Originariamente Scritto da
millenomi
Carissimi,
Malgrado la non perfetta attinenza con il forum in oggetto, vorrei riportare qualche rimembranza attorno alla sessualità in chiave operativa; per testimoniare e non per altro.
In occidente tale pratica (spesso chiamata magia sessuale, o alchimia sessuale, o pratica ad uno o due vasi, Arcano Azf, o Arcano, Mistero Rosso ecc..) è sempre stata fonte di gravoso scandalo. E' difficile spiegare la cagione di ciò, certo si potrebbe addurre una cultura repressiva, misogena e sessofobica; ma personalmente credo che vi sia una sorta di frattura in molti.
Una frattura che non permette di apprezzare l'integrità dell'uomo in ogni aspetto. Ovviamente tutte le volte che viene creato un tabù, o una zona ombrosa o di reticenza; si innescono di converso tendenze degenerative che portano a confondere lo strumento con l'obiettivo, la via con l'esaltazione della stessa.
Così è stato anche per la pratica della sessualità.
Ricordo come molti "maestri" hanno accusato altri "maestri" di comportamenti omissivi verso di essa, oppure di pratiche controiniziatiche, o per legge del pendolo sono stati accusati di moralismo bigotto ecc.. ecc...
Che in modo eclatante hanno parlato di operatività sessuale qui in Occidente abbiamo avuto due personaggi: Aleister Crowley, e Samael Aun Weor. Sia l'uno che l'altro (seppur con diversa tendenza) hanno posto tale pratica al centro del deposito operativo; in una cosa erano accumunati la gradualità con cui l'adepto si avvicinava ad essa.
E' interessante annotare come del resto (almeno nella versione di pratica ad un vaso
n singolo), tale pratica è presente in ogni realtà che sia minimamente operativa.
Del resto pratiche di castità mentale e fisica in occasione di determinate influenze astrali, o cicli astronomici fanno parte dei fondamentali di ogni scuola che prevede la necessarietà di una propedeutica fisica, prima dell'atto magico o psichico.
Sempre nell'ambito dei ricordi, necessariamente scomposti, mi sovviene A.O.Spare che si accompagnava a donne non belle (oserei dire repellenti) per le proprie operatività magiche. In quanto voleva escludere ogni coinvolgimento sensoriale dall'atto, oppure attraverso l'atto stesso scomporre la propria integrità psicologica solleticando determinati aggregati in opposizione ad altri. Ricordo come durante queste pratiche il successo si è spesso accompagnato a problemi di ordine fisico legati al plesso solare. Ma del resto in montanga qualche volta dobbiamo pur sbucciarci.
Ricordo ancora tutta l'annosa questione attorno alla ritenzione del seme, oppure alla non ritenzione, o alla sua ingestione.
Ma forse la noia già prende il sopravvento, e per il momento vi ringrazio dell'ospitalità.
Cordialmente