Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    Nuova Destra Sociale
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    Predefinito Nuova Destra sociale sui medici delle asl nel lazio

    Molti Cittadini del Lazio rischiano di rimanere senza medico curante, con gravi problemi sia per i pazienti che per i medici di famiglia, poichè questi ultimi vedono il loro posto di lavoro a rischio.
    Nuova Destra Sociale denuncia la situazione nella quale si trovano in questo momento i medici di famiglia che, seppur convenzionati con le 12 Aziende Sanitarie Locali del Lazio,hanno meno di trecento "scelte" ossia altrettanti pazienti che abbiano chiesto di essere curati da loro.
    Dovete sapere che l'art.19 dell'accordo collettivo nazionale stabilisce infatti la possibilita' di perdere la convezione nel caso in cui il medico, dopo tre anni, non abbia raggiunto quota trecento, a meno che la mancanza non dipenda da situazioni di carattere oggettivo.
    Chiediamo all'Assessore alla Sanita', Battaglia, come mai le Asl negli ultimi tempi hanno inserito un numero di medici a tempo indeterminato di assistenza primaria incongruo rispetto al rapporto ottimale previsto dalle normative che si sono susseguite (1:1000), e che per questo motivo oggettivo, i medici, troppi rispetto al numero di cittadini da assegnare, sono in difficoltà nel raggiungere il tetto previsto.
    Non vorremmo che dietro questa improvvisa volonta' di applicare il contratto, peraltro scaduto nel dicembre 2005 e quindi in regime di proroga, ci fossero calcoli politici o sindacali, anche perche' i primi a rimetterci sarebbero i cittadini, considerando che molti medici per Asl rischiano il posto di lavoro, e ogni medico ha in media 200 pazienti in cura.

    Inoltre non si capisce perche' si scelga di applicare solo gli aspetti punitivi del contratto, mentre sono rimasti lettera morta quelli riguardanti la formazione e l'aggiornamento dei medici, che ad oggi sono inapplicati.
    Ai cittadini deve essere garantita l'assistenza sanitaria, anche se sappiamo benissimo come vive la sanita' nel Lazio grazie prima alla politica di spesa senza controllo di Storace eppoi all'indifferenza verso tale settore fondamentale di Marrazzo.
    Non e' fregandosene che la si può salvare!
    L'unico modo, come Nuova Destra Sociale chiede da tempo, e' commissariare la sanita' regionale del Lazio.
    Chiediamo quindi al governo Berlusconi e al Ministro del Welfare Sacconi di attivarsi per risolvere questa situazione grave.
    Non capiamo poi alcune cose del governo:
    1. Perchè il Ministero della Salute è stato, di fatto ridimensionato ponendolo sotto quello del Welfare.
    2. Perchè, appunto si dà più importanza al Welfare che alla salute?
    3. Perchè si continua ad utilizzare la lingua inglese per denominare i Ministeri del Governo Italiano e non solo, visto che anche l'"opposizione" parlamentare (non noi) ha scelto di denominare il proprio "governo ombra" (cosa già di per sè ridicola con terminologia inglese (Shadow Cabinet), oltretutto un ministero del Welfare che comprende anche la salute dovrebbe, in Inglese, più propriamente chiamarsi del Wellness (stare bene).
    Già da questa impostazione di partenza del Governo, si capisce la necessità della presenza di un Partito come Nuova Destra Sociale, che, appunto, si batte per la socialità e non mette nè il Welfare (benessere economico), nè le poltrone, al centro della propria azione politica.
    In linea di principio non abbiamo niente contro il benessere economico, solo che andrebbe ripartito fra tutti i Cittadini, e non fra pochi "eletti", tra i quali sicuramente figura Berlusconi, in modo da poter sconfiggere veramente la povertà rendendola un reato.
    Oltretutto pochi sanno che, siccome anche Berlusconi sa che la sanità è fondamentale, ha già spacchettato il Ministero del Welfare in mini dicasteri, uno dei quali, si occupa appunto di sanità.
    Dove è allora il taglio della spesa pubblica e dei Ministri promesso in campagna elettorale dal Cavaliere?
    In pratica con l'apparenza di un solo ministero, se ne sono creati quattro, probabilmente per non accelerare la crisi interna al Pdl determinata dal minor numero di poltrone a disposizione per ogni sua componente.
    Aquilani Angelo Segretario Regionale Lazio Nuova Destra Sociale

  2. #2
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    Ottimo!
    NIHIL DIFFICILE VOLENTI

  3. #3
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    Ottimo!

    grazie tanto....

  4. #4
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    Molti Cittadini del Lazio rischiano di rimanere senza medico curante, con gravi problemi sia per i pazienti che per i medici di famiglia, poichè questi ultimi vedono il loro posto di lavoro a rischio.
    Nuova Destra Sociale denuncia la situazione nella quale si trovano in questo momento i medici di famiglia che, seppur convenzionati con le 12 Aziende Sanitarie Locali del Lazio,hanno meno di trecento "scelte" ossia altrettanti pazienti che abbiano chiesto di essere curati da loro.
    Dovete sapere che l'art.19 dell'accordo collettivo nazionale stabilisce infatti la possibilita' di perdere la convezione nel caso in cui il medico, dopo tre anni, non abbia raggiunto quota trecento, a meno che la mancanza non dipenda da situazioni di carattere oggettivo.
    Chiediamo all'Assessore alla Sanita', Battaglia, come mai le Asl negli ultimi tempi hanno inserito un numero di medici a tempo indeterminato di assistenza primaria incongruo rispetto al rapporto ottimale previsto dalle normative che si sono susseguite (1:1000), e che per questo motivo oggettivo, i medici, troppi rispetto al numero di cittadini da assegnare, sono in difficoltà nel raggiungere il tetto previsto.
    Non vorremmo che dietro questa improvvisa volonta' di applicare il contratto, peraltro scaduto nel dicembre 2005 e quindi in regime di proroga, ci fossero calcoli politici o sindacali, anche perche' i primi a rimetterci sarebbero i cittadini, considerando che molti medici per Asl rischiano il posto di lavoro, e ogni medico ha in media 200 pazienti in cura.

    Inoltre non si capisce perche' si scelga di applicare solo gli aspetti punitivi del contratto, mentre sono rimasti lettera morta quelli riguardanti la formazione e l'aggiornamento dei medici, che ad oggi sono inapplicati.
    Ai cittadini deve essere garantita l'assistenza sanitaria, anche se sappiamo benissimo come vive la sanita' nel Lazio grazie prima alla politica di spesa senza controllo di Storace eppoi all'indifferenza verso tale settore fondamentale di Marrazzo.
    Non e' fregandosene che la si può salvare!
    L'unico modo, come Nuova Destra Sociale chiede da tempo, e' commissariare la sanita' regionale del Lazio.
    Chiediamo quindi al governo Berlusconi e al Ministro del Welfare Sacconi di attivarsi per risolvere questa situazione grave.
    Non capiamo poi alcune cose del governo:
    1. Perchè il Ministero della Salute è stato, di fatto ridimensionato ponendolo sotto quello del Welfare.
    2. Perchè, appunto si dà più importanza al Welfare che alla salute?
    3. Perchè si continua ad utilizzare la lingua inglese per denominare i Ministeri del Governo Italiano e non solo, visto che anche l'"opposizione" parlamentare (non noi) ha scelto di denominare il proprio "governo ombra" (cosa già di per sè ridicola con terminologia inglese (Shadow Cabinet), oltretutto un ministero del Welfare che comprende anche la salute dovrebbe, in Inglese, più propriamente chiamarsi del Wellness (stare bene).
    Già da questa impostazione di partenza del Governo, si capisce la necessità della presenza di un Partito come Nuova Destra Sociale, che, appunto, si batte per la socialità e non mette nè il Welfare (benessere economico), nè le poltrone, al centro della propria azione politica.

    In linea di principio non abbiamo niente contro il benessere economico, solo che andrebbe ripartito fra tutti i Cittadini, e non fra pochi "eletti", tra i quali sicuramente figura Berlusconi, in modo da poter sconfiggere veramente la povertà rendendola un reato.
    Oltretutto pochi sanno che, siccome anche Berlusconi sa che la sanità è fondamentale, ha già spacchettato il Ministero del Welfare in mini dicasteri, uno dei quali, si occupa appunto di sanità.
    Dove è allora il taglio della spesa pubblica e dei Ministri promesso in campagna elettorale dal Cavaliere?
    In pratica con l'apparenza di un solo ministero, se ne sono creati quattro, probabilmente per non accelerare la crisi interna al Pdl determinata dal minor numero di poltrone a disposizione per ogni sua componente.
    Aquilani Angelo Segretario Regionale Lazio Nuova Destra Sociale

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    Molti Cittadini del Lazio rischiano di rimanere senza medico curante, con gravi problemi sia per i pazienti che per i medici di famiglia, poichè questi ultimi vedono il loro posto di lavoro a rischio.
    Nuova Destra Sociale denuncia la situazione nella quale si trovano in questo momento i medici di famiglia che, seppur convenzionati con le 12 Aziende Sanitarie Locali del Lazio,hanno meno di trecento "scelte" ossia altrettanti pazienti che abbiano chiesto di essere curati da loro.
    Dovete sapere che l'art.19 dell'accordo collettivo nazionale stabilisce infatti la possibilita' di perdere la convezione nel caso in cui il medico, dopo tre anni, non abbia raggiunto quota trecento, a meno che la mancanza non dipenda da situazioni di carattere oggettivo.
    Chiediamo all'Assessore alla Sanita', Battaglia, come mai le Asl negli ultimi tempi hanno inserito un numero di medici a tempo indeterminato di assistenza primaria incongruo rispetto al rapporto ottimale previsto dalle normative che si sono susseguite (1:1000), e che per questo motivo oggettivo, i medici, troppi rispetto al numero di cittadini da assegnare, sono in difficoltà nel raggiungere il tetto previsto.
    Non vorremmo che dietro questa improvvisa volonta' di applicare il contratto, peraltro scaduto nel dicembre 2005 e quindi in regime di proroga, ci fossero calcoli politici o sindacali, anche perche' i primi a rimetterci sarebbero i cittadini, considerando che molti medici per Asl rischiano il posto di lavoro, e ogni medico ha in media 200 pazienti in cura.

    Inoltre non si capisce perche' si scelga di applicare solo gli aspetti punitivi del contratto, mentre sono rimasti lettera morta quelli riguardanti la formazione e l'aggiornamento dei medici, che ad oggi sono inapplicati.
    Ai cittadini deve essere garantita l'assistenza sanitaria, anche se sappiamo benissimo come vive la sanita' nel Lazio grazie prima alla politica di spesa senza controllo di Storace eppoi all'indifferenza verso tale settore fondamentale di Marrazzo.
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    Chiediamo quindi al governo Berlusconi e al Ministro del Welfare Sacconi di attivarsi per risolvere questa situazione grave.
    Non capiamo poi alcune cose del governo:
    1. Perchè il Ministero della Salute è stato, di fatto ridimensionato ponendolo sotto quello del Welfare.
    2. Perchè, appunto si dà più importanza al Welfare che alla salute?
    3. Perchè si continua ad utilizzare la lingua inglese per denominare i Ministeri del Governo Italiano e non solo, visto che anche l'"opposizione" parlamentare (non noi) ha scelto di denominare il proprio "governo ombra" (cosa già di per sè ridicola con terminologia inglese (Shadow Cabinet), oltretutto un ministero del Welfare che comprende anche la salute dovrebbe, in Inglese, più propriamente chiamarsi del Wellness (stare bene).
    Già da questa impostazione di partenza del Governo, si capisce la necessità della presenza di un Partito come Nuova Destra Sociale, che, appunto, si batte per la socialità e non mette nè il Welfare (benessere economico), nè le poltrone, al centro della propria azione politica.

    In linea di principio non abbiamo niente contro il benessere economico, solo che andrebbe ripartito fra tutti i Cittadini, e non fra pochi "eletti", tra i quali sicuramente figura Berlusconi, in modo da poter sconfiggere veramente la povertà rendendola un reato.
    Oltretutto pochi sanno che, siccome anche Berlusconi sa che la sanità è fondamentale, ha già spacchettato il Ministero del Welfare in mini dicasteri, uno dei quali, si occupa appunto di sanità.
    Dove è allora il taglio della spesa pubblica e dei Ministri promesso in campagna elettorale dal Cavaliere?
    In pratica con l'apparenza di un solo ministero, se ne sono creati quattro, probabilmente per non accelerare la crisi interna al Pdl determinata dal minor numero di poltrone a disposizione per ogni sua componente.
    Aquilani Angelo Segretario Regionale Lazio Nuova Destra Sociale

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    Molti Cittadini del Lazio rischiano di rimanere senza medico curante, con gravi problemi sia per i pazienti che per i medici di famiglia, poichè questi ultimi vedono il loro posto di lavoro a rischio.
    Nuova Destra Sociale denuncia la situazione nella quale si trovano in questo momento i medici di famiglia che, seppur convenzionati con le 12 Aziende Sanitarie Locali del Lazio,hanno meno di trecento "scelte" ossia altrettanti pazienti che abbiano chiesto di essere curati da loro.
    Dovete sapere che l'art.19 dell'accordo collettivo nazionale stabilisce infatti la possibilita' di perdere la convezione nel caso in cui il medico, dopo tre anni, non abbia raggiunto quota trecento, a meno che la mancanza non dipenda da situazioni di carattere oggettivo.
    Chiediamo all'Assessore alla Sanita', Battaglia, come mai le Asl negli ultimi tempi hanno inserito un numero di medici a tempo indeterminato di assistenza primaria incongruo rispetto al rapporto ottimale previsto dalle normative che si sono susseguite (1:1000), e che per questo motivo oggettivo, i medici, troppi rispetto al numero di cittadini da assegnare, sono in difficoltà nel raggiungere il tetto previsto.
    Non vorremmo che dietro questa improvvisa volonta' di applicare il contratto, peraltro scaduto nel dicembre 2005 e quindi in regime di proroga, ci fossero calcoli politici o sindacali, anche perche' i primi a rimetterci sarebbero i cittadini, considerando che molti medici per Asl rischiano il posto di lavoro, e ogni medico ha in media 200 pazienti in cura.

    Inoltre non si capisce perche' si scelga di applicare solo gli aspetti punitivi del contratto, mentre sono rimasti lettera morta quelli riguardanti la formazione e l'aggiornamento dei medici, che ad oggi sono inapplicati.
    Ai cittadini deve essere garantita l'assistenza sanitaria, anche se sappiamo benissimo come vive la sanita' nel Lazio grazie prima alla politica di spesa senza controllo di Storace eppoi all'indifferenza verso tale settore fondamentale di Marrazzo.
    Non e' fregandosene che la si può salvare!
    L'unico modo, come Nuova Destra Sociale chiede da tempo, e' commissariare la sanita' regionale del Lazio.
    Chiediamo quindi al governo Berlusconi e al Ministro del Welfare Sacconi di attivarsi per risolvere questa situazione grave.
    Non capiamo poi alcune cose del governo:
    1. Perchè il Ministero della Salute è stato, di fatto ridimensionato ponendolo sotto quello del Welfare.
    2. Perchè, appunto si dà più importanza al Welfare che alla salute?
    3. Perchè si continua ad utilizzare la lingua inglese per denominare i Ministeri del Governo Italiano e non solo, visto che anche l'"opposizione" parlamentare (non noi) ha scelto di denominare il proprio "governo ombra" (cosa già di per sè ridicola con terminologia inglese (Shadow Cabinet), oltretutto un ministero del Welfare che comprende anche la salute dovrebbe, in Inglese, più propriamente chiamarsi del Wellness (stare bene).
    Già da questa impostazione di partenza del Governo, si capisce la necessità della presenza di un Partito come Nuova Destra Sociale, che, appunto, si batte per la socialità e non mette nè il Welfare (benessere economico), nè le poltrone, al centro della propria azione politica.

    In linea di principio non abbiamo niente contro il benessere economico, solo che andrebbe ripartito fra tutti i Cittadini, e non fra pochi "eletti", tra i quali sicuramente figura Berlusconi, in modo da poter sconfiggere veramente la povertà rendendola un reato.
    Oltretutto pochi sanno che, siccome anche Berlusconi sa che la sanità è fondamentale, ha già spacchettato il Ministero del Welfare in mini dicasteri, uno dei quali, si occupa appunto di sanità.
    Dove è allora il taglio della spesa pubblica e dei Ministri promesso in campagna elettorale dal Cavaliere?
    In pratica con l'apparenza di un solo ministero, se ne sono creati quattro, probabilmente per non accelerare la crisi interna al Pdl determinata dal minor numero di poltrone a disposizione per ogni sua componente.
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  8. #8
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