“E’ vero comunque che furono fatti degli errori: i magistrati furono trasformati dall’opinione pubblica e, in parte, dai giornali in cavalieri bianchi senza macchia, fu affidato loro un compito improprio.
Oggi la questione della legalità è una questione che lo stato democratico deve risolvere con gli strumenti previsti.
I magistrati non devono esondare.
Il rispetto delle regole vale per tutti, anche per loro.
Non è che la magistratura, poiché opera contro l’illegalità, può non rispettare le regole.
Forse nel ’92 a questo aspetto si poneva meno attenzione.
Ma l’errore di quegli anni fu attribuire alla magistratura un ruolo improprio.
A capotavola può sedere solo la politica perché è l’unica autorizzata a disciplinare gli interessi particolari in nome di un interesse generale. Questo vale anche per i poteri forti.

Ezio Mauro, direttore di Repubblica

(Intervista a Tempi, 25 ottobre 2007)

da www.ilfoglio.it del 14 dic 07

saluti

ps: dire...fare...mare!!!