Ai ragazzi e agli ex ragazzi (eterni ridicoli adolescenti) che sfilano manifestando a favore dei diritti degli omosessuali indossando la maglietta di Che Guevara, bisognerebbe ricordare che il leader argentino è stato un convinto omofobo, promotore a Cuba dei campi di concentramento per omosessuali.
Di questi campi e della persecuzione degli omosessuali cubani ce ne parla tra gli altri Reinaldo Arenas nel suo romanzo autobiografico “Prima che sia notte” dal quale è stato tratto l’omonimo film.
La figura del Che è fatta per sedurre: bello, ribelle e morto combattendo.
La sua foto da morto ha avuto il fascino di un Cristo laico giunto per noi dal cielo rivoluzionario.
Un icona da sempre per la sinistra recentemente adottata anche da una parte della destra radicale.
Io stesso ne sono stato affascinato.
Ma al di là del mito anche il giudizio del Che andrebbe in parte revisionato.