ti va bene repubblica come link o è troppo berlusconiana?
Nucleare, Ahmadinejad a Prodi:
"L'Iran è pronto a collaborare"
La replica: dovete lavorare alla stabilizzazione della regione
Il presidente iraniano Ahmadinejad
ROMA - L'Iran è pronto a collaborare con la comunità internazionale sui più importanti dossier mediorientali. E' quanto scrive il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad in una lettera inviata al premier Romano Prodi e consegnatagli dal vice ministro degli Esteri di Teheran Jalili. La lettera è stata recapitata durante l'incontro che stamani Jalili ha avuto a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio e con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema. Lo si apprende in ambienti governativi.
Prodi e D'Alema - riferiscono le stesse fonti - hanno ribadito al vice ministro degli Esteri iraniano che la legittima aspirazione dell'Iran a vedersi riconosciuto un ruolo di potenza regionale va esercitata attraverso l'assunzione di un ruolo responsabile, manifestando una piena disponibilità a cooperare per risolvere i problemi più rilevanti dell'area.
L'Iran insomma, hanno sottolineato Prodi e D'Alema, deve usare il suo peso e la sua influenza in prospettiva di una piena stabilizzazione della regione. Un canale di dialogo con Teheran va benissimo, hanno concluso il premier e il ministro degli Esteri, ma la dirigenza iraniana deve impegnarsi chiaramente in questa direzione.
(17 novembre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/11/sez...ran-prodi.html
gli amiconi dialogano tra di loro come fossero al bar.
LE LEGITTIME ASPIRAZIONI DELL'IRAN
come no, vediamo bene quali sono le legittime aspurazioni dei pretoni iraniani.
a me sembra tutto abbastanza condivisibile, e tutto mirato a scongiurare una guerra che incendierebbe (proprio come quella irakena) la regione più di quanto non sia già. Del resto io avrei preferito un governo che avesse trattato con Saddam ad uno che spende i miei soldi per bombardare i bambini irakeni... sono strano eh?
stai perdendo colpi, kompagno.
prima posti un link su putin, che naturalmente non c'entra un cazzo, ma così tanto per cerccare di sviareil discorso.
adesso saddam.
io , invece , ti posto riferimenti precisi.
ecco un passo dell'intervista genuflessa di riotta a D'alema, che la dice lunga, per chi vuol vedere, quali sono le preferenze del kompagnone "vai, facci sognare"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...a_dalema.shtml
Gli storici israeliani Van Creveld e Benny Morris ritengono che Hezbollah e l’Iran escano incoraggiate dalle settimane di guerra e non disposte a fare marcia indietro. La forza di pace non può disarmare direttamente le milizie dello sceicco Nasrallah, l'esercito libanese non è agguerrito, Teheran sa che Russia e Cina non lanceranno sanzioni all'Onu. Come ribaltare i pericoli?
«Il processo è solo cominciato. L’idea di una crociata contro il fondamentalismo è sbagliata, il mondo islamico ha mille volti, l’Iran è un grande paese, con culture e identità diverse e con una società civile molto forte ed articolata. È stato il moderato Kathami a dire che la sola politica di isolamento ha finito per rinforzare la popolarità di Ahmadinejad».
Che fare se Teheran alza la voce anche davanti alle offerte blande, e lancia in sfida la repressione contro la Ebadi?
«La democrazia non ha alternative, la libertà non è patrimonio dei neoconservatori. E’ piuttosto un processo complesso, la credibilità di chi l’ha predicata e poi ha usato la tortura e gli abusi dei diritti civili è in crisi e quelle campagne hanno nuociuto all’Occidente ».
La tesi di Massimo D’Alema è semplice: l’unilateralismo del presidente Bush si è arenato, torna l’ora della politica. La guerra al terrorismo c’è, la rivolta fondamentalista va contrastata, ma alla forza deve accompagnarsi la politica, per drenare consenso.
«Hamas ed Hezbollah non sono al Qaeda. Oltre alle note responsabilità di azioni terroristiche, hanno anche snodi politici, si occupano di assistenza. L'Ira e l'Eta da gruppi terroristici sono diventati movimenti politici. Dobbiamo incoraggiare questa metamorfosi in Medio Oriente. ..............
oh, mamma, tu chiami il leader iraniano "amicone di Prodi e D'Alema" e poi dici a me che posto cose che non c'entrano un cazzo?
Il link su putin era proprio per chiarire questo punto, e chi è meno banana è facile che lo capisca.
Poi, cito Saddam, ma secondo te non posso, e mi chiedo come mai, forse perchè tu sostenevi la guerra e il fatto che questa abbia portato risultati opposti a quelli che ti aspettavi (e simili a quelli che i pacifessi di tutto il mondo avevano previsto) è un coltello che girato nella piaga ti fa male?
Al che mi chiedo anche cosa proponi tu riguardo all' Iran, fargli guerra? bene, allora il parallelo con Saddam diventa ancora più azzeccato.
E dopo l' Iran, faremo guerra a Cina, USA e gli altri che (anche se non c'entravano un cazzo) ho colpevolmente citato prima?
Entrando nel merito di quello che porti da Repubblica.it senza capirlo, tu magari lo leggi e ti scandalizzi, non capisci che agli occhi di molti quelle parole suonano come puro buonsenso (se Hamas e Hezbollah non sono Al Queda, per quale cavolo di motivo dovremmo dire che lo sono???)?
Forse preferivi un D'Alema che tira fuori una maglietta con le vignette su Maometto facendo assaltare un nostro consolato a caso nel mondo con relativi 11 morti? O forse lo preferivi se fabbricava falsi dossier per contrastare quelli veri della CIA che, in sostanza, incredibilmente, dicono la stessa cosa di D'Alema: "via le armi, largo alla politica"?
OPS, ho citato la CIA e Maometto, che non c'entravano un cazzo...
è intellettualmente disonesto distorcere in questa maniera la realtà dei fatti, il Presidente Prodi ed il MInistro D'Alema adoperano gli strumenti privilegiati dalla nostra Costituzione per la risoluzione delle controversie internazionali ossia un'intensa attività diplomatica.
discutere con paesi come l'Iran non significa certo approvarne i regimi antidemocratici, ma semplicemente tentare un tipo di approccio pacifico e diplomatico per risolvere questioni di interesse nazionale o internazionale.