Originariamente Scritto da
ugolupo
In casa mia si fa il classico Presepe, con la capanna, Maria, Giuseppe, l'asinello ed il bue, l'Angelo, i pastorelli, le pecore, la stella cometa, la legna per formare le montagne, la carta blu stellata per la volta del cielo, il muschio raccolto nel parco, specchio e stagnola per laghetti e fiumiciattoli, e un po di farina e cotone per fare la neve.
A mezzanotte mettiamo il bambinello nella mangiatoia e ci scambiamo gli auguri.
Mi hanno insegnato i miei genitori, e non perderò la tradizione fin che sarò in vita.
Il Presepe mi sembra più poetico dell'albero, e al momento che occupa più spazio, è una ottima occasione per mettere il televisore in un angolo per 15 giorni.
La notte di Natale mettiamo sempre un cero sul balcone.
Un semplice cero che si perde nell'apoteosi di lucette cinesi ostentate da tutto il vicinato;
una luce fioca che per me vale molto.
Spero che nessuno si offenda o resti turbato.
Con l'occasione auguro a tutti un sereno SANTO Natale, di quella "santità" che passa sopra ogni religione e ideologia.
Vi auguro di ritornare un pò bambini, e come loro di restare meravigliati delle cose semplici.
Da Giovedì potrete tornare a ostentare i soliti atteggiamenti, ma se vi sarete ritagliati qualche attimo di serenità d'animo, godetene fino ad esaurimento.