Russia userà veto all'Onu per bloccare indipendenza Kosovo

[ulver81 (POL)]

Criticare è bene, ma allora secondo te cosa dovrebbe fare Putin?

Osare veramente e le carte in regole come il retroterra ideale, ne hanno in abbodanza...Invece resta la mentalità da magliaro del Kgb (quelli che quando la propria gente faceva la fila ai Gum per acquistare un solo prodotto, loro facevan le vacanze nelle dacie in Crimea) e da figlioccio di Eltsin....Fatti un giro fuori Mosca e dai un'occhiata alle dacie dei suoi protetti e soprattutto, ai loro stili di vita fatti di eccessi, che farebbero rabbrividire anche un cafone texano...Altro che rivoluzione euroasiatica....

[cornelio]

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[cornelio]

L'intelligence Usa teme la rinascita russa
venerdì 11 gennaio 2008
Andrea Perrone

Ambienti vicini alla Cia lanciano l’allarme sulla rinascita russa. Un’agenzia privata dell’intelligence statunitense, la Stratfor, ha dichiarato che la Federazione è attualmente più forte di quanto è mai stata dalla caduta del comunismo. “La Russia entra nel 2008 nella più potente condizione geopolitica che abbia mai conosciuto dalla fine della Guerra Fredda”, ha sottolineato l’agenzia in un rapporto intitolato Annual Forecast 2008: Beyond the Jihadist Wat - Former Soviet Union.
“La dilagante decadenza delle forze armate ha subito in gran parte una battuta d’arresto, i nuovi sistemi di armamento stanno iniziando ad essere pronti, il Paese ha un flusso di petroldollari, il suo debito è annullato, la resistenza cecena è stata soppressa, il governo centrale ha annullato proprio tutta l’opposizione nazionale, il regime è popolare in casa e le forze armate degli Stati Uniti è troppo in crisi per compiere più di un gesto simbolico per bloccare eventuali anticipi russi”, ha sottolineato il rapporto.
Ma gli analisti dell’agenzia hanno lanciato l’allarme anche sulle condotte cinesi che dal Kazakistan al Turkmenistan minacciano di dirottare l’energia verso nord, a tutto vantaggio della Russia. “La Cina sta rubando l’Asia Centrale, e sta costruendo una rete di infrastrutture” che renderà più interessanti per gli Stati dell’area l’integrazione con la Cina sfruttando i suoi buoni legami con la Federazione russa. Dall’altra parte però la Russia vuole impedire l’espansione verso est della Nato. “La Nato e l’Unione europea - ha sottolineato il rapporto d’intelligence - occupano l’intero panorama occidentale e stanno flirtando allo scopo di aumentare i loro membri.
Stratfor ha poi profetizzato che le più importanti compagnie statali russe di gas e petrolio assorbiranno i produttori più piccoli entro l’anno in corso. Il rapporto ha quindi ricordato che “il consolidamento che è iniziato nel settore dell’energia della Russia culminerà nel 2003. Questo sarà l’anno che i giganti di Stato Rosneft e Gazprom fagociteranno - sia formalmente sia attraverso alleanze - il maggior numero di giocatori indipendenti dell’industria energetica del Paese”.
A detta degli analisti dell’agenzia una delle possibilità per la Russia di dimostrate la sua forza potrebbe riguardare l’indipendenza del Kosovo, valuta dal mondo euro-atlantico ma duramente criticata da Mosca. Per la Russia la secessione della regione serba costituirebbe più di uno schiaffo in faccia per lei. Il rapporto sottolinea che altre questioni importanti saranno costituite anche dal conflitto fra Russia e Georgia sulle due repubbliche indipendentiste di Abkhazia e Ossezia del sud che si oppongono allo strapotere di Tiblisi e puntano ad un avvicinamento a Mosca. Altre due questioni importanti sono rappresentate dalla conquista da parte della compagnia statale Gazprom della joint-venture TNK-BP, russo-britannica, e dall’unione della Federazione con la Bielorussia, da cui quest’ultima dipende completamente dal punto di vista economico.
Al termine del rapporto gli analisti di Stratfor evidenziano un grande ottimismo sul futuro degli Usa contro Mosca. Infatti, secondo loro una volta terminate le controversie nel Vicino Oriente gli Stati Uniti concentreranno tutti i loro sforzi sulle ex repubbliche sovietiche dove la Russia sta combattendo per riprendere la sua influenza. Con il rischio che questo possa costituire un serio problema per Mosca, favorendo così il contenimento della Federazione. Vedremo quali saranno gli scenari futuri. Certo è che il Cremlino, grazie a Putin, ha ripreso le redini della Russia e non è disposto a cedere alle minacce dei gendarmi atlantici.

Rinascita, Giovedì 10 Gennaio 2008