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Ulell
Casini: «Marini o Draghi alla guida di un governo istituzionale di transizione»
«Il presidente del Senato o il governatore della Banca d'Italia per il prossimo esecutivo»
Pier Ferdinando Casini (Lapresse)ROMA - Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha lanciato l'idea di un governo istituzionale di transizione nel prossimo anno presieduto dal presidente del Senato, Franco Marini, o dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, per realizzare la riforma elettorale.
BASTA SPALLATE - «Sono contento che finalmente, dopo 18 mesi in cui si è puntato alla spallata che poi non c'è stata, si cominci a capire che forse parlare di governo istituzionale è utile», ha detto Casini in un'intervista al Tg3, raccogliendo l'indicazione alla quale sembrerebbe favorevole anche Berlusconi. «I candidati li decide Napolitano», poi precisa, «i nomi sono tanti, si va da Marini a Draghi: due personalità diverse, ma che potrebbero favorire un armistizio tra i partiti». Casini ha inoltre osservato che «questo governo ha fatto un sacco di pasticci e ha espropriato il Parlamento» facendo un eccessivo utilizzo del voto di fiducia. Quindi «se ne deve andare a casa anche per favorire un clima di dialogo» sulle riforme, per il quale l'Udc ribadisce la propria disponibilità.
COMPROMESSO - Sulla riforma della legge elettorale Casini è disposto a trovare un compromesso, magari all'interno del sistema tedesco. «Siamo disposti a trovare un compromesso. Il sistema tedesco significa proporzionale con sbarramento al 5%. Rimarrebbero così 5-6 formazioni politiche. Berlusconi e Veltroni vogliono il voto congiunto? Diamo loro il voto congiunto, ma non possono pretendere di avere anche un premio di fatto per i partiti di maggioranza».
GRANDE CENTRO - Sull'ipotesi del cosiddetto «grande centro», Casini ha precisato: «Berlusconi e Veltroni hanno ogni giorno l’ossessione del grande centro. Si preoccupano tanto di me e dicono che non conto nulla e allora decidano: se non conto nulla, è inutile che si preoccupino, se invece, come credo, c’è lo spazio per un centro alternativo alla sinistra, saranno gli elettori a giudicare, non loro».
22 dicembre 2007
fonte :
http://www.corriere.it/politica/07_d...ba99c53b.shtml