Visualizza Risultati Sondaggio: Come ritenete il programma di Dini e D'Amico?

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  1. #1
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    Predefinito [Sondaggio] Un giudizio sul programma di Dini.

    Sondaggio riservato a chi si riconosce nel forum Comunismo delle Comunità.

    Ecco il testo:

    1. Una decisa azione per la riduzione della spesa pubblica. A partire dall'uscita anticipata di almeno il 5% dei lavoratori pubblici. Il forte aumento registrato dagli investimenti nella information tecnology è in grado di generare un incremento della produttività di questa dimensione. Occorre poi prevedere una parziale sostituzione di quanti usciranno dal lavoro per limiti di età negli anni successivi. Ed aumenti delle retribuzioni legati solo al merito di ciascuno.
    2. Il ridimensionamento delle persone che vivono di politica. A partire dall'abolizione delle Province; le Regioni che volessero mantenerle in vita dovranno finanziarle con le proprie tasse. È vero che serve una revisione costituzionale, ma per adottarla bastano sei mesi.
    3. Una riduzione del carico fiscale per i contribuenti, secondo un percorso graduale ma annunciato in partenza. Utilizzando l'intero risultato della lotta all'evasione fiscale, e non disperdendolo per mille rivoli come si è fatto nella prima parte di legislatura. Ed utilizzando quella parte della riduzione di spesa non destinata ad anticipare l'obiettivo di pareggio del bilancio. Il tutto senza innalzare il grado di progressività del nostro sistema tributario, già oggi a livelli che ostacolano la crescita.
    4. La rinuncia alle centinaia di programmi inconcludenti nei quali vengono disperse le risorse europee dei fondi strutturali, che lasciano il Meridione nella penosa situazione in cui si trova. Drastica revisione dei programmi per il periodo 2007-2013, concentrando le risorse su strade, ferrovie, porti e aeroporti. Con un unico obiettivo operativo: portare il Sud nel 2013 a una qualità dei trasporti pari alla media europea.
    5. La realizzazione del sistema nazionale di valutazione dei risultati scolastici, per legare ogni incremento reale delle retribuzioni degli insegnanti a livello e dinamica della preparazione scolastica degli allievi. Altrimenti i ritardi nella formazione scolastica dei nostri giovani, sempre più evidenti nel confronto internazionale, pregiudicheranno la capacità di sviluppo dell'Italia per il prossimo mezzo secolo.
    6. La riduzione da 45 a 15 giorni della sospensione feriale dei termini processuali. I ritardi della giustizia sono un elemento non trascurabile del degrado economico e civile della nostra società. Molto può e deve essere fatto. Ma di per sé la sola riduzione del periodo feriale, e il prevedere che i giudici facciano come tutti gli altri lavoratori le loro vacanze a turno, può aumentare di quasi il 10% la produttività del servizio giustizia.

    7. Il ridimensionamento del ruolo della politica nella gestione della sanità pubblica. La politica fornisca regole e risorse; scelga ministro, sottosegretari e assessori. Ma non direttori generali e primari. Si è voluto chiamare le unità sanitarie «aziende». Ma quale azienda potrebbe mai funzionare se i capi stabilimento venissero scelti a seconda che siano più vicini a questo o quel partito? Quanto enunciato è un programma minimo che consideriamo imprescindibile e che contiene proposte realizzabili in non più di sei mesi. Tanto altro sarebbe necessario; lo abbiamo indicato nel manifesto politico con il quale abbiano lanciato la nostra iniziativa liberaldemocratica. Ma se non si comincia non si arriva mai alla fine. E se non si inizia subito non si riuscirà a sollevare gli italiani da quella sfiducia nelle istituzioni e nel futuro che ne frena lo slancio. Siamo pronti a sostenere un governo che si impegni a realizzare questo programma minimo. Se sarà espressione dell'attuale maggioranza, bene. Ma chiediamo una risposta chiara, senza ambiguità, al più tardi al momento della verifica prevista per metà gennaio. Non rinnoveremmo la nostra fiducia a un governo che non volesse impegnarsi a realizzare questo programma per il rilancio del Paese. In tal caso, non ci rassegneremo al fatto che la legislatura debba andar persa. Ci adopereremo dunque, con le nostre modeste forze, affinché un governo che realizzi queste proposte nasca in questo Parlamento. Senza dimenticare che nel frattempo occorrerà comunque cambiare la legge elettorale, per via parlamentare ovvero per via referendaria.
    Lamberto Dini
    Natale D'Amico


    http://www.corriere.it/politica/07_d...ba99c667.shtml

    Cosa ne pensate?

  2. #2
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    Programma liberale all'italiana, quindi nemmeno veramente liberale. Noi siamo fuori dalle logiche del liberalismo e del Capitale tout court, quindi...

  3. #3
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    La solita filastrocca liberista....si bersaglia la cd inefficienza della politica per delegittimare l'intervento pubblico in alcuni importanti settori amministrativi....congeniali "cavalli di troia" del capitalismo per disintegrare quel poco che rimane ancora nella sfera collettiva e popolare.

  4. #4
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    in effetti c è tanto populismo pseudoliberale,perchè in fondo in fondo i liberisti alla dini sono dei pezzenti arricchiti anche grazie a questo stato che li foraggia per bene,lui e banda "imprenditori"(socializzare le perdite,privatizzare i guadagni).a parte tutto lo squallore liberaldemo,personalmente posso solocondividere l'abolizione delle prov,carrozzone partitocratico.il ridimensionamento delle persone(anzi sfruttatori ignoranti)che vivono di politica......?ma cominciamo proprio da Dini,che è 1 di loro,tra i primi.
    in ogni caso questo programmino dimostra il livello basso e infimo di chi ci governa,con l'opposizione che non è da meno.questa è l'Italia che votiamo,con comunisti ridicoli che sfrecciano in afganistan a ringraziare i para del servaggio imperialista,fascisti con le bandierine d'israele e la coca cola americana in mano,cristiano cattolici che divorziano e cornificano trombando con donnine di facili costumi o con le donne dei Padroni.l'Italia che è da odiare,altro che nazionalismo alla Fini e dintorni neri(o grigi).

  5. #5
    Guardia Rossa
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  6. #6
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    OMNIA SUNT COMMUNIA

    Me spieghi l'utilità de n'articolo come questo ne stò forum!!!
    Dini

    ARDITI NON GENDARMI

  7. #7
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    In generale, ogni proposta proveniente dall'area liberaldemocratica che si connota come 'nuova', riformatrice, progressista o efficentista è nei fatti un ulteriore attacco a quello straccio di stato sociale e convivenza civile rimasta in Italia ; è evidente la sempre maggiore insofferenza della classe dominante verso vestigia di un passato che allo stato attuale ai loro occhi non ha più ragione d' essere ; la mimina regola, salvaguardia, regolamento viene vista come un laccio alla libera espressione delle potenzialità imprenditoriali ( e ormai i cd "costi della politica" rientrano tra queste vestigia del passato, e in quest' ottica credo possa trovarsi la ratio della deleggittimazione della cd "casta", divenuta in una certa misura un intermediario inutile e quindi eliminabile magari con consenso del 'popolo', tanto di esempi del topo che vota liberamente per il gatto questo 'paese' già ne ha dati). Si vuole portare attraverso la deleggitimazione della nozione di pubblico, il 'popolo' a fare l' equazione ; pubblico = ineficiente, lento, macchinoso, improduttivo, quindi "privato" è bello !

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da LEONIDA Visualizza Messaggio
    In generale, ogni proposta proveniente dall'area liberaldemocratica che si connota come 'nuova', riformatrice, progressista o efficentista è nei fatti un ulteriore attacco a quello straccio di stato sociale e convivenza civile rimasta in Italia ; è evidente la sempre maggiore insofferenza della classe dominante verso vestigia di un passato che allo stato attuale ai loro occhi non ha più ragione d' essere ; la mimina regola, salvaguardia, regolamento viene vista come un laccio alla libera espressione delle potenzialità imprenditoriali ( e ormai i cd "costi della politica" rientrano tra queste vestigia del passato, e in quest' ottica credo possa trovarsi la ratio della deleggittimazione della cd "casta", divenuta in una certa misura un intermediario inutile e quindi eliminabile magari con consenso del 'popolo', tanto di esempi del topo che vota liberamente per il gatto questo 'paese' già ne ha dati). Si vuole portare attraverso la deleggitimazione della nozione di pubblico, il 'popolo' a fare l' equazione ; pubblico = ineficiente, lento, macchinoso, improduttivo, quindi "privato" è bello !
    ...orrore d'ortografia....

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da LEONIDA Visualizza Messaggio
    In generale, ogni proposta proveniente dall'area liberaldemocratica che si connota come 'nuova', riformatrice, progressista o efficentista è nei fatti un ulteriore attacco a quello straccio di stato sociale e convivenza civile rimasta in Italia ; è evidente la sempre maggiore insofferenza della classe dominante verso vestigia di un passato che allo stato attuale ai loro occhi non ha più ragione d' essere ; la mimina regola, salvaguardia, regolamento viene vista come un laccio alla libera espressione delle potenzialità imprenditoriali ( e ormai i cd "costi della politica" rientrano tra queste vestigia del passato, e in quest' ottica credo possa trovarsi la ratio della deleggittimazione della cd "casta", divenuta in una certa misura un intermediario inutile e quindi eliminabile magari con consenso del 'popolo', tanto di esempi del topo che vota liberamente per il gatto questo 'paese' già ne ha dati). Si vuole portare attraverso la deleggitimazione della nozione di pubblico, il 'popolo' a fare l' equazione ; pubblico = ineficiente, lento, macchinoso, improduttivo, quindi "privato" è bello !
    perfetto hai colto nel segno.

    importante distinguere il piano del giudizio sul programmino di Dini prescindendo dal personaggio proponente, dal giudizio politico di rapporti di forza che ciò nasconde.

    Il programmino in sè, è esattamente lo specchio del liberalpopulismo incentrato a creare le condizioni culturali per la demonizzazione del pubblico. Non v' è miglior maniera di farlo che attaccare lo Stato capitalistico, che si presta meglio d'ogni altro organo a critiche d'ogni genere.

 

 

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