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    La terra di Giovannino Guareschi
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    Thumbs down L'assemblea regionale respinge il riferimento ai valori cristiani nello Statuto

    RADICI CRISTIANE IN PREAMBOLO STATUTO: RESPINTO L’ESAME DI DUE PDL

    (Bologna, 20/12/2007)



    L’Assemblea ha votato (favorevoli: pd, prc, verdi, sd; contrari: fi, an, gdl, lega, udc; astenuti: idv) un ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli di due progetti di legge finalizzati a modificare il preambolo dello Statuto regionale (LR 13/2005). Nel pdl presentato dalla consigliera Silvia Noè (udc), e in quello d’iniziativa dei consiglieri Varani e Lombardi (fi), si affermava l’esigenza di correggere il preambolo dello Statuto della Regione; nel primo caso, attraverso un’integrazione, nel secondo con una complessiva riscrittura. Entrambi i testi esprimevano la volontà di inserire nello Statuto un preciso riferimento alle radici cristiane come fondamento dei valori della nostra collettività. Silvia Noè (udc), relatore del pdl, ha parlato di “rimozione storica” e di “censura” operata dall’attuale testo dello Statuto. Escludendo questi riferimenti culturali - ha detto - non si è rispettata la maggioranza che in essi si riconosce, e con la loro cancellazione totale si è determinata una perdita di memoria sull’origine di valori che sono universali e che hanno costruito la storia. Per Gianni Varani (fi) è stato un errore aver fatto un preambolo con un “catalogo di valori” parziale, che esclude un fatto imponente ed oggettivo come le radici cristiane. Controproposta del consigliere è un preambolo, a suo dire, molto più laico, che riconosce un patrimonio che non è né di destra né di sinistra ma che non fa cataloghi di valori parziali e con censure. I modelli di Varani sono stati, per sua affermazione, il preambolo della Costituzione polacca e quello del primo statuto regionale (1971), proposto all’epoca da pci e dc. Gianluca Borghi (pd) ha riferito in Aula la discussione svolta dalla Commissione “Attuazione dello Statuto”: un confronto appassionato, concluso con un giudizio di irricevibilità dei due pdl, rispetto all’alto punto di equilibrio raggiunto nel testo dello Statuto, che afferma la laicità delle istituzioni. Per Maurizio Parma (ln) l’esito scontato del voto in Aula è lo specchio della crisi di identità e di valori che investe l’intero Occidente, con il dilagante laicismo e il relativismo ideologico. In realtà, nessun movimento religioso quanto la Chiesa cattolica, sta dimostrando la propria tensione al confronto e al rispetto della laicità delle istituzioni. Secondo Gabriella Ercolini (pd) “nessuno ha usato l’argomento della strumentalità di questi pdl al solo fine di produrre divisioni nella maggioranza. La laicità è una delle categorie chiave della modernità; e la fotografia dell’Italia che ci viene dal rapporto Censis deve spingere la politica ad uno sforzo straordinario per delineare virtù civiche condivise e ridare coesione alla società”. A ciò che chiedono i due pdl, ha detto Paolo Zanca (sdi), risponderò con la richiesta che il vescovo della chiesa cattolica (e patriarca latino di Gerusalemme) ha rivolto al Parlamento unicamerale: di non inserire nel preambolo della Costituzione il richiamo alle radici ebraiche, in quanto, ha spiegato, significherebbe che lo Stato è di una sola fede religiosa e discrimina le altre. Richiamando la discussione sulle norme statutarie relative alla forma di governo, il consigliere ha rammentato che si arrivò al compromesso dell’elezione diretta del presidente, da un lato, e dall’altro alla valorizzazione dei poteri di indirizzo e controllo dell’Assemblea. Constatando che tale equilibrio non si è realizzato, Zanca ha affermato di essere ben felice di riaprire la discussione e di rivedere le norme statutarie. Il consigliere ha anche ricordato che lo Statuto licenziato dalla commissione prevedeva 50 consiglieri, che in Aula, per spinte provenienti da varie parti, aumentarono a 67; un emendamento di Bignami (an) ne proponeva 70 e qualcuno arrivò a parlare di 75. Questa, ha concluso, è la verità sancita negli atti. “Credo che l’aver inserito il riferimento ai valori della Resistenza sia stato il frutto di una visione che va oltre i puri fatti”, ha esordito Paolo Nanni (idv), infatti – ha precisato – “la Resistenza rappresenta tutte le pluralità che nel corso della storia hanno fatto sentire la loro voce”. Per quanto riguarda la menzione ai valori cristiani, che è legittimo sostenere, Nanni ha però dichiarato di dissociarsi da coloro che li ritengono valori assoluti, in quanto, ha detto, non è l’istituzione religiosa ad averne l’esclusiva. Annunciando poi che assisterà alla santa messa che si terrà nelle carceri della Dozza, il consigliere ha colto l’occasione per chiedere perché da tale struttura è stato rimosso il funzionario che dirigeva oltre 300 agenti di polizia penitenziaria. “Domani il nostro paese celebra il 60° della Costituzione repubblicana, che ha retto così tanto nel tempo anche perché frutto di un patto fra culture laiche, cattoliche e socialiste che ha collocato ad un livello altissimo la sintesi di visioni contrapposte”. Lo ha detto Tiziano Tagliani (pd), stigmatizzando il fatto che a soli due anni o poco più dall’approvazione dello Statuto, che ha comportato un grande impegno e sforzo di sintesi, si proponga di modificare non le norme che risultino oggettivamente superate, ma addirittura i valori sanciti nel suo preambolo. Il consigliere ha poi individuato nei due progetti di legge dell’opposizione, che, ha detto, sanzionano tra l’altro una distinzione non da poco al suo interno, un’azione politica non supportata dalla necessaria condivisione e da un’ampia consultazione. Tagliani si è detto quindi disponibile (ma non in queste forme, che servono solo alla politica) a porre mano allo Statuto per raggiungere una sintesi diversa. “Lo strumento, però, non sono certamente progetti di legge da sventolare come una bandiera”. “Sono preoccupato – ha detto Massimo Mezzetti (sd) – e sinceramente mi inquieta il fatto che si faccia dell’elemento religioso questo uso che, lo si voglia o no, poco ha a che fare con la fede e molto con le questioni della politica. In verità questo modo di procedere rischia di trasformare la religione in uno strumento per soddisfare dei bisogni e, perché no, degli egoismi. Il credere in Dio, per chi ci crede, si situa invece sul versante della fede, che non ha bisogno di dimostrazioni”. “Il gruppo della libertà – ha detto Fabio Filippi (gdl) – crede necessario modificare lo Statuto, inserendo richiami ai valori fondamentali: le radici cristiane, la famiglia, il concepimento e la sussidiarietà. Tralasciare questi richiami significa creare una società vuota ed irreale, lontana dai valori e dai sentimenti condivisi degli emiliano-romagnoli. Uno Statuto, senza questi valori, è solo uno scambio di potere”. Marco Barbieri (pd) ha ricordato che “il cristianesimo è stato il collante forte, per secoli, delle varie radici e culture. Radici laiche e cristiane che si sono confrontate, mai contrapposte”. Il consigliere ha poi concluso accostando due citazioni: una frase dal Vangelo di Matteo (“dai loro frutti li potete riconoscere”) ed una di Giulio Andreotti (“quel che conta è la sostanza, e non la forma”). Per Luigi Francesconi (gdl) “oggi si vive in una società in decadenza. Tutto è lecito, mentre chi manifesta una fede cristiana, che è parte fondamentale delle nostre radici, è visto come un attentatore”. C’è il rischio – ha sostenuto Francesconi – di una dittatura del relativismo. Condividendo i progetti di legge dei colleghi per il messaggio forte e deciso che lanciano, Luca Bartolini (an) ha ribadito l’esigenza doverosa di difendere le nostri radici cristiane, partendo dal diritto fondamentale di affermare la libertà religiosa. Diversamente, a suo parere, significherebbe addirittura quasi ripudiarle. “Quando la nostra istituzione rinnega i propri valori - ha commentato il consigliere - cessa di essere un modello e il popolo che perde la sua identità e la sua tradizione rischia di disgregarsi. E’ innegabile - ha continuato Bartolini - che il cristianesimo abbia mantenuto nei millenni valori e principi universali”. Il consigliere ha poi criticato gli ex democristiani “che su questi temi facevano battaglie uguali alle nostre, ma che oggi, in nome di un’alleanza senza valori, citano a sproposito i vangeli pur di nascondere la propria convenienza”. “Ho il massimo rispetto, ha detto Ugo Mazza (sd) verso le persone che hanno fede, ma ribadisco che il testo dei due progetti di legge è inaccettabile”. Quello di Varani perché modifica sostanzialmente il preambolo, eliminando grande parte della nostra Storia, e quello della consigliera Noè in quanto, nella sua formulazione linguistica, pone al centro le radici cristiane rispetto a tutti gli altri principi e valori. Una contraddizione inaccettabile, che di fatto introduce il concetto che di fronte ai fondamentalismi di altre religioni si risponde con il fondamentalismo cristiano. La mia è una scelta netta - ha proseguito il consigliere - rivendicando la sua laicità che - ha sottolineato - rispetta e garantisce le libertà di tutti i cittadini non credenti, ma anche di coloro che sono credenti. Roberto Garbi (pd) si è detto convinto dello spirito genuino e sincero che ha ispirato i progetti di legge, intravedendovi tuttavia un pizzico di malizia e tatticismo politico. Il consigliere poi, riferendosi alla questione della laicità, uno dei grandi problemi della nostra vita sociale, ha sostenuto che il punto nodale è come legiferare sui temi eticamente sensibili. A suo parere lo Stato laico, che va difeso in quanto è patrimonio di tutti, deve riconoscere una frontiera mobile fra ciò che deve essere deliberato e ciò che deve essere lasciato alla libertà della persona. La democrazia deve costruire uno spazio pubblico in cui tutti possano dialogare e confrontarsi, senza posizioni di privilegio per nessuno. “La politica, insomma - ha concluso il consigliere - deve recuperare quella funzione regolatrice che trovo ben espressa nel nostro Statuto”. “Per quale motivo le radici cristiane vengono escluse dal preambolo, dove si parla più o meno di tutto?” si è chiesto Enrico Aimi (an), convinto che questo sia il punto centrale, un errore gravissimo anche sotto il profilo politico. A suo parere non riconoscere le nostre radici cristiane, quindi la nostra identità, significa condurre una battaglia ideologica di chiusura, scivolando dalla concezione laica a quella laicistica. E la battaglia ideologica, secondo l’esponente di an, si manifesta apertamente nell’aver voluto escludere il riferimento alle battaglie contro ogni tipo di totalitarismo. Aimi ha poi respinto le accuse di motivazioni politiche dei progetti di legge. “L’identità di un popolo si fonda su quello in cui crede, e la religione cattolica – ha detto Andrea Leoni (gdl) - è parte costitutiva e fondamentale della nostra identità, anche di chi credente non è. Per questo dobbiamo difendere le nostre radici cristiane e contrastare laicismo e relativismo. Quest’ultimo ha prodotto i danni del multiculturalismo: ghetti, zone franche, intolleranza”. Silvia Noè, nella replica, ha ribadito che l’assenza di richiami al cristianesimo significa: rimozione storica e censura. “E’ una strana visione della democrazia – ha sottolineato – negare quello che è stato acquisito dalle nostre tradizioni. Se vogliamo essere veramente aperti e multiculturali, non dobbiamo abbandonare ciò che comunque è nostro bene comune”. Per Mauro Manfredini (lega nord) “la mancanza di radici cristiane nel nostro Statuto prospetta un futuro molto pericoloso per le giovani generazioni”.


    http://assemblealegislativa.regione....municato=25500

    Cominciamo bene, signori consiglieri....davvero ci vuol davvero della meschinità congenita per bloccare due proposte di riferimento ai valori cristiani nel Preambolo dello Statuto della Regione....che contempla invece l'Illuminismo e la Resistenza.....................................ma questi signorotti che dicono di rapresentarci la conoscono la storia della nostra (e forse anche loro) Regione o no??? comincio a dubitarne seriamente....

  2. #2
    Mulino Bianco
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    Grazie, Dr.Hans.
    Un'ulteriore testimonianza del fatto che... siamo messi male

  3. #3
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    mah, il discorso è evidentemente solo ideologico. Se si inseriscono i valori tramandati dall'illuminismo e dalla resistenza, quantomeno è stato dimenticato un aspetto basilare della nostra società: quello dell' UMANESIMO. Ma forse è un concetto troppo difficile per certe persone, troppo impegnate a mettere mastice fra lo scranno e propri calzoni!

    Le radici cristiane evidentemente non centrano nulla con quello che ha espresso il partiarca di Gerusalemme, che si trova in una terra in cui puoi essere imprigionato o lapidato a seconda di come ti pettini.

    Inserire un accenno alle radici cristiane metterebbe solamente un "paletto simbolico" all'anarchia comportamentale dei nostri ospiti poco desiderati, ai quali verrebbe quantomeno lanciato il messaggio che qui non sono a casa loro e, se vogliono che la diventi, devono integrarsi a noi e non il contrario.

    Ma anche questo è un concetto ispido, per chi ha già calcolato (secondo me sbagliando) che in futuro governerà con i voti degli immigrati!

  4. #4
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    "Ma anche questo è un concetto ispido, per chi ha già calcolato (secondo me sbagliando) che in futuro governerà con i voti degli immigrati!" ho riportato per sottolinearne l'importanza, i partiti sinistrorsi si mettono contro la cultura dove sono nati e cresciuti e privilegiano altre culture di cui non potranno essere neppure alleati
    poiche' sono alternative!
    http://liberapadania.blogspot.com

  5. #5
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    È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
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    Ogni testo che codifica giuridicamente richiami ad una confessione religiosa intraprende silenziosamente la strada della teocrazia.
    Oltretutto (salvo casi individuali che non fanno testo) la chiesa non ha mai contribuito alla formazione del nostro stato. E non bisogna certo essere degli appassionati di storia risorgimentale o sapere a memoria tutti i patti lateranensi per capire che ruolo ha sempre giocato la Chiesa.
    se uno vuole essere cristiano, lo sia a casa sua (ma poi come recitava quella parabola del vangelo sulla non coercibilità della fede?????)

  6. #6
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    ma questo straniero viene sul forum EMILIA solamente per provocare?
    vai tranquillo che nei tuoi paesi di riferimento i valori delle RADICI cristiane erano espressi un un modo molto democratico e che non lasciavano spazio ad interpretazioni... tipo appendere i preti ai campanili.
    Visto che nella NOSTRA regione hanno proposto un testo in cui, a fianco dei valori illuministi e quelli della Resistenza, si poneva anche il concetto di RADICE CULTURALE cristiana, e NON di richiami ad una confessione, è inutile dilungarsi con te che vieni qui solo per provocare.
    Oltretutto, come hai fatto anche in altri post, con argomentazioni veramente ridicole.
    Quindi continua pure a scrivere fesserie, abbiamo bisogno di momenti di ilarità.

  7. #7
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    È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
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    Citazione Originariamente Scritto da F L N E Visualizza Messaggio
    ma questo straniero viene sul forum EMILIA solamente per provocare?
    vai tranquillo che nei tuoi paesi di riferimento i valori delle RADICI cristiane erano espressi un un modo molto democratico e che non lasciavano spazio ad interpretazioni... tipo appendere i preti ai campanili.
    Visto che nella NOSTRA regione hanno proposto un testo in cui, a fianco dei valori illuministi e quelli della Resistenza, si poneva anche il concetto di RADICE CULTURALE cristiana, e NON di richiami ad una confessione, è inutile dilungarsi con te che vieni qui solo per provocare.
    Oltretutto, come hai fatto anche in altri post, con argomentazioni veramente ridicole.
    Quindi continua pure a scrivere fesserie, abbiamo bisogno di momenti di ilarità.
    ...per fortuna che i veri stranieri (etimilogicamente) alla MIA Emilia sono ancora quelli come te.
    Errani dixit

  8. #8
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    come sempre l'apparato manda i picciotti a creare zizagna dove altri la pensano in modo autonomo. direi che la prova sono tutti i tuoi interventi sul nostro forum. ma guarda che qui a Bologna abbiamo oramai il callo alla gente come te, infatti dobbiamo per forza sopportare tutti i vari anarcoidi, punkabbestia, stalinisti e vari gruppuscoli di feccia italica che vengono sapientemente spediti qui solo per destabilizzare qualsiasi forma di pensiero alternativo a quello del tuo partito-padrone.
    no problem, tanto qui ci sono fior di argomenti seri, trattati in modo fermo ma civile, e in mezzo si leggono le tue fesserie come momento dello humor. oltretutto firmati da u genovese che quindi non c'entra proprio un cazzo con noi. B R A V O

  9. #9
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    P.S: e poi, una volta che questo scrivesse almeno robe in tema con i titoli... no, solo provocazioni politiche.
    Perchè non vai sul forum dei sardi a scrivere che è giusto portargli il rusco terronesco?

  10. #10
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    È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
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    Citazione Originariamente Scritto da F L N E Visualizza Messaggio
    P.S: e poi, una volta che questo scrivesse almeno robe in tema con i titoli... no, solo provocazioni politiche.
    Perchè non vai sul forum dei sardi a scrivere che è giusto portargli il rusco terronesco?
    ti consiglio un Cinar.....contro il logorio della vita moderna!
    ne hai bisogno!

 

 
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