certo che siamo in declino e il motivo si vede negli stessi commenti di molti: non guardiamo mai ad oggi o a domani, ma solo al passato per vedere di chi è la colpa e per additare che ha fatto peggio. è patetico
l'italia ha i suoi problemi, è a rischio declino sicuramente. Però non è che dobbiam prendere come messia qualunque giornalista crucco, inglese o americano che ce l'ha col nostro paese! Mi piacerebbe sapere se all'estero gli fotte qualcosa se un giornalista del sole24ore o di repubblica critica un paese straniero.
Comunque nel merito difficile dargli torto. I nostri poblemi arrivano dagli anni di craxi che sono stati la rovina del nostro paese.
Esatto!
Nel 1962 se non erro partì il primo governo CSX ...e il boom finì da lì a poco
Francamenmte non pensavo che l'effetto fosse così rapido
PS
Sei ridicolo da pena: dici che le privatizzazioni sarebbero modernizzazioni...ma il CSX degli anni '60 nazionalizzo' mezza Italia ponendo le basi della sua bancarotta
Se proprio si vuole fare una sintesi , io direi che le cose sono cominciate ad andare su un piano inclinato agli inizi degli anni '70 , quando si è cominciato a fare leggi assembleari , nel senso di concordate fra maggioranza ed opposizione.
Quel "compromesso storico" di fatto , che poi Berlinguer , nel 1973 , avrebbe istituzionalizzato , cercando agganci ideologici e culturali in Gramsci (incontro fra le masse (Popolo) Cattoliche e Socialiste......
Tali leggi di ampia maggioranza , nelle loro buone intenzioni dovevano accontentare tutti ,essendo appunto concordate fra partiti che dovevano rappresentare le varie classi sociali , in realtà non faceano altro che scaricare tutto sul debito pubblico.
Quindi , le leggi di compromesso storico , hanno fatto venire meno uno dei pilastri della Democrazia vera : la RESPONSABILITA'....
E difatti , è da quegli anni che è cominciato a salire il debito pubblico , dal 60% , percentuale ancora accettabile e comune agli altri paesi , al 120%...
Di pari passo , è cominciata la politica :aumento spesa pubblica ---> aumento tassazione , anche qui sostenuta da una campagna ideologica bipartizan , che vedeva nell'impresa la principale fonte di corruzione , cioè vedeva nel ceto produttivo una struttura di evasori fiscali a prescindere.
Il tutto per giustificare , dare una motivazione ideologica e moralistica al progressivo prelievo fiscale a favore delle sempre più vaste categorie assistite , spesso , anzi nella maggioranza dei casi , base elettorale e clientelare della partitocrazia.
Le cose non sono cambiate granchè neanche con la fine del "sistema bloccato" , come lo aveva chiamato il politologo Giorgio Galli , cioè l'impossibilità da parte del PCI di accedere al potere.......
E continua tuttora.
La realtà è che la maggior parte della spesa pbblica è strutturale , quindi di difficile se non impossibile riduzione.
Inoltre la "classe politica" , si è ritagliata privilegi immensi di natura economica , che tende a difendere con le unghie e con i denti.
Il bello è che dovrebbe essere essa stessa ("classe politica") , a riformarsi , dato che appunto il potere legislativo ce l'ha essa....
Quindi l'autoreferenzialità , ecco il blocco , l'assenza assoluta di VERA capacità e volontà riformatrice (riferito chiaramente alle famose 24 """riforme""" di Berlusconi ), in definitiva lo status quo , lo stallo , ...la conseguenza inevitabile : il declino....