro, io adesso mi difendo/reagisco»). Seconda fase: gli USA hanno una voglia sfrenata di invadere anche l'Iraq. Dopo la precedente "guerra del golfo", in seguito alla quale avevano comunque permesso al loro ex alleato Saddam Hussein di continuare a governare, ritornano a farsi largo i "pruriti" democratici americani: gli USA hanno il dovere di tutelare la pace nel mondo. L'Iraq a quanto pare possiede armi di distruzione di massa in quantità (come se gli USA stessi non le possedessero), e potrebbe usarle contro il nostro amato "occidente". Viene inviata una commissione ONU per trovare quelle benedette armi. Le armi non si trovano. George Bush è invece convintissimo che la commissione ONU si sbagli, quindi si procede all'attacco dell'Iraq per difendere la "pace mondiale" (ma chi ci protegge dagli ameri-cani?). L'Iraq viene invaso, senza una motivazione sensata; il che ci potrebbe anche stare se si dicesse «Vogliamo fare la guerra, vogliamo occupare un paese per farci i nostri interessi», come tutto sommato sono tutte le guerre. Ciò che è preoccupante è che gli USA affermano di fare una guerra per salvare il mondo. Saddam Hussein è "il male". E' "il nuovo Hitler". Definizioni che, a turno, sono toccate ai vari nemici degli USA... C'è sempre il cattivone di turno al quale viene affibbiata l'etichetta di "nuovo Hitler". L'Iraq viene occupato, con un po' di trambusto; la guerra riesce meno facile di quel che si pensava. Ma cosa è veramente preoccupante in tutto questo? Che il presidente di un paese sovrano invaso per presunti legami ad Al-Qaeda (probabilmente inesistenti, così come è probabile che Al-Qaeda sia in qualche modo legata agli stessi USA), e perché considerato una minaccia per la stabilità mondiale a causa di armi inesistenti (e su tale questione dopo l'invasione si è glissato alla grande),
    sia stato giustiziato!!!
    Ripetiamo: giustiziato!!!
    Non è agghiacciante tutto questo? Come si può giustificare questa follia? Gli USA sono forse i depositari delle verità ultime?
    .

  3. #3
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    Predefinito

    Gli Usa sono semplicemente i depostari della maggior forza militare del mondo, cosa politicamente pesantissima nonostante i nostri politici liberal democratici si ostinino in questo senso sulla via della moderazione.
    La loro forze permette agli Usa di "aver ragione" semplicemente in virtù delle vittorie militari - come già avvenuto dopo la seconda guerra mondiale - e si andrà avanti così sinché l'Europa non si doterà di adeguato deterrente bellico. Non sto parlando di prepararci ad assaltare il potere mondiale: sto dicendo che dovremmo, come Italia in prima battuta, come Europa e magari come Eurasia, diventare abbastanza forti da poter prima scacciare gli americani dal nostro territorio e poi vedere di costringerli a moderare la loro aggressività estera.
    ma finché avranno la certezza che nessuno può opporre resistenza continueranno a fare i propri comodi.

  4. #4
    Lupo di Toscana
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    Citazione Originariamente Scritto da Figliodegliavi Visualizza Messaggio
    Gli Usa sono semplicemente i depostari della maggior forza militare del mondo, cosa politicamente pesantissima nonostante i nostri politici liberal democratici si ostinino in questo senso sulla via della moderazione.
    La loro forze permette agli Usa di "aver ragione" semplicemente in virtù delle vittorie militari - come già avvenuto dopo la seconda guerra mondiale - e si andrà avanti così sinché l'Europa non si doterà di adeguato deterrente bellico. Non sto parlando di prepararci ad assaltare il potere mondiale: sto dicendo che dovremmo, come Italia in prima battuta, come Europa e magari come Eurasia, diventare abbastanza forti da poter prima scacciare gli americani dal nostro territorio e poi vedere di costringerli a moderare la loro aggressività estera.
    ma finché avranno la certezza che nessuno può opporre resistenza continueranno a fare i propri comodi.
    .

  5. #5
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    Predefinito

    No, qua non si sta parlando di guerra tout court, ma:

    1. di ideologia mondialista, secondo cui loro possono arrogarsi il diritto di invadere un paese - ovviamente un paese ancora abbastanza estraneo al Sistema - senza un perché, ma adducendo motivazioni "democraticamente condivisibili", e se gli gira anche di ammazzarne il capo di Stato (mai successo nella storia che uno Stato pretendesse di giudicare l'operato degli altri Stati, a quanto mi risulta)
    2. del fatto che loro possono fare qualsiasi cosa, qualsiasi ingiustizia ed efferatezza e tutto verrà dimenticato nel giro di una settimana. E anche se milioni di persone scendessero in piazza a "protestare" non succederebbe niente, né dimissioni né altro, come del resto in ogni democrazia, più o meno.

  6. #6
    Hic Sunt Leones
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    Citazione Originariamente Scritto da Ksatriya Visualizza Messaggio
    No, qua non si sta parlando di guerra tout court, ma:

    1. di ideologia mondialista, secondo cui loro possono arrogarsi il diritto di invadere un paese - ovviamente un paese ancora abbastanza estraneo al Sistema - senza un perché, ma adducendo motivazioni "democraticamente condivisibili", e se gli gira anche di ammazzarne il capo di Stato (mai successo nella storia che uno Stato pretendesse di giudicare l'operato degli altri Stati, a quanto mi risulta)
    2. del fatto che loro possono fare qualsiasi cosa, qualsiasi ingiustizia ed efferatezza e tutto verrà dimenticato nel giro di una settimana. E anche se milioni di persone scendessero in piazza a "protestare" non succederebbe niente, né dimissioni né altro, come del resto in ogni democrazia, più o meno.
    Concordo decisamente con te.
    Il punto focale è, a mio parere, il ruolo dei mezzi di informazione "mainstream" e la loro crescente capacità di mobilitare l'opinione pubblica, sia creando dal nulla pericoli inesistenti sia facendo passare sotto silenzio ciò che gli fa meno comodo; e, in era di informazione globale, dove la memoria collettiva coincide con l'informazione, ciò che non appare sui tg, semplicemente, non esiste, ricordiamocelo.
    Andate a rivedere le puntate di "Porta a Porta" prima dell'invasione dell'Iraq, in cui Bruno Vespa dava per scontata l'esistenza delle armi di distruzione di massa, e chiedeva agli ospiti contrari alla guerra: "Va bene, ma allora voi Saddam come lo disarmereste?", mettendoli in un "cul de sac" dialettico da cui era impossibile uscire.
    Ora, avete mai sentito UNO, dico UN SOLO giornalista (italiano, europeo o americano) chiedere scusa o quantomeno fare ammenda per avere ripetuto in modo acritico le vergognose panzane sulle armi di distruzione di massa irakene? Risposta: no. Sembra quasi che, con un cinismo disarmante, il ragionamento sia: "E' vero, l'Iraq non aveva le armi, ma ormai l'invasione c'è stata e non ha senso rivangare il passato". Ragionamento, ripeto, che lascia allibiti.
    Allo stesso modo, l'opinione pubblica risente ancora dell'ondata emozionale post-11 settembre, di Clarissa Burt che in studio da Vespa (sempre lui!) scoppiava a piangere per la "mia New York" e invocando la libertà per le donne afghane (ricordiamo che un paio di anni dopo la Burt apparirà nelle liste di AN, mi pare per le elezioni europee).
    Per questo motivo ciò che sta avvenendo con l'Iran ricalca alla perfezione il meccanismo di quanto è avvenuto con l'Iraq (la bomba atomica di Teheran al posto dell'antrace di Saddam, per il resto lo schemino è tutto uguale).

  7. #7
    Lupo di Toscana
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    Citazione Originariamente Scritto da Canaglia Visualizza Messaggio
    Concordo decisamente con te.
    Il punto focale è, a mio parere, il ruolo dei mezzi di informazione "mainstream" e la loro crescente capacità di mobilitare l'opinione pubblica, sia creando dal nulla pericoli inesistenti sia facendo passare sotto silenzio ciò che gli fa meno comodo; e, in era di informazione globale, dove la memoria collettiva coincide con l'informazione, ciò che non appare sui tg, semplicemente, non esiste, ricordiamocelo.
    Andate a rivedere le puntate di "Porta a Porta" prima dell'invasione dell'Iraq, in cui Bruno Vespa dava per scontata l'esistenza delle armi di distruzione di massa, e chiedeva agli ospiti contrari alla guerra: "Va bene, ma allora voi Saddam come lo disarmereste?", mettendoli in un "cul de sac" dialettico da cui era impossibile uscire.
    Ora, avete mai sentito UNO, dico UN SOLO giornalista (italiano, europeo o americano) chiedere scusa o quantomeno fare ammenda per avere ripetuto in modo acritico le vergognose panzane sulle armi di distruzione di massa irakene? Risposta: no. Sembra quasi che, con un cinismo disarmante, il ragionamento sia: "E' vero, l'Iraq non aveva le armi, ma ormai l'invasione c'è stata e non ha senso rivangare il passato". Ragionamento, ripeto, che lascia allibiti.
    Allo stesso modo, l'opinione pubblica risente ancora dell'ondata emozionale post-11 settembre, di Clarissa Burt che in studio da Vespa (sempre lui!) scoppiava a piangere per la "mia New York" e invocando la libertà per le donne afghane (ricordiamo che un paio di anni dopo la Burt apparirà nelle liste di AN, mi pare per le elezioni europee).
    Per questo motivo ciò che sta avvenendo con l'Iran ricalca alla perfezione il meccanismo di quanto è avvenuto con l'Iraq (la bomba atomica di Teheran al posto dell'antrace di Saddam, per il resto lo schemino è tutto uguale).
    Hai ragione in pieno, aggiungo purtroppo.
    Bel ragionamento, complimenti!
    Quoto.

  8. #8
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    Se vogliamo tornare ancora un pò indietro e uscire dal Medio Oriente, ci sarebbero pure i massacri inventati dei Kossovari Albanesi per cui si mosse la NATO nel '99.
    Il ragionamento è identico: -PRETESTO INVENTATO CON CUI MOBILITARE L'OPINIONE PUBBLICA (massacro dei Kossovari Albanesi, antrace di Saddam, bomba atomica iraniana...) cui segue -INTERVENTO MILITARE, dopo il quale il motivo dell'aggressione risulta palesemente falso, ma ormai di fronte al fatto compiuto "Che senso ha rivangare il passato?".
    E così il giochino si ripete all'infinito, aggressione dopo aggressione

  9. #9
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    LA STORIA SI RIPETE SEMPRE

    Ricordo la nave americana Lusitania volutamente fatta saltare in aria da sommergibili tedeschi nella prima guerra mondiale per far entrare gli Usa nel conflitto ed ottenere il consenso popolare, Pearl Harbour nella seconda per lo stesso motivo, le torri gemelle ieri, oggi ci sono le fantomatiche armi di distruzione di massa-nucleari ed un terrorismo dilagante a livello planetario e i media da buoni burattini fomentano di paura i cittadini.

    Con questi pretesti ed autoattacchi hanno scatenato guerre solamente per interessi geopolitici e tonaconti personali da capogiro.

    Se l'attacco al WTC è stato organizzato dal governo o fatto semplicemente "passare" per innescare le invasioni in Medio Oriente è irrilevante.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Canaglia Visualizza Messaggio
    Se vogliamo tornare ancora un pò indietro e uscire dal Medio Oriente, ci sarebbero pure i massacri inventati dei Kossovari Albanesi per cui si mosse la NATO nel '99.
    Il ragionamento è identico: -PRETESTO INVENTATO CON CUI MOBILITARE L'OPINIONE PUBBLICA (massacro dei Kossovari Albanesi, antrace di Saddam, bomba atomica iraniana...) cui segue -INTERVENTO MILITARE, dopo il quale il motivo dell'aggressione risulta palesemente falso, ma ormai di fronte al fatto compiuto "Che senso ha rivangare il passato?".
    E così il giochino si ripete all'infinito, aggressione dopo aggressione
    Quoto!

 

 
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