Ancora un altro schifo ...leggete , leggete !!!
PANORAMA BLOCCA UN ARTICOLO SUI 4 ''IRRIDUCIBILI''
di Stefano Carletti
Inizio con alcune considerazioni personali: sono convinto che nella vita terrena di ognuno di noi si ha sempre l'occasione per definirci e definire la nostra posizione nella società civile, mantenendo, se possibile, integra la dignità di uomo, indipendentemente dal lavoro o dalla professione che si espleta.
Questa premessa per raccontare un fatto accadutomi pochi giorni fa e che mi ha fatto veramente pensare ed ha ancora più rafforzato in me il desiderio di confrontarmi con la vita e con quello che faccio.
Senza dovermi mai vergognare di fronte a nessuno, soprattutto di fronte alle persone a cui tengo, non facendomi calpestare da quei poteri forti che, invece di lenire le sofferenze della gente comune, con i loro metodi da regime bulgaro, fanno di tutto per crearle, dando vita a quei teatrini da quattro soldi in palcoscenici di infimo ordine, di basso profilo morale e umano.
Un giornalista, di cui non faccio nome, solo perché credo di aver capito che quanto accaduto non è dipeso dalla sua volontà e che ho sentito in un enorme imbarazzo, pur se nessuna giustificazione gli è mai stata richiesta, si è voluto giustificare per un articolo che avrebbe dovuto pubblicare.
Nulla gli era stato chiesto, nulla ci era dovuto, se non la pubblicazione di un lungo articolo, tra l'altro espressamente da lui richiesto, su un settimanale a grande tiratura nazionale...... PANORAMA.
Gli avvocati difensori di Paolo Arcivieri e di Fabrizio Toffolo si mettevano a completa disposizione del suddetto redattore, che, tra l'altro, firma anche sul quotidiano "Il Giornale", e rilasciavano un'intervista in esclusiva consegnando tutta la documentazione necessaria e per il completamento dell'articolo e, ovviamente, per la tutela del giornalista e del settimanale in oggetto.
Il tutto avveniva in mia presenza.
Il giornalista in questione si raccomandava di non parlare con nessuno di questo articolo, in quanto avrebbe potuto essere "bruciato", come si usa dire nel gergo giornalistico e, dopo aver avuto le necessarie assicurazioni, se ne andava confermandoci che il tutto sarebbe stato pubblicato il venerdì successivo, ovvero il 7 dicembre u.s.
Passata questa data, resici conto che l'articolo non veniva pubblicato, dopo molteplici telefonate, soltanto due giorni fa, siamo venuti a conoscenza che il famigerato articolo, che, ovviamente, riguardava tutta la storia in essere delle persone ancora oggi agli arresti domiciliari, veniva fermato proprio nel momento in cui stava andando in stampa.
Sembrerebbe dopo una telefonata di chi effettivamente ed evidentemente aveva il potere di prendere una simile decisione, ovvero, il direttore del settimanale Panorama.
Tutto questo conferma ancora una volta che se il grado di civiltà di un paese si misura con una giusta giustizia e con la libertà di stampa e di parola, allora il nostro paese .... che dire?