Spero che laThissenkrupp venga condannata

[tucidide]

Scusa ma mi pare che dici sciocchezze e non conosci la normativa . In questo caso antinfortunistica ) la normativa vigente è la legge 626 che è molto molto severa . Ora i casi sono due :


! - l'azienda non era in regola con le norme : Mi apre molto difficile perchè ci sono dei controlli interni a cui sono addetti anche i lavoratori e enti terzi che debbono effettuare i controlli .Quindi l'azienda ha la responsabilità di applicare la la normativa ma è chi fa i controlli che deve denunciare eventuali carenze .
Ci sono state denunce di questo tipo da parte dei lavoratori dell'acciaeria ?

- Le norme sono applicate ma non sono sufficenti : Ripeto che la 626 è molto severa ed articolata . Ma se non fosse adeguata l'azienda non è certo responsabile di eventuali disgrazie . E' il legislatore che deve intervenire

E' ridicolo,scusami ma devo proprio sottolinearlo,che si possa ancora credere che gli incidenti si manifestino per una carenza legislativa.

Il fatto è che il controllore per conto dello Stato è una P.A.pubblica amministrazione che è costituita da funzionari che non hanno le stesse motivazioni di un controllore privato,e naturalmente mi riferisco ad una eventuale società assicuratrice che non ha alcun interesse a non accertare prima e dopo i fatti.
L'inail e le asl TI DIRANNO SEMPRE CHE NON HANNO LE RISORSE,che se avessero personale sufficiente etc...
E credo che in cuor loro sperino che queste risorse non arrivino mai così che non siano disturbati dal loro menage giornaliero.
Naturalmente ci sono anche altre cause che sono da ricercare nei cicli di lavorazione non rispettati dagli stessi operai qualche volta ed è possibile che succeda ciò che è successo.
Comunque,mi è parsa strana la reazione del sindacato piuttosto debole perchè deve proteggere se stesso perchè coinvolto nella sicurezza come "Rappresentante della Sicurezza" che non può dire non ci hanno ascoltati perchè dovrebbe risultare da un verbale annuale previsto dall'art.11 della 626.
Non si è saputo ancora il nome del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione(il RSPP) e del "medico competente" e del dirigente dell'azienda che è investito dei poteri del datore di lavoro.
Sono cazzi per tutti ed è per questo che si sta alzando nebbia.
Intanto oltre il fatto in sé gravissimo c'è anche quello altrettanto grave per i lavoratori dell'azienda che ora dovrà chiudere.

[Gianluca.coc76]

Auspico anche io , come molti in questo forum, una condanna esemplare.La sicurezza deve essere integrale, non vale solo per strada,deve valere in ogni aspetto della vita dei cittadini.Basta morti bianche!!

[Grifo]

Naturalmente ci sono anche altre cause che sono da ricercare nei cicli di lavorazione non rispettati dagli stessi operai qualche volta ed è possibile che succeda ciò che è successo.
Comunque,mi è parsa strana la reazione del sindacato piuttosto debole perchè deve proteggere se stesso perchè coinvolto nella sicurezza come "Rappresentante della Sicurezza" che non può dire non ci hanno ascoltati perchè dovrebbe risultare da un verbale annuale previsto dall'art.11 della 626.
Non si è saputo ancora il nome del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione(il RSPP) e del "medico competente" e del dirigente dell'azienda che è investito dei poteri del datore di lavoro.
Sono cazzi per tutti ed è per questo che si sta alzando nebbia.
Intanto oltre il fatto in sé gravissimo c'è anche quello altrettanto grave per i lavoratori dell'azienda che ora dovrà chiudere.

Il sistema della 626 è tale per cui esistono una serie di controlli incrociati, ed il preposto alla sicurezza nominato dalle maestranze è in genere proprio un sindacalista. Quindi vedremo.
Quando morirono una decina di persone nella camera iperbarica di un ospedale, anni fa, furno condannati il datore di lavoro (nella persona del proprietario o amministratore delegato, non ricordo), per aver nominato responsabile della sicurezza uno senza competenze professionai, poi l'economo, che si era prestato a fare da responsabile della sicurezza non avendone le capacità professionali, poi il primario, che in qualità di preposto al reparto non aveva vigilato sul rispetto delle procedure, e infine il tecnico che manovrava la camera iperbarica, che si era allontanato dalla sua postazione di lavoro.
L'incidente accadde sia per mancato rispetto delle procedure (fiamme libere in ambiente saturo di ossigeno (uno scaldino a gas per le mani), sia perchè il sistema antincendio era fuori servizio.

L'incidente specifico (lo scoppio di un tubo in pressione) è chiaramente un incidente da obsolescenza: tenere in esercizio un impianto che andava rifatto.
Ora c'è solo da vedere le carte.
Certamente nessun incidente accade per una singola causa, ma sempre per un insieme di cause.