Anche io concordo con chi dice che la legge elettorale va fatta per il bene del paese e non di questa o di quella forza politica. Lo sbarramento al 5% non mi sembra affatto eccessivo.
Per il paese, non certo per questo o per quel partito o per questa o quella ala di partito che decide di uscirne volendo però contare come prima.
E sulle riforme la sinistra si è già rotta: Diliberto va all'attacco di Giordano
Sono passate quarantott’ore dalla chiusura degli stati generali della sinistra unita. E la “cosa rossa” già si spacca. A lanciare l’affondo è il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, Ce l’ha con Franco Giordano e con l’appoggio di Rifondazione all’accordo tra Veltroni e Berlusconi sulla legge elettorale.
A rivelare le trattative era stato Goffredo Bettini, braccio destro del segretario del Pd. «Un proporzionale corretto da uno sbarramento che semplifichi il sistema dei partiti e realizzi un nuovo bipolarismo, un ritorno alla possibilità di scelta dei cittadini dei propri rappresentati, sono principi che, oggi – aveva detto Bettini – potrebbero trovare il consenso dei più». E non aveva fatto misteri. «Noi siamo per una proposta che favorisca un nuovo bipolarismo, con uno sbarramento al 5% con la possibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Su questi principi, che possono portare ad un tedesco corretto, penso che ci sia un'ampia disponibilità di Forza Italia e di Rifondazione».
Ma, è chiaro, è bastato nominare il Prc perché si scatenasse il putiferio. Diliberto ha il fumo negli occhi. «Spiace che a solo un giorno di distanza dalla conclusione dell'assemblea generale della sinistra con la quale si è avviato un proficuo rapporto unitario, Rifondazione Comunista, si accinga già a rompere l'unità – dice senza mezzi termini – prefigurando un accordo trasversale e del tutto innaturale sulla legge elettorale anche con Forza Italia. Sarà dura da spiegare – chiude Diliberto – innanzitutto ai militanti e agli elettori del Prc».
Giordano, in effetti, non aveva smentito le parole di Goffredo Bettini: «Dobbiamo verificare», si era limitato a dire. «Vedremo, stiamo trattando», aveva aggiunto a chi insisteva.
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71318
Ancora una volta Diliberto dimostra di essere l'unica persona realmente coerente!
BErtinotti e Giordano come al solito PIETOSI!!! FLuttuano come delle bandiere, prima col proporzionale, poi con lo sbarramento!
Il Prc lo stanno sciogliendo gli elettori non la legge elettorale . E comunque ci sono democrazie vere ( non quella Italiana da burletta ) che funzionano con lo sbarramento
Lo sbarramento più "democratico" sarebbe al 3%.
Comunque, cosa rossa o no, Rifondazione se non avesse condotto una politica disastrosa, avrebbe potuto superare tranquillamente da sola il 5%...
Cuba per esempio..E comunque ci sono democrazie vere ( non quella Italiana da burletta ) che funzionano con lo sbarramento
il suo sistema elettorale è quanto di più democratico possa esservi.
e la costituzione cubana (compresa la legge elettorale) sarebbe da studiare..
invito a leggerla..sul sito di Italia - Cuba
o dell'Ambasciata
nel caso di cuba, ovviamente, lo "sbarramento" è la decisione "diretta" delle assemblee popolari