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  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    L'ex esponente della difesa è accusato di corruzione e concussione

    Ex sottosegretario agli arresti domiciliari

    Marco Verzaschi (Udeur, ex Fi) inquisito per reati compiuti quando era assessore regionale della sanità nel Lazio

    http://www.corriere.it/cronache/07_d...ba99c53b.shtml


    ROMA - Ha rischiato il carcere, ma per ora è agli arresti domiciliari. L'ex sottosegretario alla difesa Marco Verzaschi (Udeur), che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni, è agli arresti domiciliari in relazione ad un'inchiesta della procura di Roma che lo vede coinvolto nella sua qualità di ex assessore regionale alla sanità. Le accuse sono di corruzione e concussione.

    INQUISITO - La misura cautelare si riferisce a quando Verzaschi, all'epoca appartenente a Forza Italia, ricopriva dal 2003 la carica di assessore regionale alla Sanità del Lazio, incarico ricoperto fino al 2005 sempre nella giunta di centrodestra guidata da Francesco Storace. Verzaschi, membro della direzione nazionale Udeur, nei giorni scorsi si era dimesso da ogni incarico di governo. Il 7 dicembre scorso, sul Corriere della Sera, il difensore di Verzaschi, l'avvocato Fabrizio Lemme, aveva dichiarato: «Verzaschi,con il suo gesto, ha dimostrato grande sensibilità istituzionale».

    INDAGATO DAL 2006 - Verzaschi era indagato dai magistrati romani gia dal 2006, cioè da prima di diventare sottosegretario, dopo le rivelazioni di una manager della sanità privata, accusata di aver gestito un giro di milioni di euro di tangenti per ottenere appalti.

    LE ACCUSE - Due le imputazioni nei confronti di Verzaschi. La prima, quella di corruzione, fa riferimento al denaro che Anna Giuseppina Iannuzzi, già nota come «Lady Asl», ha detto di avere consegnato all'ex sottosegretario in relazione all'accreditamento del Centro Romano San Michele all'epoca dei fatti considerata dagli inquirenti, una «struttura fantasma». Si tratterebbe di un accreditamento per quasi 200 posti letto, previo protocollo tra la struttura sanitaria e l'Università romana di Tor Vergata. La somma di cui si contesta il versamento, 200 mila euro, sarebbe stata consegnata a Verzaschi tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005. L'imputazione di concussione farebbe riferimento a 200 mila euro che l'imprenditore Renato Mongillo, titolare della «Security Service», ha detto agli inquirenti di avere versato a Verzaschi nel marzo-aprile del 2004. La concussione sarebbe scattata perchè la procedura di aggiudicazione di un appalto per la messa in sicurezza dell'ospedale San Giovanni era stata al tempo già completata. L'intervento, in questo caso, serviva a portarla a termine ed evitare una possibile revoca del contratto. Per questo episodio, risulta iscritto nel registro degli indagati anche Francesco Bevere, ex direttore generale dello stesso San Giovanni. Gli inquirenti, nei suoi confronti, mirano a ulteriori verifiche sul ruolo che lo stesso avrebbe avuto. Secondo quanto si è appreso, Marco Verzaschi ha sempre negato di aver ricevuto denaro. Ci sarebbe stato anche un confronto tra l'ex sottosegretario e l'imprenditore Mongillo, ma le due posizioni sarebbero rimaste confliggenti. I riscontri da parte degli investigatori dei carabinieri avrebbero smentito alcune circostanze affermate da Verzaschi, avvalorando la tesi di Morgillo. Di qui, la richiesta e la successiva applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per l'ex sottosegretario alla difesa. L'ordinanza del gip Figliolia, di una trentina di pagine, prende atto, tra l'altro anche delle dimissioni date nei giorni scorsi dallo stesso Verzaschi. Per il giudice, però, la circostanza non poteva influire sulla decisione di emettere contro l'ex sottosegretario l'ordine di custodia.

  2. #2
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    ed anche di questi


    da RAINews24

    Bari | 10 dicembre 2007
    Frode fiscale per oltre 250 milioni di euro, 21 arresti a Bari

    Contolli della Guardia di Finanza
    Chiavi cronaca



    Una maxitruffa nel campo della commercializzazione dei telefoni cellulari è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Bari su coordinamento della Procura di Brindisi, che ha eseguito stamani 21 arresti, di cui uno in Francia.

    La truffa si realizzava attraverso transazioni commerciali fittizie di telefoni cellulari per mezzo di società di comodo, che rimanevano operative unicamente per il tempo necessario a realizzare la frode. Società che, secondo i militari, hanno evaso l'Iva per oltre 250 milioni di euro.

    L'operazione ha portato, oltre che all'arresto dei 21 responsabili, al sequestro di un capannone commerciale, 4 terreni, un immobile, denaro contante, quote sociali ed autoveicoli per un valore complessivo stimato in quasi 3 milioni di euro.

  3. #3
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    Levate la sanità alla politica e restitutela ai cittadini 'pazienti'. Anche troppo pazienti.

 

 

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