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FreeEagle
Roma, fast food ebraico da record
Società - E' il Mk Kosher più grande d'Europa. A fontana di Trevi, può ospitare fino a 250 persone. Le specialità nel menù. Il Rabbino Capo: "Santificare la propria esistenza anche col cibo"
Roma, 12 dicembre 2007 - E' il più grande fast food ebraico d'Europa, con cibi secondo la tradizione alimentare ebraica. E' il ''Mk Kosher'', il secondo che nasce nella Capitale, un locale di 350 metri quadrati dislocato su tre piani che potrà ospitare circa 250 persone a sedere, e si trova nei pressi di Fontana di Trevi, aperto da Izhac Nemni, che circa un anno fa aveva inaugurato il primo ''fast food kosher'' al Portico D'Ottavia.
NEL MENU' - Kosher in ebraico significa 'idoneo', e identifica tutte le pietanze che si preparano secondo le regole della tradizione ebraica. Si potranno mangiare come spiega il proprietario ''carciofi alla giudia, filetti di baccalà, oltre che il kebab, spiedini di pollo, hot dog, insalate, patatine fitte e dessert senza lattosio''; rispettando così la ''tradizione'' che oltre le regole che riguardano la natura del cibo, la sua preparazione e le caratteristiche dell'animale vieta di consumare contemporaneamente cibi a base di carne e latticini, strizzando l'occhio anche a chi soffre di intolleranze al latte, al lattosio e ai suo derivati, senza scordare i molti cibi come l'hamburger vegetariano, il panino farcito con felafel, polpette di ceci, per chi segue l'alimentazione
RABBINO DIXIT - Il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha ricordato che "l'alimentazione secondo le regole della tradizione è uno dei modi con cui un ebreo santifica la sua esistenza e questo è un luogo dove anche in una pausa in maniera serena e piacevole una persona può rispettare tranquillamente la sua tradizione e il che è molto bello''. Il portavoce della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici ha aggiunto che ''questo non sarà solo un posto per gli ebrei, quando si mangia kosher vuol dire dare la possibilità a persone non ebree e in particolar modo anche ai musulmani di trovare carne secondo la loro tradizione''. ''Dove non si fa pace in certi posti si fa pace a tavola'', ha concluso il proprietario del Mk Koscher, Izhac Nemni.