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  1. #1
    Comunista democratico
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    Predefinito Rifondazione: stabilita una "road map". Verifica e referendum sull'esecutivo

    Rifondazione: stabilita una "road map". Verifica e referendum sull'esecutivo

    di Ansa

    su Ansa del 03/12/2007


    Una vera e propria road map: Franco Giordano convoca la direzione del partito e propone una serie di appuntamenti con cui si decidera' non solo il rapporto con il governo ma anche il futuro del partito all'interno dell'esecutivo.
    ''Dobbiamo mettere da parte l'insofferenza di tutti - spiega nelle conclusioni - e far maturare una riflessione politica. Serve una verifica vera che abbia un supporto democratico reale e obiettivi realizzabili e praticabili''.

    Il segretario del Prc lancia dunque la proposta di una consultazione di massa sui vari punti che costituiranno il vincolo con cui Rifondazione a gennaio si presentera' alla verifica di governo. Il segretario di Rifondazione proporra' l'idea di una consultazione anche al resto della sinistra, precisando pero' sin da ora che il Prc andra' comunque avanti.

    Il timing prevede appunto la consultazione degli iscritti per dare un supporto al mandato; aprire la verifica con il governo e poi chiamare i militanti a giudicare gli esiti della verifica con l'esecutivo in un referendum in cui decidere se continuare o no a stare nel governo.

    Tempi chiari dunque cosi' come i punti da sottoporre alla consultazione dei militanti cosi' come a Palazzo Chigi: ''Si dovra' discutere dell'autonomia del governo - spiega Giordano - e poi ridiscutere il programma di cui non c'e' piu' traccia. Dobbiamo ricostruire un collante unitario a partire dai seguenti temi: precarieta'e l'aumento dei salari''.

    L'idea di Giordano e' quindi convocare alla fine il congresso in cui discutere anche del rapporto con il governo. ''E' difficile - osserva - portare avanti la consultazione e parallelamente il dibattito congressuale, pero' - avverte Giordano - se c'e' qualcuno che pensa che far slittare il congresso e' un deficit di democrazia io sono per mantenere la data stabilita''
    http://www.esserecomunisti.it/index....Articolo=20078
    Myrddin

  2. #2
    Comunista democratico
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    Predefinito ''C'è una insoddisfazione e delusione di massa nei confronti del governo''

    ''C'è una insoddisfazione e delusione di massa nei confronti del governo''

    Prc: verifica e poi referendum su permanenza a governo

    Dalla Direzione del partito la road map dei prossimi mesi: una 'fiducia a tempo' all'esecutivo di Prodi. Ci si avvia verso il rinvio del Congresso. Giordano proporrà anche agli altri partiti della 'cosa rossa' di partecipare alla consultazione. E sulla legge elettorale: ''La base è ormai quella del tedesco ed è quello che noi volevamo''


    Roma, 3 dic. (Adnkronos/Ign) - "Fallimento", "delusione", "strappo". Sono state le parole d'ordine di una sofferta Direzione del Prc reduce dall'ultimo rospo ingoiato sul voto di fiducia sul welfare. Una lunga riunione in cui sono intervenute tutte le anime del partito. Sospesa tra la critica al governo Prodi e allo stesso premier per aver rinnegato il programma: "Quell'accordo non esiste più", ha chiosato il segretario Franco GiordanoE l'autocritica per non essere riusciti a operare la "svolta riformatrice" promessa agli elettori. "Pensavamo che i movimenti potessero influenzare la politica del governo, mentre questo è stato poroso solo verso le pressioni di Confidustria", ha osservato Claudio Grassi della minoranza 'Essere comunisti'.

    Riflessione e autocritica si sono unite al dibattito sulla strategia dei prossimi mesi. Su quale linea tenere nella "nuova fase", per dirla con Giordano, che si è aperta dopo lo strappo sul welfare. E la road map che esce dalla Direzione del partito è quella di una 'fiducia a tempo' al governo Prodi. Il primo passo è la verifica, fatta precedere da una consultazione tra gli iscritti perché diano un mandato preciso al partito, indichino le priorità rilevanti su cui andare al confronto con l'esecutivo e su cui, quindi, ricontrattare il programma. Lo step successivo è un referendum, da tenersi all'incirca in primavera, sugli esiti della verifica. Andare a chiedere insomma al popolo della sinistra se, a loro parere, i punti della verifica siano stati rispettati o meno. Nel caso in cui prevalgano il no, sarà da prendere in considerazione l'uscita dal governo. Con questa road map sul tavolo, sembra più che probabile il rinvio del congresso, già fissato per marzo, e che quindi slitterà dopo il referendum.

    Giordano ha girato la proposta della consultazione a gennaio prima della verifica con il governo anche agli altri partiti della 'cosa rossa', quindi Pdci, Verdi e Sinistra democratica. Il segretario ha spiegato anche che, con o senza gli altri, Rifondazione andrà avanti su questo punto ma è ottimista visto che sulla richiesta di verifica si è già realizzato un fronte compatto della sinistra. "C'è una insoddisfazione e delusione di massa nei confronti del governo - ha osservato Giordano - e ora non mi appello più al rispetto del programma perché dopo quanto accaduto sul welfare, quell'eccordo non c'è più e l'assetto programmatico va ricontratto". "Serve dunque una verifica e non uso questa parola a caso, tanto che con il presidente della Repubblica di questo abbiamo parlato", ha aggiunto.

    Ma il segretario alla determinazione con cui avverte il governo che vuole andare a "una verifica vera" ha unito anche una volontà costruttiva, un'ultima spiaggia insomma per l'alleanza di centrosinistra: "Vogliamo una verifica vera con un supporto democratico reale e basta su punti credibili e praticabili", non su richieste impossibili che finiscono solo "per essere un alibi per la rottura".

    La decisione sul rinvio o meno del congresso è stata comunque rinviata al Comitato politico nazionale, il parlamentino di Rifondazione che si riunirà il 16 dicembre e che è l'organismo preposto per decisioni di questo tipo. Giordano prima di quella data consulterà i segretari regionali e di federazione per decidere lo slittamento. La consultazione dovrà avvenire entro il 10 dicembre, data in cui è prevista la riunione della commissione politica che si occupa della definizione dei documenti congressuali.

    Nella Direzione c'è stato anche spazio per discutere della legge elettorale, tema che, ha evidenziato Giordano, "si intreccia in modo evidente con la verifica di gennaio". E su questo versante, il segretario ha rivendicato un successo di Rifondazione. "Per fortuna le acque si stanno smuovendo. Grazie alla relazione con Walter Veltroni si è messa in moto una dinamica positiva" per arrivare a una nuova legge ed evitare il referendum. E si sono aperte anche "delle contraddizioni nel Pd. C'è una battaglia in corso con esponenti del governo che puntano a farci entrare nel meccanismo referendario". Ma, ha sottolineato, "ora che la discussione si sposta in Parlamento, la base è ormai quella del tedesco ed è quello che noi volevamo".

    http://www.adnkronos.com/IGN/Politic...1.0.1627719826
    Myrddin

  3. #3
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    Predefinito

    Sono sempre dei cuordileone i dirigenti di rifondazione. Loro più degli altri dovrebbero sapere che i referendum sono espedienti solo parzialmente democratici, e dopo aver passato anni a difendere la democrazia deliberativa ancora una volta non riescono a prendersi personalmente una vera responsabilità politica verso il governo di cui fanno parte.

    Loro, non i loro iscritti!, sono al governo e loro hanno la responsabilità di fare una linea politica sulla base della loro esperienza. Hanno poi il dovere di inserirla nei processi deliberativi del loro partito (in congresso, ad esempio!!), difenderla e modificarla se necessario. Ma di avere una posizione politica chiara. Mentre da quelle parti lo stile pilatesco (che non hanulla a che fare con la formazione democratica delle opinioni politiche) è sempre molto diffuso.

 

 

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