Ecco tutto quanto avresti voluto sapere sul PIL e non hai mai osato chiedere.

[brunik]

amici, i dati parlano chiaro: l cosiddetto signor Berlusconi ha tentato di affossare l'Italia.

Ma poi è tornato zio Romano e poco alla volta si esce dall'inferno bananas.



http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm...en&pcode=eb012

[brunik]

[brunik]

[Paperinik]

amici, i dati parlano chiaro: l cosiddetto signor Berlusconi ha tentato di affossare l'Italia.

Ma poi è tornato zio Romano e poco alla volta si esce dall'inferno bananas.

Quello di zio Romano non è il paradiso, è solo il girone più in basso...

[Philipson]

Che Berlusconi non fosse questo grande statista,l'avevamo capito senza l'uso delle tabelle.Ma bastano i dati sulla crescita del pil reale a farci dire che tutto va bene con il Governo Prodi? Secondo me no.E te lo potrebbero dire tutti gli economisti di sinistra, che il pil non è una misura esaustiva del benessere del paese.Sarebbe interessante conoscere la distribuzione del reddito, se tende a equidistribuirsi o no.Oppure sarebbe interessante conoscere il grado di libertà economica del paese, il piano energetico nazionale,la quota della spesa per la ricerca sul pil, o ancora, il piano delle opere pubbliche, il piano rifiuti,il grado di alfabetizzazione informatica dei cittadini e potrei dilungarmi all'infinito.In Italia ci vuole meno propaganda e più fatti concreti.

[brunik]

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm...en&pcode=eb011

[brunik]

Che Berlusconi non fosse questo grande statista,l'avevamo capito senza l'uso delle tabelle.Ma bastano i dati sulla crescita del pil reale a farci dire che tutto va bene con il Governo Prodi? Secondo me no.E te lo potrebbero dire tutti gli economisti di sinistra, che il pil non è una misura esaustiva del benessere del paese.Sarebbe interessante conoscere la distribuzione del reddito, se tende a equidistribuirsi o no.Oppure sarebbe interessante conoscere il grado di libertà economica del paese, il piano energetico nazionale,la quota della spesa per la ricerca sul pil, o ancora, il piano delle opere pubbliche, il piano rifiuti,il grado di alfabetizzazione informatica dei cittadini e potrei dilungarmi all'infinito.In Italia ci vuole meno propaganda e più fatti concreti.

sarebbe interessante davvero, solo che tu non avendo nessuno di questi dati ma hai già stabilito per conto tuo sulla base di quello che si sente in giro (prevalentemente in TV) che Prodi è come Berlusconi.

Comunque la distribuzione del reddito l'ho postata sopra, risulterebbe che il Nord Italia è uno dei posti più ricchi nd'europa e il sud italia è uno dei posti più poveri d'europa, purtroppo i dati sono fermi al 2004 e non abbiamo il 2005 che è l'annus horribilis della ns economia, finita all'ultimo posto nel mondo.

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/por...inv/sdi_ed1130

[trenta81]

è bisogna anche dire che quasi il 50% del pil va nelle spese dello stato, e questo
è scandaloso

LE SPESE SONO QUASI LA META' DEL PIL
Leggendo le spese del 2004 tratte dal conto delle Amministrazioni Pubbliche emerge che lo Stato in un anno spende l'astronomica cifra di 653 miliardi di Euro (circa 1.229.000 miliardi di Lire), pari al 48,5% del PIL; in pratica quasi la metà della ricchezza prodotta in 1 anno è assorbita dallo Stato.

STIPENDI DEI PUBBLICI DIPENDENTI
Il costo annuale è di 148,2 miliardi di Euro (circa 287.000 miliardi di Lire), pari al 22,7% del totale.
Questa cifra, molto rilevante, può diminuire riorganizzando gli uffici e le aziende pubbliche e con intelligenti politiche di blocco del turn-over (cioè quando va in pensione un lavoratore non viene rimpiazzato) si può operare un costante 'dimagrimento' dell'apparato pubblico.
Chiunque abbia un amico o un parente che lavora in un ufficio pubblico ha sentito racconti di risorse utilizzate in modo non ottimale, di perdite di efficienza, per non parlare delle persone che non si fanno in 4 per il loro lavoro.....

PENSIONI
Le pensioni sono quasi 200 miliardi di Euro (circa 387.000 miliardi di Lire), pari al 30% del totale e sono sempre cresciute negli ultimi anni, nonostante le varie recenti riforme; questo fatto è dovuto anche alle 'generose' leggi pensionistiche degli scorsi decenni, quando molte persone sono andate in pensione con 20 anni di contributi gli uomini e 15 anni le donne (le cosiddette Baby pensioni), oppure con le pensioni di anzianità con le quali tanti cinquantenni sono andati in pensione (ma non tutti portano i nipotini o il cane ai giardinetti, alcuni fanno uno dei tanti lavori in nero che e' possibile trovare in ogni città italiana).
Qualunque governo ci sia dovrà far fronte a questa sempre crescente spesa, innalzando l'età pensionabile, perché la vita media fortunatamente si allunga e quindi ogni pensionato 'giovane' godrà di un certo numero di anni di pensione pagato dalla collettività.

INTERESSI
Gli interessi sul debito sono circa 67,9 miliardi di Euro (circa 131.000 miliardi di Lire), pari al 10,4% del totale (cifra che cala da diversi anni sia perché i tassi di interesse sono scesi sia a causa del debito pubblico che diminuisce di anno in anno).
Il fatto che la spesa per interessi diminuisca è sicuramente positivo e ne hanno beneficiato i governi degli ultimi 7-8 anni i quali però dovrebbero impegnarsi anche a far diminuire la spesa corrente che invece aumenta.

CONSUMI
I consumi intermedi sono pari a 66,7 miliardi di Euro (circa 129.000 miliardi di Lire), pari al 10,2% del totale, e essendo prevalentemente gli acquisti della pubblica amministrazioni ci sono ampi margini di riduzione.
Negli ultimi 10 anni in tutto il mondo molte aziende sono riuscite a diminuire i costi:
- organizzando in modo più efficiente il lavoro,
- investendo nelle tecnologie informatiche,
- dando a società esterne in outsourcing funzioni non strategiche,
- centralizzando alcune funzioni di acquisti,
- cercando nuovi fornitori.
Secondo noi, se ci fosse la volontà politica, queste spese posso diminuire dal 10% al 20%, mantenendo lo stesso standard di qualità dei servizi erogati, quindi senza che i cittadini notino alcuna differenza.
Il risparmio così ottenuto (dallo 0,8% al 2% del PIL) può essere usato sia per effettuare investimenti che per ridurre le tasse alle persone e alle aziende.

CONSIDERAZIONI FINALI
Lo Stato spende tanto (circa la metà del PIL) e spesso male.
In ogni voce più significativa ci sono considerevoli margini di miglioramento, basta che ci sia la volontà politica di farlo e senza diminuire i servizi erogati ai cittadini.

Una strategia efficace consiste nel dare all'esterno lo svolgimento di certe funzioni che oggi fa lo Stato, indicendo delle gare in modo da mettere in concorrenza fra loro i vari fornitori (pensiamo ai servizi pubblici locali e alle aziende locali che forniscono energia, gas, acqua, raccolgono i rifiuti, etc.).
Lo scopo e l'obiettivo dello Stato è di fornire e garantire servizi ai cittadini, usando le tasse che questi pagano, e non di gestire in prima persona questi servizi, cosa che in alcuni casi ha senso e in altri no.
Quindi, come oggi accade, lo Stato e gli enti locali non devono essere azionisti delle società che vincono queste gare; lo Stato deve controllare, non gestire.

Inoltre va fatta una lotta senza quartiere agli sprechi e alle inefficienze che si annidano in tanti posti operando con la diligenza del buon padre di famiglia così come ognuno di noi fa a casa propria (e lo Stato è la casa di tutti).

http://www.menostato.it/opinioni_StatoSpendeMolto.html

[trenta81]

sarebbe interessante davvero, solo che tu non avendo nessuno di questi dati ma hai già stabilito per conto tuo sulla base di quello che si sente in giro (prevalentemente in TV) che Prodi è come Berlusconi.

nel 2006 la pressione fiscale è salita al 44%, la pressione fiscale nel 2005 era il 40%

[Cesare]

Ma poi tutti questi soldi spesi dallo Stato dove vanno a finire? I servizi sono scadenti, tralasciando poche aree d'eccellenza dovute alla regione o comune, la sanità è di una lentezza da terzo mondo, la sicurezza è spesso opzionale mentre la giustizia (con la g minuscola) è ormai una barzelletta.

Vanno a finire in: una PA tanto abnorme, rispetto alla popolazione italiana, quanto inefficiente, in un sistema politico che arriva a pagare caro anche i porta borse dei porta borse dell'amico del cognato del politico, nonché una serie infinita di favoritismi dannosi per il paese.

Lo Stato italiano si prende quasi la metà del PIL, ma ne restituisce in servizi come se prendesse solo il 20% o meno. Per inciso uno Stato, per principio, non dovrebbe mai superare il 30%.

Ovviamente parlare di questo con un Governo in cui siede Rifondazione & C. è del tutto inutile, mentre nella CdL hanno altro a cui pensare.