Ultimamente si sente spesso parlare del rapporto non idilliaco tra politici e magistratura, e si leggono svariati nelle prime pagine dei giornali: Clemente Mastella, Clementina Forleo, Luigi De Magistris etc etc....
Ora non intendo entrare nel dettaglio di queste vicende, che per la maggior parte degli italiani, me compreso, non sono del tutto chiare. Una cosa però risulta emergere da tutti questi pastrocchi all'italiana (o meglio dire alla repubblicana): l'atteggiamento del CSM verso il giudice Clementina Forleo. Questa signora, dopo aver definito "resistenti" un gruppo di terroristi, è stata tutelata e superprotetta dal CSM, che addirittura la promuoveva ad un rango superiore; chiaramente questa singolare sentenza (a casa mia la resistenza si fa contro gli aggressori nel proprio paese, non si va a rompere i maroni a casa degli altri per fare i "resistenti") ha scatenato reazioni da parte della destra, mentre la sinistra, a quel tempo opposizione, levava gli scudi per proteggerla. Stessa identica cosa quando la signora si è messa a difendere due extracomunitari da due poliziotti che stavano semplicemente controllando che fossero muniti di biglietto. Nel recente passato però, in particolare nell'ultimo semestre, questo giudice ha cominciato ad indagare sulle irregolarità nelle scalate bancarie, che vede coinvolti anche certi ambienti vicini ad una parte politica (indovinate quale). Incredibilmente la Forleo diventa una matta, il CSM che la tutelava le intima di "andarci piano" con certe indagini (magari gli amici dei DS potrebbero offendersi, non si sa mai), poi decidono di trasferirla. Insomma, stiamo parlando di una persona che nonostante nel suo passato abbia emesso sentenze a parere mio vomitevoli ha trovato nell'Italia del presente delle persone ancora più vomitevoli delle sue vecchie sentenze.