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Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    ********** G Futuro
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    Predefinito Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    destra di popolo » Blog Archive » ORA IL PDL CONSIDERA POSITIVO PREVALERE IN QUATTRO REGIONI, MA UN ANNO FA AVREBBE VINTO IN DIECI

    ORA SI CONSIDERA POSITIVO PREVALERE IN QUATTRO REGIONI, MA UN ANNO FA AVREMMO VINTO IN DIECI


    ANCHE BELPIETRO ORA AMMETTE ERRORI E I FINIANI NON NE POSSONO PIU’…I NUOVI SLOGAN SONO BATTERE IL CANCRO, 100 MILIONI DI ALBERI E LE PISTE CICLABILI ? ….SI DOVEVA DARE UNA CASA AI GIOVANI, DOPO UN ANNO NON SI E’ NEANCHE RIUSCITI A FAR AMPLIARE QUELLE DI CHI GIA’ L’HA….E LE TASSE SONO SEMPRE PIU’ ALTE

    Per una volta iniziamo con una nota interna che riteniamo giusto rendere pubblica: il nostro/vostro sito sta aumentando sempre di più la sua visibilità e la propria fascia di lettori.
    Attraverso la pubblicazione dei nostri articoli su vari forum, siamo arrivati a punte di oltre 5.000 visitatori giornalieri, segno che una “destra sociale” anticonformista e che non guarda in faccia nessuno suscita interesse e simpatia, a prescindere dalle appartenenze.
    Segno evidente che esiste un elettorato che vuole essere informato e non si accontenta più delle verità ufficiali: i numeri reali (non come quelli di piazza San Giovanni) ci portano a essere ormai classificati tra i primissimi siti italiani di area, addirittura oltre alcuni tra i più celebrati.
    Sentiamo quindi ancora una maggiore responsabilità, sapendo di rivolgerci a tanti amici “di destra” delusi da questa maggioranza.
    Ricordiamo gli improperi e le accuse di lesa maestà che hanno accompagnato i nostri primi passi, rivolteci dai “guardiani della rivoluzione” del Pdl, coloro che non avendone mai fatta una, se non nei salotti buoni, ci accusavano di essere “prevenuti” verso il governo.
    Ora leggiamo, sulle colonne di Libero, Maurizio Belpietro scrivere: “In questi mesi molte cose non sono andate per il verso giusto e la delusione è forte, ma se non si vuole dare il proprio consenso alla sinistra astenendosi, questo centrodestra rimane l’unica possibilità. Pazienza: anche se in quella casa c’è molto che non va, bisogna farsene una ragione”.
    Quello che da mesi andiamo scrivendo, ora, bontà loro, diventa fonte di preoccupazione anche per gli uomini del premier.
    Peccato che essa sia finalizzata solo alla scadenza elettorale: manca infatti totalmente di uno sforzo di analisi.
    “Dateci il voto che poi qualcosa faremo”.
    Già cosa?
    Sulla base del giuramento dei governatori in Piazza San Giovanni e di quanto sostenuto sul palco, il centrodestra si impegna “a sconfiggere il cancro, a piantare 100 milioni di alberi, a costruire piste ciclabili, ad attuare il piano casa approvato da un anno e a dimezzare le liste di attesa nella Sanità“.
    Contro una sinistra che “vi tasserebbe nuovamente con l’Ici, farebbe entrare milioni di immigrati e vi spierebbe mentre parlate al telefono”.
    Questa sarebbe la profondità di analisi e le proposte per cambiare il Paese. Peccato che in due anni l’Italia sia riuscita a farsi conoscere in Europa per aver osteggiato ogni proposta che limitasse l’inquinamento e che tutelasse il verde, schierandosi sempre dalla parte degli inquinatori, magari attraverso richieste continue di deroghe e proroghe, e che quindi questa anima ecologista non sia mai emersa.
    Peccato che i giovani abbiano bisogno di un piano di edilizia popolare mai attuato, piuttosto che, come per chi ha già una casa, dei permessi di ampliarla attraverso un maxicondono.
    Peccato che sia stato Prodi a ridurre del 40% l’Ici alle categorie meno abbienti e poi questo governo ad ampliare l’iniziativa anche a tutti gli altri.
    E onestamente la sinistra non ha mai detto che lo vorrebbe ripristinare.
    Peccato che gli immigrati (dati Istat) siano aumentati, nel 2009, di 360.000 unità: mentre Maroni faceva gli spot a Lampedusa respingendo le poche migliaia di aventi diritto all’asilo politico, ne arrivavano centinaia di migliaia comodamente in aereo con il visto turistico.
    Peccato che per combattere il cancro siano all’opera scienziati in tutto il mondo e non ci risulta si riuniscano a Palazzo Grazioli, sede di feste più che di laboratori.
    Quanto a spiarci al telefono, vale il vecchio detto “male non fare, paura non avere”.
    Per non parlare della sciocchezza di un giuramento nelle mani del premier, neanche fossimo nel medioevo.
    E poi una domanda: Cota quante volte giura? Non aveva già giurato a Pontida? Che farsa.
    Un anno fa, rapportando i dati delle elezioni europee alle regionali, il Pdl avrebbe vinto in 10 regioni su 13.
    Leggiamo ora che sarebbe un successo prevalere in 4 su 13.
    E nessuno si chiede il motivo, Belpietro compreso.
    Persino Giuliano Ferrara invita il premier a un accordo con Fini, perchè “le cose si stanno mettendo male”.
    E la base finiana sui forum è esplicita: “Non dobbiamo essere noi a piegarci alla bassezza della politica di Silvio: dopo l’ennesima brutta figura a livello di etica istituzionale, occorre affrancarsi dal suo modo di fare politica”.
    Oppure: “Come si può parlare di riforme con uno che non rispetta le normali regole di democrazia?”.
    E ancora: “Fini lavora per l’Italia, Berlusconi solo per se stesso. Basta patti con Silvio: non ha la statura, né politica, né morale, dello statista”.
    Mentre Berlusconi ha concesso l’ultimo spot a Bossi dal palco romano, il popolo di centrodestra è sempre più insofferente alla vendita quotidiana di valori e proposte alla minoranza leghista.
    La classe dirigente del Pdl è alla frutta, ma continua a ballare sul Titanic sulle note di “meno male che Silvio c’è”.
    Mentre la nave affonda, i destrorsi forzaitalioti disertano anche i pulmann pagati per Roma. nessuno trasmette messaggi nuovi, i dirigenti locali pensano a spartirsi il bottino negli enti locali.
    Mancano idee e manca un leader vero.
    Forse Belpietro tra qualche mese lo penserà anche lui, anche se non potrà scriverlo.
    Lo facciamo noi per lui.
    Quando in Campania si rischia di perdere, dopo aver avuto 20 punti di vantaggio e nessuno se ne chiede il motivo, siamo ai fondi di bottiglia.
    Quella dei naufraghi, quella del popolo di centrodestra che starà a casa domenica, per dare una salutare lezione a tanti presuntuosi che stanno distruggendo una speranza di cambiamento, un sogno, un ideale di società.
    Troppo pavidi, troppo compromessi, troppo lontani dal popolo di destra.
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  2. #2
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    la situazione adesso come adesso non è così male... sardegna e abruzzo sono gia passate al cdx...





    al meglio rispetto al 2000 si è guadagnato una regione... al peggio se ne sono perse due... ma... la coalizione di CDX rispetto al 2000 è molto più coesa
    Matsudaira Izu no Kami disse al Maestro Mizuno Kenmotsu: "Voi siete un uomo di grande valore, peccato siate così basso".

    Kenmotsu gli rispose: "E' vero. A volte in questo mondo non tutto va come si desidera. Ora, se io vi tagliassi la testa e l'attaccassi sotto i miei piedi, sarei più alto. Ma è qualcosa che non si potrebbe fare".

  3. #3
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    Citazione Originariamente Scritto da famedoro Visualizza Messaggio
    la situazione adesso come adesso non è così male... sardegna e abruzzo sono gia passate al cdx...





    al meglio rispetto al 2000 si è guadagnato una regione... al peggio se ne sono perse due... ma... la coalizione di CDX rispetto al 2000 è molto più coesa
    Si ma il 2000 in politica è preistoria.
    Il dato politico che probabilmente emergerà dalle elezioni è il diffuso scontento manifestato attraverso l'astensione. La politica filonordista del governo non è assolutamente controbilanciata, chi vive al sud è lasciato a se stesso ed ha come unica prospettiva quella di vedersi costruire una centrale nucleare sotto casa per soddisfare le esigenze produttive del nord. Vedrai che il tasso d'astensionismo colpirà soprattutto le regioni centro-meridionali.
    Ultima modifica di apibroker; 25-03-10 alle 10:53
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  4. #4
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    E' vero, il centrodestra dovrebbe portare in campo una questione meridionale. Ma, purtroppo, non vedo molti politici capaci, e comunque non quanto quelli della Lega.

    Prima c'era Fini che parlava al Sud. Ora parla di mignotte, froci e negri. E non sto parlando della sua famiglia, intesi.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    Citazione Originariamente Scritto da merello Visualizza Messaggio
    E' vero, il centrodestra dovrebbe portare in campo una questione meridionale. Ma, purtroppo, non vedo molti politici capaci, e comunque non quanto quelli della Lega.
    Per carità! Non ricominciamo con la "questione meridionale"!

    Qui l'emergenza è ed è sempre di più al Nord, con le tasse alte, la corruzione che si diffonde, la cementificazione selvaggia, le infrastrutture che mancano... E qualcuno tira ancora fuori la questione del Sud???

    Se noi affondiamo (o ci rompiamo i c.d.), l'Italia può anche fare ammaina-bandiera!
    Frangar non Flectar
    "La terza via tra Stato e mercato è la via più facile per arrivare al Terzo Mondo" (Vaclav Klaus)

  6. #6
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    io ricorderei che comunque un 17% di bambini nati da almeno un genitore immigrato (il 12% entrambi) nel 2009 porta alla ribalta la questione di rivolgersi anche a questi futuri elettori... se non li si italianizza e li si integra voteranno sempre a sinistra...

    ...il che potrebbe fare anche piacere a certa gente, ma a me l'idea di contare come il due di picche tra 18 anni proprio non va giu...
    Ultima modifica di famedoro; 25-03-10 alle 18:52
    Matsudaira Izu no Kami disse al Maestro Mizuno Kenmotsu: "Voi siete un uomo di grande valore, peccato siate così basso".

    Kenmotsu gli rispose: "E' vero. A volte in questo mondo non tutto va come si desidera. Ora, se io vi tagliassi la testa e l'attaccassi sotto i miei piedi, sarei più alto. Ma è qualcosa che non si potrebbe fare".

  7. #7
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    Citazione Originariamente Scritto da apibroker Visualizza Messaggio
    Si ma il 2000 in politica è preistoria.
    Il dato politico che probabilmente emergerà dalle elezioni è il diffuso scontento manifestato attraverso l'astensione. La politica filonordista del governo non è assolutamente controbilanciata, chi vive al sud è lasciato a se stesso ed ha come unica prospettiva quella di vedersi costruire una centrale nucleare sotto casa per soddisfare le esigenze produttive del nord. Vedrai che il tasso d'astensionismo colpirà soprattutto le regioni centro-meridionali.
    il 2000 non è preistoria... è un punto di riferimento per un paragone di centrodestra vincente... si paragona due situazioni in cui il centrodestra era al governo e si può osservare se veramente di sconfitta si può parlare o se invece è solo apparenza...
    Matsudaira Izu no Kami disse al Maestro Mizuno Kenmotsu: "Voi siete un uomo di grande valore, peccato siate così basso".

    Kenmotsu gli rispose: "E' vero. A volte in questo mondo non tutto va come si desidera. Ora, se io vi tagliassi la testa e l'attaccassi sotto i miei piedi, sarei più alto. Ma è qualcosa che non si potrebbe fare".

  8. #8
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    Predefinito Rif: Ora consideriamo positivo vincere in 4 regioni

    Citazione Originariamente Scritto da apibroker Visualizza Messaggio
    destra di popolo » Blog Archive » ORA IL PDL CONSIDERA POSITIVO PREVALERE IN QUATTRO REGIONI, MA UN ANNO FA AVREBBE VINTO IN DIECI

    ORA SI CONSIDERA POSITIVO PREVALERE IN QUATTRO REGIONI, MA UN ANNO FA AVREMMO VINTO IN DIECI


    ANCHE BELPIETRO ORA AMMETTE ERRORI E I FINIANI NON NE POSSONO PIU’…I NUOVI SLOGAN SONO BATTERE IL CANCRO, 100 MILIONI DI ALBERI E LE PISTE CICLABILI ? ….SI DOVEVA DARE UNA CASA AI GIOVANI, DOPO UN ANNO NON SI E’ NEANCHE RIUSCITI A FAR AMPLIARE QUELLE DI CHI GIA’ L’HA….E LE TASSE SONO SEMPRE PIU’ ALTE

    Per una volta iniziamo con una nota interna che riteniamo giusto rendere pubblica: il nostro/vostro sito sta aumentando sempre di più la sua visibilità e la propria fascia di lettori.
    Attraverso la pubblicazione dei nostri articoli su vari forum, siamo arrivati a punte di oltre 5.000 visitatori giornalieri, segno che una “destra sociale” anticonformista e che non guarda in faccia nessuno suscita interesse e simpatia, a prescindere dalle appartenenze.
    Segno evidente che esiste un elettorato che vuole essere informato e non si accontenta più delle verità ufficiali: i numeri reali (non come quelli di piazza San Giovanni) ci portano a essere ormai classificati tra i primissimi siti italiani di area, addirittura oltre alcuni tra i più celebrati.
    Sentiamo quindi ancora una maggiore responsabilità, sapendo di rivolgerci a tanti amici “di destra” delusi da questa maggioranza.
    Ricordiamo gli improperi e le accuse di lesa maestà che hanno accompagnato i nostri primi passi, rivolteci dai “guardiani della rivoluzione” del Pdl, coloro che non avendone mai fatta una, se non nei salotti buoni, ci accusavano di essere “prevenuti” verso il governo.
    Ora leggiamo, sulle colonne di Libero, Maurizio Belpietro scrivere: “In questi mesi molte cose non sono andate per il verso giusto e la delusione è forte, ma se non si vuole dare il proprio consenso alla sinistra astenendosi, questo centrodestra rimane l’unica possibilità. Pazienza: anche se in quella casa c’è molto che non va, bisogna farsene una ragione”.
    Quello che da mesi andiamo scrivendo, ora, bontà loro, diventa fonte di preoccupazione anche per gli uomini del premier.
    Peccato che essa sia finalizzata solo alla scadenza elettorale: manca infatti totalmente di uno sforzo di analisi.
    “Dateci il voto che poi qualcosa faremo”.
    Già cosa?
    Sulla base del giuramento dei governatori in Piazza San Giovanni e di quanto sostenuto sul palco, il centrodestra si impegna “a sconfiggere il cancro, a piantare 100 milioni di alberi, a costruire piste ciclabili, ad attuare il piano casa approvato da un anno e a dimezzare le liste di attesa nella Sanità“.
    Contro una sinistra che “vi tasserebbe nuovamente con l’Ici, farebbe entrare milioni di immigrati e vi spierebbe mentre parlate al telefono”.
    Questa sarebbe la profondità di analisi e le proposte per cambiare il Paese. Peccato che in due anni l’Italia sia riuscita a farsi conoscere in Europa per aver osteggiato ogni proposta che limitasse l’inquinamento e che tutelasse il verde, schierandosi sempre dalla parte degli inquinatori, magari attraverso richieste continue di deroghe e proroghe, e che quindi questa anima ecologista non sia mai emersa.
    Peccato che i giovani abbiano bisogno di un piano di edilizia popolare mai attuato, piuttosto che, come per chi ha già una casa, dei permessi di ampliarla attraverso un maxicondono.
    Peccato che sia stato Prodi a ridurre del 40% l’Ici alle categorie meno abbienti e poi questo governo ad ampliare l’iniziativa anche a tutti gli altri.
    E onestamente la sinistra non ha mai detto che lo vorrebbe ripristinare.
    Peccato che gli immigrati (dati Istat) siano aumentati, nel 2009, di 360.000 unità: mentre Maroni faceva gli spot a Lampedusa respingendo le poche migliaia di aventi diritto all’asilo politico, ne arrivavano centinaia di migliaia comodamente in aereo con il visto turistico.
    Peccato che per combattere il cancro siano all’opera scienziati in tutto il mondo e non ci risulta si riuniscano a Palazzo Grazioli, sede di feste più che di laboratori.
    Quanto a spiarci al telefono, vale il vecchio detto “male non fare, paura non avere”.
    Per non parlare della sciocchezza di un giuramento nelle mani del premier, neanche fossimo nel medioevo.
    E poi una domanda: Cota quante volte giura? Non aveva già giurato a Pontida? Che farsa.
    Un anno fa, rapportando i dati delle elezioni europee alle regionali, il Pdl avrebbe vinto in 10 regioni su 13.
    Leggiamo ora che sarebbe un successo prevalere in 4 su 13.
    E nessuno si chiede il motivo, Belpietro compreso.
    Persino Giuliano Ferrara invita il premier a un accordo con Fini, perchè “le cose si stanno mettendo male”.
    E la base finiana sui forum è esplicita: “Non dobbiamo essere noi a piegarci alla bassezza della politica di Silvio: dopo l’ennesima brutta figura a livello di etica istituzionale, occorre affrancarsi dal suo modo di fare politica”.
    Oppure: “Come si può parlare di riforme con uno che non rispetta le normali regole di democrazia?”.
    E ancora: “Fini lavora per l’Italia, Berlusconi solo per se stesso. Basta patti con Silvio: non ha la statura, né politica, né morale, dello statista”.
    Mentre Berlusconi ha concesso l’ultimo spot a Bossi dal palco romano, il popolo di centrodestra è sempre più insofferente alla vendita quotidiana di valori e proposte alla minoranza leghista.
    La classe dirigente del Pdl è alla frutta, ma continua a ballare sul Titanic sulle note di “meno male che Silvio c’è”.
    Mentre la nave affonda, i destrorsi forzaitalioti disertano anche i pulmann pagati per Roma. nessuno trasmette messaggi nuovi, i dirigenti locali pensano a spartirsi il bottino negli enti locali.
    Mancano idee e manca un leader vero.
    Forse Belpietro tra qualche mese lo penserà anche lui, anche se non potrà scriverlo.
    Lo facciamo noi per lui.
    Quando in Campania si rischia di perdere, dopo aver avuto 20 punti di vantaggio e nessuno se ne chiede il motivo, siamo ai fondi di bottiglia.
    Quella dei naufraghi, quella del popolo di centrodestra che starà a casa domenica, per dare una salutare lezione a tanti presuntuosi che stanno distruggendo una speranza di cambiamento, un sogno, un ideale di società.
    Troppo pavidi, troppo compromessi, troppo lontani dal popolo di destra.
    tutte le volte che arrivo a casa mio tocca leggere sempre le stesse cazzate dei soliti kompagnucci di merende sfigati e perdenti !
    Il Popolo della Libertà e Lega sono al governo in Lombardia,Veneto,Friuli di Venezia Giulia,Abruzzo,Molise,Sicilia e Sardegna !
    Domenica si vota solo nelle prime due regioni. Basterebbe non perderle ( e non sarà difficile) ed aggiungerne altre tre ( ed è chiaro su quali si punta) e il centro-destra uscirebbe dalla tornata con la bellezza di dieci regioni sotto il suo controllo.
    I kompagnucci di merende e le loro concubine di pseudo-destra conterebbero soltanto su nove regioni ( la ventesima la Val d'Aosta è fuori dal controllo, essendo da sempre amministrata da forze autonomiste ).
    E anche se il NOSTRO PREMIER non raggiungesse questo risultato EPOCALE,il suo partito sarebbe comunque in nove di esse !
    I coglionacci di sinistra e le loro squallide concubine devono essere proprio ottimisti per crederlo moribondo.....:sofico:
    tiriamo la catena e rimandiamoli a casa:0007022:

 

 

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