Io, marocchino, sul decreto flussi vi dico che...

[daniformica]

lettera scritta su Il Messaggero di sabato 1 dicembre:

Vorrei fare alcune osservazioni sul nuovo decreto che regola i flussi di lavoro; mi rivolgo sopratutto ai lettori ma anche ai responsabili della legge.

1 Il datore di lavoro specula sui contratti, di modo che possa diventare un affare privato; il lavoratore si trova così senza lavoro, mentre il padrone intasca i soldi destinati allìorganizzazione di lavoro.

2 Un contratto di lavoro costa al migrante che vuole venire in Italia, una cifra tra le 6000 euro e le 12000 euro.

3 Il datore di lavoro fa agli immigrati una promessa di lavoro e di alloggio, però, quando arrivano in Italia, non trovano né un vero lavoro, né un alloggio dignitoso.

Il risultato è che il migrante si trova a vivere in mezzo ad una strada. Se i responsabili non prendono in considerazione questo punto di vista, sarà una grande contraddizione della legge. Il dovere del datore di lavoro è di rispettare il contenuto del contratto, almeno un lavoro sicuro per un anno e un alloggio, se il contratto è di tipo indeterminato, secondo la busta paga; invece se il contratto è stagionale, deve permettere di far lavorare il migrante per tutta la stagione. La mancanza del rispetto del contenuto del contratto provoca uno squilibrio della struttura dell'immigrazione, e sopratutto aumenta la disoccupazione e la delinquenza.

Abdellah Manyani
marocchino in Senigallia

[pimpinello]

attenzione però che il messaggero è un giornale che manipola cio' che vuole ad uso e consumo!

[daniformica]

attenzione però che il messaggero è un giornale che manipola cio' che vuole ad uso e consumo!

Forse, ma di sicuro è certo che a qualcuno interessa alimentare il businness degli immigrati... di lettere così se ne leggono su tutti i giornali.

[Juv]

Bè, non è una novità che dietro l'immigrazione ci sia dietro un sacco di sfruttamento in primis deglia utoctoni che hanno bisogno di schiavi da sfruttare o a cui affittare (in enro ovviamente) a prezzi da capogiro le case.

Tutto questo è ovviamente alimentato dalle inefficenze dello stato itagliano che rifiuta di perseguire i suddetti reati, o se lo fa non applica di fatto sanzioni. (salvo poi prendersela ocn i sindaci che cercano di fare qualcosa in tal senso...)

Se la magistratura al posto di prendersela con Bitonci, se la pigliasse sia con l'imp0renditore disonesto e "negriero", sia col foresto che entra vioalndo el nostre elggi sull'immigrazione, ci sarebeb molto meno caos sociale.