LISBONA - Via libera al nuovo Trattato europeo. Il documento è stato firmato oggi a Lisbona dai capi di Stato e di governo dei 27 Paesi dell'Unione. Adesso il Trattato, che rimpiazza la bozza di Costituzione bocciata nel 2005 nei referenduum in Francia e Olanda, dovrà passare le ratifiche dei parlamenti nazionali (tranne in Irlanda dove sarà sottoposto a referendum), per poi entrare in vigore nel 2009, in coincidenza con le elezioni del Parlamento europeo e la nomina del nuovo esecutivo comunitario. Per l'Italia hanno firmato il premier Romano Prodi e il ministro degli esteri Massimo D'Alema.
Tra le novità previste, spiccano le nuove figure del presidente del Consiglio europeo, eletto per due anni e mezzo, e dell'Alto rappresentate dell'Unione per la politica estera e di sicurezza comune, con il doppio ruolo di vicepresidente della Commissione europea. La nuova figura sostuisce la posizione oggi ricoperta da Javier Solana come Alto rappresentante per la politica estera, espressione solamente del Consiglio europeo, e del commissario Ue per le relazioni esterne.
Inoltre viene esteso il voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio in molte materie, per superare il potere di veto di ogni singolo Stato membro, anche su materie giudiziarie e di polizia, anche se Gran Bretagna e Irlanda hanno ottenuto la possibilità di non applicare le decisioni europee in questi settori.
I negoziati sul nuovo trattato sono cominciati durante la presidenza della Germania nella prima metà del 2007 e si sono conclusi nella seconda metà sotto la presidenza del Portogallo. "Per arrivare a questa firma c'è voluto coraggio - dice il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso - Ora tocca agli Stati membri dimostrare determinazione per concludere il processo di ratifica nei tempi previsti".
"E' una giornata veramente molto importante. Due anni fà l'Europa viveva una tragedia completa. Si è ricostruito adagio adagio un momento di unità e adesso si può ripartire" dice Romano Prodi.
(13 dicembre 2007)