Un regolamento attuativo di una legge non può sostituirne i contenuti.....
Da quello che ho capito leggendo l'articolo, non era necessario, perchè l' incostituzionalità non era negli articoli di Legge, ma nelle "linee guida" (che credo siano norme attuative), che non hanno forza di articoli di Legge. Se, al contrario, si fosse trattato del corpo della Legge, il giudice avrebbe dovuto sospendere il processo e rimettersi alla Corte Costituzionale. Ma in questo caso si trattava, appunto, di "linee guida" applicative della Legge 40, non della Legge in sè.
Lucido e conciso come sempre, ma soprattutto azzeccatissimo, caro gfieramosca. Gli improvvisati professorini del forum ovviamente ti stanno dicendo che non hai capito un'acca e che hanno ragione i giudici solo perché criticano una legge varata sotto la maggioranza di centrodestra
Comunque la cosa tristemente seria che tu hai sottolineato è che i giudici ormai si sostituiscono non solo al Legislatore ma anche alla Corte Costituzionale. Siamo al delirio di onnipotenza tipico di un Paese che ha abdicato alla separazione dei poteri e che potrebbe chiamarsi Repubblica dei Giudici (un po' come lo Stato talebano dove i talebani sono sia giudici, sia governanti, sia supremi sacerdoti della loro religione)...
Qualcuno diceva che prima o poi i politici si sostituiranno i giudici; ma in questi giorni vediamo che non è proprio così, ossia, se i giudici vogliono indagare su un certo potere politico, allora quest'ultimo fa quadrato assieme al corporativismo giudiziario e il giudice scomodo viene accusato e trasferito...è questione di punti di vista...dipende il giudice CHI e cosa stava indagando (se indagava su Berlusconi allora è sempre pronto per lui un bel seggio da senatore )
Ed in questo caso hanno fatto bene!
E della Costitizione non me ne frega nulla , è più importante il buon senso , qui si parla di una legge che impedisce di fatto a mia moglie di sapere se l'embrione che porta in grembo sarà malato/handicappato , ma come si permette?
Fecondazione, un'altra sentenza demolisce la legge 40
Si riaccende la discussione intorno alla "bontà" della legge 40 sulla fecondazione assistita dopo la decisione di un giudice di Firenze che attraverso un'ordinanza, che ha però valore di sentenza, di definire lecito eseguire i test sugli embrioni da impiantare in caso di rischio di trasmissione di una grave malattia genetica. La vicenda riguarda una coppia trentenne milanese. Lei portatrice di una grave malattia, la esostosi, che genera la crescita smisurata della cartilagine delle ossa e che è considerata con un rischio di trasmissibilità sul feto superiore al 50 percento. Il giudice fiorentino, Isabella Mariani, come viene confermato dal legale della coppia, ha dato ragione al ricorso contro la decisione del Centro Demetra che, seguendo alla lettera la legge 40, non aveva accettato di fare i test sugli embrioni per evitare il rischio della trasmissibilità della malattia. E così facendo il giudice ha di fatto ammesso una diagnosi pre-impianto, che invece la legge 40 vieta. Gilberto Corbellini, membro del Cnb, il Comitato Nazionale di Bioetica, definisce l'ordinanza «fantastica». E per il ministro Giovanna Melandri da Firenze è arrivata «un'ottima notizia». «Dopo Cagliari, arriva Firenze: le linee guida della legge 40 sulla fecondazione assistita crollano a colpi di sentenza. Ciò che manca è il loro aggiornamento, che deve essere fatto entro la fine dell'anno», commenta Donatella Poretti, parlamentare radicale della Rosa nel Pugno e segretaria della commissione Affari sociali della Camera.
Roberto Colombo, docente dell'Università Cattolica di Milano, alfiene del no al referendum sulla legge 40, considera la sentenza del giudice di Firenze una porta aperta all'eugenetica. Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali, uno dei pochi parlamentari di Forza Italia da sempre schierato contro la legge 40 fa notare che meno diagnosi pre-impianto vengono fatte e più aborti post-impianto si avranno. Mentre per l'antiabortista Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita, il problema è la soppressione deliberata di un rilevante numero di embrioni presunti malati ma anche sani pur di avere la incerta garanzia che l'embrione o gli embrioni trasferiti in utero non siano affetti dall'anomalia temuta.
«Le leggi stupide sono quelle - precisa Carlo Flamigni, portabandiera dei referendari - come la legge 40 che vanno contro il buon senso, il sentire comune mentre le leggi normalmente sono appunto l'espressione del sentire comune di una società civile ed umana: quel giudice ha dato voce a quello che la gente sente e vuole».
Vittoria Franco, senatrice del Pd e presidente della Commissione cultura del Senato annuncia la preparazione da parte sua di un decreto legge per consentire anche alle coppie portatrici di malattie ereditarie o trasmissibili di ricorrere alla fecondazione assistita. «La sentenza del Tribunale di Firenze emessa da un giudice coraggioso come Isabella Mariani - sostiene la Franco - rappresenta dopo quella di cagliari un altro colpo alla Legge 40 e alle linee guida del centrodestra, un'ulteriore conferma dell'insostenibilità di una legge che viola principi fondamentali come il diritto alla salute della donna e del nascituro, alla maternità responsabile, al consenso informato. È tempo di rivedere le linee guida e la stessa legge 40, anche in questa legislatura. Per quanto mi riguarda - annuncia la Franco - mi appresto a depositare un testo per consentire anche alle coppie portatrici di malattie ereditarie o trasmissibili di ricorrere alla Fecondazione assistita. Già questo - conclude la nota - consentirebbe di eliminare una buona parte delle previsioni più ingiuste e insostenibili della legge».
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71605
Finalmente una buona notizia, ben due sentenze (crioconservazione prima, diagnosi pre impianto ora) fanno saltare i cardini della legge.
Speriamo solo che le nuove linee guida ne tengano conto.
notare che i servi giornalai hanno dato la notizia senza servizio, così in pochi secondi