Conferenza sui Misteri Eleusini a Verona il 13 Gennaio

[astianatte (POL)]

Proprio per questo motivo non ci rimane che ricorrere all'esperienza. Tutto il resto è filosofeggiare (ahimè in questo caso l'amicizia con la Sapienza ben poco c'entra).
Solo dopo aver sperimentato sulla propria pelle, infatti, lo squarcio della terra e la nostra Persefone/Kore/Proserpina sarà rapita avremo inteso il significato del mito. Solo dopo aver visto nel buio la medusa capiremo perchè pietrifica e perchè solo Perseo sia riuscito a mozzarle il capo. Solo dopo aver intrapreso il medesimo viaggio degli Argonauti avremmo compreso come, quando e perchè sia necessario conquistare il vello d'oro. E così via per tutti gli altri miti.

Preciso infine di essere un assertore della necessarietà del legame mito/etnia/terra. Quanto è valido per me, mediterraneo ed italico in specie, non necessariamente è valido - o lo è di meno - (in termini di applicabilità del mito greco/romano) per un Indiano o un cinese.

[the lover (POL)]

Preciso infine di essere un assertore della necessarietà del legame mito/etnia/terra. Quanto è valido per me, mediterraneo ed italico in specie, non necessariamente è valido - o lo è di meno - (in termini di applicabilità del mito greco/romano) per un Indiano o un cinese.

Qui a malincuore non posso darti ragione, per un semplice fattore d'esperienza: in India comprendono benissimo i nostri principi e i nostri miti tanto da spingerci al loro recupero e a indirizzarci nuovamente verso l'antica via, che loro ancora percorrono, a consigliarci il recupero dei nostri luoghi sacri e dei nostri Dei, nelle forme che hanno assunto in questi luoghi, senza vedere alcuna differenza fra noi pagani d'occidente e loro, pagani d'oriente- il legame è antico: Alessandro, il divino Alessandro, celebrò culti congiunti in onore di Shiva e di Dioniso...Tolomeo chiamò a consiglio lo ierofante di Eleusi per fondare un culto comune di Iside e di Demetra...
Tutto ciò che hai asserito poco prima, lo sottoscrivo pienamente sebbene ne riconosca la sfida estrema e la quasi utopia rappresentata da un progetto tale in simili tempi- per questo il mio dubbio sulla concreta realizzabilità dello stesso e sulle sue future possibilità sempre tenendo conto del contesto, che purtroppo non è cosa da poco visto il modo prepotente in cui si fa sentire, anche nel campo della cultura per ' specialisti'...
Per quanto invece riguarda la tua ultima affermazione, come dicevo, non posso darti ragione: quanto è valido qui si ritrova, nel principio se non talvolta anche nella forma, in culture lontanissime (India e Giappone sono due ottimi esempi del fatto in questione)- anch'io sono rimasta sbalordita da questa constatazione che raggiunge il grado dell'evidenza talvolta, ma quando una cosa si presenta stranamente in modo chiaro e manifesto non vi è modo di dubitarne...
Perciò non posso che ammettere che la forma di studio delle comparazioni si rivela estremamente efficace per far luce su aspetti talvolta oscuri o ignoti di miti nostrani- naturalmente è un metodo, non si tratta del Metodo in senso assoluto, ma solo di una delle tante vie possibili e anche praticabili.
Qui c'è un problema enorme, a mio modo di vedere, da considerare: da un lato c'è la considerazione universale, dall'altro c'è il legame con il luogo sacro (o come dici tu interrelazione fra mito/Terra/etnia): dato che siamo in tema di religione eleusina...in tutte le religioni del Vicino Oriente c'è questo principio doppio della Vita e della Morte, della Dea e del Dio misterioso (insomma si è capito, senza scendere troppo nei dettagli!)- eppure a questo principio, Idea, di valore universale e assoluto fanno riferimento in modi e forme estremamente differenti da luogo a luogo numerosi culti anche molti distanti nelle concezioni apparenti e note, e ogni regione ha il suo sacro santuario di riferimento (da Babilonia alla stessa Eleusi). Questo è un problema a cui credo che la scienza delle religioni presa in senso comparativo può dare qualche sollievo, e che allo stesso tempo ne conferma l'importanza e l'acutezza d'analisi.
Dunque, ritornando a questo principio della comparazione, e inserendosi nel discorso iniziato con la Papessa, le forme sono infinite ma la Madre Divina è sempre unica...

Saluti!

[Atlantideo]

Abbiate solo pazienza ancora un paio di giorni.....

[Arkantiger96]

Alesirée Eleusi!

Un cordiale saluto a tutti gli amici del Forum!
Non sono scomparso. Sono solo un tantino impegnato con la campagna elettorale.
Siccome mi ero promesso di postare diverse risposte agli interventi di The Lover e Astianatte, mi scuso per l'ingiustificabile ritardo.
Confido di riuscire a pubblicare il tutto in settimana.

Alesirée Eleusi

[Ignis]

Mi stavo chiedendo non e che potete organizzarne una di conferenza sui misteri eleusini durante la tre giorni di marzabotto cioe il festival di occidente!?

[Arkantiger96]

Mi stavo chiedendo non e che potete organizzarne una di conferenza sui misteri eleusini durante la tre giorni di marzabotto cioe il festival di occidente!?

Direi che sarebbe un'ottima idea.
Contattami in messaggio privato, fornendomi un recapito telefonico. Così ne parliamo.

Alesirée Eleusi!

[Thaumanth]

Gentile ALANETHYS,
avrei molte domande da fare ma nelle occasioni più opportune certamente ti importunerò (in simpatia si intende) al riguardo. Relativamente a quanto affermato nella presente discussione la curiosità più evidente è legata alla figura di Demetra che si incarna per offrire a qualcuno una sorta di salvezza anche attraverso la concessione di alcuni misteri. Potrebbe starci ma non si pone così un vincolo di ordine religioso quasi da religione rivelata?
Vedo un azzardato accostamento fideista. La mia posizione è Tradizionale. Intendo, cioè, il mito come un insegnamento che può variare nella forma ma rimane sempre oggettivo. Sebbene non escludo la possibilità di incarnarsi da parte di una qualsiasi divinità, ritengo che una Demetra avulsa dal suo mito è slegata dal significato ermetico intrinesco ponendo in conclusione la base per un culto chiaramente fideista.

RISPOSTA DI ALANETHYS ( HY. G.C. DELLA “CASA DI DEMOFOONTHE”) AD ASTIANATTE

Nel risponderLe devo in primis chiarire che è errato pensare all’incarnazione intesa come “natalità”. In specifico non si presenta il caso similare del Messia atteso dal Popolo d’Israele e adorato dai Cristiani. Per incarnazione non dobbiamo, in sintesi, intendere la nascita da una Donna mortale.
Una Divinità, per un tempo utile determinato dalla missione che intende svolgere, attua una condensazione della materia atta a ricoprire e rivestire la sua Entità; condensazione che permetta così alla Divinità di assumere una qualsiasi forma materiale. Va anche detto e ripetuto che, per quelle Forze che noi comunemente chimiamo Divinità, l’operazione di condensazione risulta non facile e dolorosa.
La Dea Madre dei Due Gemelli, Leto, assume la forma di una lupa bianca (sono tre i significati di tale forma, che eventualmente potremo discutere in un’altra occasione), per poi, una volta giunta nelle terre mediterranee, mutarsi (ripetendo la dolorosa incarnazione-condensazione) in forma di una Donna atta al parto.
La Potnia Theron Demater assunse le forme materiali di una Donna di belle sembianze per compiere lo Hyero-Gamos con il mortale Iason a Creta, a cui seguì molti secoli dopo l’incarnazione della “Cercatrice”, iniziata ad Enna in Sicilia. Dopo svariate vicende, Demetra si presentò ad Eleusi sotto le sembianze di una Donna anziana.
La stessa Persefone, liberata dall’Ade, si presentò agli Eleusini “I Madre” radunati da Demetra nell’Area Sacra, con la materie e le forme di una giovane Donna.
Occorre chiarire che, nel periodo della loro incarnazione, le Deità sono soggette alle crude leggi della natura. Possono cioè soffrire la fame, la sete, provare dolore, parimenti alla condizione umana o animale.
L’Eleusinità “si fa Popolo”, e questi ha una sua Ecclesia. Se per “religione” (vocabolo non in uso nei nostri termini antichi) s’intende la ferma certezza nell’esistenza delle Deità, ebbene allora l’Eleusinità lo è. Ma perché Lei scrive, intendendo l’opera demetrica, “quasi da religione rivelata”?
L’incarnazione di Demetra era attesa. Già molto tempo prima Leto aveva preparato le genti lelegiche a tali avvenimenti. Ai tempi di Leto le popolazioni pelasgico-lelegiche non si erano dimenticate del Conflitto Celeste; non si erano scordate che il Padre dell’umana stirpe è il Tan Hyaphethòs. Quindi Demetra non era una folgore a ciel sereno.
A testimonianza del fatto che la Dea fosse attesa dal suo Popolo, basti ricordare che il Santuario di Eleusi, come hanno dimostrato gli scavi archeologici, risale almeno al 1.800 a.C., ben 600 anni prima dell’incarnazione di Demetra. Della stessa epoca arcaica sono anche i Santuari di Lykosura e del Monte Mikale, e le statue delle Sacerdotesse ivi rinvenute.

Alesirée Eleusi.

[Arkantiger96]

Una curiosità: ma che fine hanno fatto le due/tre presenze Femminili Eleusine che si sono manifestate in questo forum? Hanno postato una sola volta e poi sono sparite. Almeno visitano ancora Paganesimo e Politeismo?

Pax Deorum,
Atlantideo

Sinceramente non te lo so dire, Atlantideo.
Non appartengono a noi Kerys, ma ad altre Tribù dei Madre.
Personalmente ho avuto solo notizie di Alanethys e so che non è intervenuta per problemi relativi al computer. Ha infatti trasmesso a noi un suo gradito intervento di risposta a una domanda che era stata posta da Astianatte. Intervento che è stato postato un paio di giorni fa da Thaumanth.
Mi auguro che le altre Donne eleusine non abbandonino questo Forum e che diano nil loro importante contributo alle nostre discussioni.

Alesirée Eleusi.