La voce leghista s'è sempre fatta sentire, e, purtroppo, ancora scassa con la solita vecchia storia: "non siamo italiani, siamo padani, siamo celti".
"il popolo italiano non esiste, siamo un crogiolo di razze". Queste affermazioni, da qualche anno, siano in voga un pò da tutti, che d'improssivo si son trasformati in genetisti esperti.
Era il momento di smentire scientificamente queste teorie, dei popoli padani etc... ci ha pensato il Centro di Ricerca Genetica (penso olandese) ed il New York Times, tramite questo articolo
http://www.nytimes.com/2008/08/13/sc...rssnyt&emc=rss
A quanto pare il Popolo italiano, insieme a quello finlandese, rimane tutt'oggi un isola genetica, che ha leggermente alterato il suoi aplogruppi (all'incirca il 4%) grazie a qualche invasione barbarica e qualche occupazione.
Dobbiamo la nostra unicità principalmente alle alpi che ci hanno fatto da barriera naturale per le grosse migrazioni.
"I popoli mischiati sono i migliori", è verissimo, un popolo che non ha subito delle "miscelazioni" ha problemi anche a livello di malattie genetiche (vedi Irlanda), ma dalle ultime dichiarazioni non si va sostenendo che in Italia vi sia stato un unico popolo, antenato del nostro, bensì la teoria provata è ben più interessante, dimostra che il Popolo Italiano si è formato all'incirca nel I secolo a.c, quando l'intera penisola italica fù sotto il dominio Romano. I popoli Italici, per quanto residui, grazie all'occupazione romana, si mischiarono allegramente tra di loro, quindi il figlio di una donna nativa della gallia-cisalpina e di un romano si trasferiva, ad esempio, nel sud italia, dove a sua volta si incrociava con altri figli di popoli italici e di romani.
Ed è così che sembra essersi formato il Popolo Italiano, da un continuo schekerare di popoli italici durato all'incirca 500 anni e leggermente arrestatosi nel corso del mediove, per poi avere una nuova ripresa a partire dal rinascimento.
Quindi noi siamo frutto di un miscuglio di razze, quelle che abitavano nella penisola italica, e si sà, le "razze" mischiate sono sempre le migliori (ad esclusione dei milanesi calvi, arricchiti con capitali di dubbia origine e più bassi di 1.70)
La domanda viene spontanea: com'è possibile che le invasioni barbariche non abbiano lasciato nessuna traccia?
Le invasioni barbarchie hanno lasciato una traccia, minima, ma c'è; vanno ad attenuare la "corruzione genetica" molti fattori, ad esempio il fatto che molti contingenti di barbari non fossero molto numerosi, che questi contingenti non si spargessero per tutto il territorio bensì solo su alcune zone, il fatto che molte volte le donne stuprate abortissero oppure che i figli venissero barbaramente uccisi poichè frutto di uno stupro.
Se poi vogliamo parlare di invasioni post-medioevo, abbiamo un altra attenuante: chi ha occupato Francia e Spagna per centinaia di anni? I Romani e gli Italici, ragion per cui, qualora un francese o uno spagnolo abbiano avuto un figlio con una donna italiana, ipotizzando che questi ultimi abbiano avuto parenti romano-italici, la "corruzione genetica" risulta minima.