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  1. #1
    leghista nero
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    Predefinito Due commenti simili su Putin

    Per carità....so benissimo...che non ci può essere collaborazione tra i due.

    Però non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza tra questi due comunicati:

    il primo è di Max Ferrari (vedi sito del Fronte ) :

    La vittoria di Vladimir Putin non può che riempire di gioia chi, come noi, da sempre sostiene che l'Europa o è EuRussia o non è nulla se non la serva sciocca dell'usurocrazia statunitense e dei suoi criminali piani mondialisti. Certo, per chi si era abituato a Eltsin e alla sua Russia svenduta agli oligarchi con doppio passaporto, per chi si era abituato ad intervenire a piedi uniti nei Balcani e a fare del Caucaso e dell'Asia Centrale un avamposto militare e una pompa di benzina a buon mercato, la consacrazione definitiva di Vladimir Vladimiroch è una raffica di Kalashnikov in pieno petto. A partire dal Kosovo, la Russia, unica potenza europea rimasta in mezzo ad un gruppo di eunuchi usi alla sodomizzazione USA, farà sentire la propria voce la cui eco arriverà immediatamente in Georgia, Armenia e in tutte le altre lande ex sovietiche in cui la nota lobby intrallazza e distrugge comprese le zone del limes eurasiatico come il Libano e l'Iran. Certo la Russia, non farà niente per niente e la sua penetrazione ad Occidente, attraverso le condutture di gas e petrolio sarà probabilmente brutale e sfacciata, come è giusto che sia da parte di chi fino a ieri era trattato da straccione indegno di sedere nel salotto buono dell'Europa dei banchieri e adesso si trova costoro inginocchiati e adulanti col piatto in mano. Per noi, popolino fuori dai palazzi, non cambierà nulla, e certo "il ricatto energetico russo" favoleggiato dai pennivendoli da 60 anni al servizio delle forze occupanti, non sarà sicuramente peggiore di quello delle compagnie arabe gestite dagli americani. Quel che cambia è che con Putin, un pezzo d'Europa si sveglia e dimostra a tutti che recuperare la dignità perduta, almeno in parte, è possibile, così come, ancora più facilmente, sarebbe possibile recuperare un'indipendenza energetica-economica e militare che riporterebbe l'Europa o se vogliamo l'Eurasia al centro della storia. Putin che recupera la Russia alla sua dignità Imperiale e riporta Mosca a guardare sul Mar del Giappone e sul Danubio è un esempio per tutti noi che delle battaglie impossibili abbiamo fatto la nostra ragione di vita. Anche noi lottiamo per il recupero di una sovranità e di un'indipenza storicamente fondata, ma nei fatti derisa e negata, ma l'ultima parola non è ancora scritta. Intanto prepariamoci alla manifestazione a favore della Serbia, ultima trincea d' Europa, come diceva il compianto Professor Kalajic, eurasiatista convinto che su Putin e la Russia aveva visto lontano. MF

    Il secondo è di Roberto Fiore :

    In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad avvenimenti che segneranno la vita dei popoli negli anni a venire: la grande vittoria popolare di Vladimir Putin in una Russia stabile e orgogliosa nel suo ritrovato ruolo di guida delle nazioni oppresse d'Europa e d'Asia e la crociata avviata da Papa Ratzinger contro i nemici dell’uomo e del naturale ordine civile: relativismo, nichilismo, marxismo, illuminismo, liberalismo e la loro più importante espressione politica mondiale, l’ONU.
    Chi ha occhi e orecchie per intendere, capisce che a Mosca si stanno riaccendendo le speranze d’Europa, spente, 62 anni or sono, a Yalta e poi brevemente ravvivate, con la caduta del comunismo, nel 1989.
    L’Europa torna a combattere l’imperialismo americano, l’islamizzazione ed il laicismo, nemico dei valori, che indebolisce spiritualmente, demograficamente e politicamente i popoli. Tutto ciò grazie alla Russia che, molto concretamente, sta colpendo i poteri forti che l’avevano avvelenata all’interno e minacciata dall’esterno.
    Il Santo Padre, Benedetto XVI, chiude definitivamente il ciclo che ha visto il cristianesimo regredire a esperienza personalistica e privata, cadendo vittima del “pensiero debole” e, a volte, di vere e proprie aberrazioni. Oggi, finalmente, cattocomunismo, teologia della liberazione e cattoilluminismo sono chiamati col loro nome proprio: eresie. Il tradizionalismo cattolico per decenni in clandestinità torna prepotentemente.

    Queste opere marcheranno gli eventi politici e metapolitici dei prossimi anni, soprattutto se, con ulteriore velocizzazione di eventi storici, la Provvidenza permetterà ai cuori di Roma e Mosca di tornare a battere all’unisono come lasciano sperare le recenti dichiarazioni congiunte delle gerarchie cattoliche e ortodosse.

    Lascia invece perplessi una classe politica italiana incapace di recepire e capire questi fenomeni, facendone ricadere i benefici, anche materiali, sulla situazione nazionale.
    La recente cronaca delle contorsioni interne al centrodestra ci offre la sconsolante immagine di leaders fuoriclasse nei testa coda, nei rinnegamenti di quanto dichiarato solennemente alcune ore prima, nell’immaginazione di nuove alleanze insieme a chi avevano promesso di combattere.
    Tutti i leaders del centrodestra sono ossessionati dalla formulazione di una nuova legge elettorale (come se in questa potesse risiedere la salvezza d’Italia) e nella nostalgia di quel potere che è il loro unico, vero collante. Si avvitano su loro stessi in scontri interni che non hanno nulla a che fare con gli interessi e gli ideali nazionali.
    Forza Nuova avanza dappertutto, non solamente in termini di militanti o simpatizzanti. In virtù dell’aggravarsi della crisi italiana, è oggi vista da tantissimi italiani come l’unica, l’ultima speranza.
    Tutti noi abbiamo visto nelle piazze tanti italiani prendere fisicamente le bandiere forzanoviste con orgoglio e decisione. Tutti noi abbiamo visto gente di sinistra stracciare la tessera del passato e dire “non ce la faccio più. Sono con voi”.
    Quel vuoto di classe politica che non solo è casta corrotta, ma non ha più idee e non hai mai saputo volare alto, può essere riempito da una sola nuova classe politica, quella forzanovista, l’unica capace di dare “Tutto Per la Patria”.

    Roberto Fiore



    Si lo so...lo so...non ci può essere amicizia tra un movimento indipendentista...e un movimento nazionalista italiano..

    Però ci può essere comunanza di vedute su alcuni temi. Entrambi hanno il colore rosso-bianco-nero...

    Poi ovviamente ripeto...lo so che non ci può essere tra i due ne stima ne amicizia....ne collaborazione.

    Da parte mia...stima per entrambi.



  2. #2
    leghista nero
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    Molto bello anche il volantino del fronte con la ragazza lombarda vestita in abiti tradizionali.

    Oltre a quanto ovvio ( il primo è un comunicato Lombardo il secondo Italiano ) Fiore pecca di ottimismo......sembra sempre che FN sia in grande sviluppo e sia ad un passo dal trionfo.

    Un leader deve essere anche realista e dire siamo nella merda.

 

 

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