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  1. #1
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    "La democrazia rappresentativa è una truffa". Demagogia o semplice realismo?

    Dal blog di Beppe Grillo:

    Al V-day di Bologna ha parlato anche Massimo Fini. Ha espresso un concetto sintetizzato da Charles Bukowski: "La differenza tra la democrazia e la dittatura è che nella prima ti fanno votare poi ti danno ordini, mentre nella seconda non ti fanno perdere tempo a votare."
    Se la democrazia rappresentativa è il migliore dei mondi possibili, la sua versione degenerata italiana è il peggiore dei migliori mondi possibili. In Italia il cittadino conta uno, ma non vale un c...o.

    Testo:
    "Io sono d’accordo, com’è ovvio, sui tre punti fondanti il V-Day, cioè il fatto che non ci siano inquisiti in Parlamento, che non ci siano gli stessi parlamentari per più di due legislature e che noi si possa tornare a votare e a scegliere i nostri candidati. Ritengo che questo sia un modo per rendere presentabile qualcosa che presentabile non è, che è indecente, che è una truffa. Questo qualcosa si chiama democrazia rappresentativa.
    Io ho definito e definisco la democrazia rappresentativa, in modo un po’ brutale se volete, un modo per metterlo nel c..o alla gente col suo consenso e soprattutto alla povera gente. Innanzitutto non si è mai capito bene cosa sia la democrazia rappresentativa: Norberto Bobbio, che ha dedicato tutta la sua lunga e laboriosa vita a questo tema, non ne viene a capo. Indica come essenziali della democrazia rappresentativa una volta nove elementi, una volta sei, una volta tre. Comunque prendiamo due elementi che vengono considerati dalla vulgata come essenziali della democrazia, cioè il voto è uguale – one man, one vote - come dicono gli anglosassoni , il voto è libero. Ebbene, il voto non è uguale: il consenso è taroccato. Il voto non è uguale per la ragione definitiva che è stata illustrata da quella che viene chiamata la scuola élitista italiana dei primi del Novecento, Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto e Roberto Michels. Dice Mosca: “Cento che agiscano sempre di concerto e d’accordo prevarranno sempre su mille che agiscano liberamente”. Il consenso non è libero perché ampiamente condizionato dai mass media che sono in mano ai soliti noti e che, non a caso, si chiamano strumenti del consenso.
    In realtà la democrazia rappresentativa è un sistema di oligarchie, di minoranze organizzate, di aristocrazie mascherate che schiacciano il cittadino singolo, l’uomo libero che non vuole umiliarsi a infeudarsi in queste oligarchie, i partiti e le altre lobby economiche o criminali spesso legate insieme. La democrazia rappresentativa sarebbe ciò di cui il pensiero liberale voleva valorizzare - meriti, capacità, potenzialità - e il cittadino ideale di una democrazia ne diventa vittima designata.
    Senza fare troppa teoria, lo vediamo tutti che non contiamo niente, che la nostra voce non è ascoltata. Qualche anno fa, a Piazza San Giovanni, sono state radunate un milione di persone su un tema come le leggi ad personam, un tema difficilissimo infatti è più facile radunare le persone su temi economici. Ebbene: non c’è stata nessuna risposta né da destra né da sinistra. Anzi a sinistra si è detto spesso: “non mi confonderai con un girotondino” come se andare in piazza non fosse il primo diritto politico del cittadino che viene prima del voto.
    Il problema è della democrazia mondiale, occidentale ma il sistema italiano, e Grillo l’ha mostrato molto bene, ha delle degenerazioni intollerabili. Diceva Hans Kelsen, che non è un marxista e non è un estremista talebano, che la democrazia rappresentativa è un sistema di finzioni e sosteneva che sembra che la funzione della ideologia democratica sia quella di dare ai cittadini l’illusione della libertà, e si chiede fino a quando questa straordinaria scissione tra realtà ed ideologia possa continuare. E’ la domanda che mi faccio anche io da parecchio tempo. Ora, naturalmente, le democrazie nate su bagni di sangue hanno messo un tappo concettuale, una specie di norma di chiusura sostenendo che la democrazia sia il fine e la fine della Storia, per cui noi saremo condannati a morire democratici. Io credo invece che, come ogni sistema che non rispetta nessuno dei suoi presupposti, prima o poi cadrà. Non sarà un unico evento come questo organizzato meravigliosamente da Beppe, non sarà certamente la generazione di Grillo o della mia. Ma prima o poi una truffa di questo genere deve essere eliminata. Grazie." Massimo Fini
    Anch'io ho riflettuto più volte sull'effettivo valore di un sistema "democratico" che, alla prova dei fatti, non va al di là del giochino "scegli il governo", per poi lasciar fare al governo la volontà dei vari grumi di poteri e interessi.

    Per esempio, ti fanno votare per scegliere il sindaco, ma se poi il sindaco decide (senza avertelo detto prima delle elezioni) di fare un inceneritore o un rigassificatore o una speculazione edilizia sei fottuto, perchè non ti fanno fare un referendum e se te lo fanno fare (perchè previsto dalle norme) e lo perdono dicono che è solo consultivo e non ha valore.

    Allora che cazzo di democrazia è? Posso scegliere tra Prodi e Berlusconi, tanto fanno comunque la base di Vicenza, gli inceneritori, la TAV e tutto il resto.

    Anche se la popolazione NON vuole.

    Sono davvero i nostri rappresentanti?

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da avv.deldiavolo Visualizza Messaggio
    Dal blog di Beppe Grillo:



    Anch'io ho riflettuto più volte sull'effettivo valore di un sistema "democratico" che, alla prova dei fatti, non va al di là del giochino "scegli il governo", per poi lasciar fare al governo la volontà dei vari grumi di poteri e interessi.

    Per esempio, ti fanno votare per scegliere il sindaco, ma se poi il sindaco decide (senza avertelo detto prima delle elezioni) di fare un inceneritore o un rigassificatore o una speculazione edilizia sei fottuto, perchè non ti fanno fare un referendum e se te lo fanno fare (perchè previsto dalle norme) e lo perdono dicono che è solo consultivo e non ha valore.

    Allora che cazzo di democrazia è? Posso scegliere tra Prodi e Berlusconi, tanto fanno comunque la base di Vicenza, gli inceneritori, la TAV e tutto il resto.

    Anche se la popolazione NON vuole.

    Sono davvero i nostri rappresentanti?
    Io credo che la nostra classe politica sia talmente incapace che non farebbe funzionare neanche una dittatura.

    In termini generali poò essere interessante parlare dei vari sistemi di governo, ma nel caso specifico italiano il problema sono le persone.

    Abbiamo cambiato le leggi elettorali, cambieremo quella attuale, ma alla fine sono sempre le solite persone che si disputano le careghe.

    Questi non sono in grado di gestire neanche un condominio

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da avv.deldiavolo Visualizza Messaggio
    Dal blog di Beppe Grillo:



    Anch'io ho riflettuto più volte sull'effettivo valore di un sistema "democratico" che, alla prova dei fatti, non va al di là del giochino "scegli il governo", per poi lasciar fare al governo la volontà dei vari grumi di poteri e interessi.

    Per esempio, ti fanno votare per scegliere il sindaco, ma se poi il sindaco decide (senza avertelo detto prima delle elezioni) di fare un inceneritore o un rigassificatore o una speculazione edilizia sei fottuto, perchè non ti fanno fare un referendum e se te lo fanno fare (perchè previsto dalle norme) e lo perdono dicono che è solo consultivo e non ha valore.

    Allora che cazzo di democrazia è? Posso scegliere tra Prodi e Berlusconi, tanto fanno comunque la base di Vicenza, gli inceneritori, la TAV e tutto il resto.

    Anche se la popolazione NON vuole.

    Sono davvero i nostri rappresentanti?
    in un paese civile e maturo ci dovrebbe essere la democrazia diretta e non quella rappresentativa, ma il popolo italiano è un gregge di pecore che ama essere pascolato, n'importe pas da quale pastore e quindi merita di essere trattato in questo modo.
    Se almeno la metà degli italiani pretendesse veramente la democrazia diretta
    e si adoperasse per averla allora sì che potrebbero reclamare di essere taglieggiati da Visco, ma siccome siamo solo una massa di pecoroni sappiamo solo fare teatrino, che ormai non diverte più neanche gli stranieri visto che ci considerano un popolo sporco e triste!
    Tra un pò non ci verranno più neanche i turisti e addio turismo...

  4. #4
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    La parola democrazia, come tutte le parole abusate, ha perso il suo significato originario.
    Di fatto democrazia significa voto.
    Al voto può seguire, o meno, la messa in pratica degli impegni presi dagli eletti nei confronti degli elettori.
    L'unico modello-esempio di democrazia vera, diretta, messa in pratica da diversi secoli, è quello elvetico.
    Dall'agosto del 1291.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da avv.deldiavolo Visualizza Messaggio
    Dal blog di Beppe Grillo:



    Anch'io ho riflettuto più volte sull'effettivo valore di un sistema "democratico" che, alla prova dei fatti, non va al di là del giochino "scegli il governo", per poi lasciar fare al governo la volontà dei vari grumi di poteri e interessi.

    Per esempio, ti fanno votare per scegliere il sindaco, ma se poi il sindaco decide (senza avertelo detto prima delle elezioni) di fare un inceneritore o un rigassificatore o una speculazione edilizia sei fottuto, perchè non ti fanno fare un referendum e se te lo fanno fare (perchè previsto dalle norme) e lo perdono dicono che è solo consultivo e non ha valore.

    Allora che cazzo di democrazia è? Posso scegliere tra Prodi e Berlusconi, tanto fanno comunque la base di Vicenza, gli inceneritori, la TAV e tutto il resto.

    Anche se la popolazione NON vuole.

    Sono davvero i nostri rappresentanti?

    La prima considerazione che faccio la introduco con una frase di Winston Churchill: "It has been said that democracy is the worst form of government except all the others that have been tried."
    Cioè, intendo, la democrazia ha mille difetti (la nostra anche di più), ma dobbiamo paragonarla seriamente alle altre forme di governo che conosciamo, ovvero che storicamente siamo stati capaci (noi uomini) di mettere in pratica finora.

    Quanto alla questione della "delega tradita", diciamo così, non dimentichiamo che, se un politico non fa quello che ci aspettiamo, possiamo sempre segarglile gambine votando per un altro alle prossime elezioni.

    Ecco, secondo me, in Italia, uno dei problemi della nostra democrazia è proprio questo: noi italiani siamo terribilmente conservatori, per cui i partiti e ele coalizioni, elezione dopo elezione, prendono più o meno sempre gli stessi voti, qualsiasi cosa facciano. Questo non accade in altri paesi.

    Allora, anche se non sarà la panacea di tutti i nostri mali, se una coalizione di governo non ci piace proprio, votiamo in massa per l'altra: perchè tanti elettori nel 2006 si sono fatti abbindolare da Berlusconi, quasi consentendogli di rivincere, invece di dargli una batosta? Perchè nel 2001 il Csx, nonostante le sue divisioni e i litigi, è riuscito comunque a limitare i danni, invece di prendere una batosta?

    Perchè poi alle elezioni amministrative abbiamo un po di coraggio di cambiare, che poi ci manca alle elezioni politiche?

    Mi piacerebbe si discutesse prima delle nostre responsabilità in merito al cattivo funzionamento della nostra democrazia. Poi, eventualmente, possiamo anche discutere di sistemi alternativi.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Orchiblasta Visualizza Messaggio
    Io credo che la nostra classe politica sia talmente incapace che non farebbe funzionare neanche una dittatura.

    In termini generali poò essere interessante parlare dei vari sistemi di governo, ma nel caso specifico italiano il problema sono le persone.

    Abbiamo cambiato le leggi elettorali, cambieremo quella attuale, ma alla fine sono sempre le solite persone che si disputano le careghe.

    Questi non sono in grado di gestire neanche un condominio
    Io credo che gli incapaci non siano i delegati, bensì chi delega attraverso il voto, cioè noi elettori.
    Siamo noi che consentiamo ai nosti politici di prendere e coltivare cattive abitudini, perchè in fondo sanno che, elezione dopo elezione, non rischiano veramente la poltrona: noi tendiamo a votare piùo meno sempre allo stesso modo, con poche differenze da un'elezione all'altra.

    Tanto per fare un esempio, se Forza Italia nel 2006 avesse preso il 15%, anzichè il 24%, e la CdL il 40%, anzichè il 49, forse ora si sarebbe già rinnovata.
    Così come il Csx nel 2001, che fu solo marginalmente punito dagli elettori per le sue divisioni che produssero tre governi in 5 anni.

    Dovremmo comportarci come gli inglesi, che danno il 40-45% all'una o all'altra parte, bastonando senza pietà chi non li soddisfa (ad esempio i conservatori nel 1997 calarono da oltre il 40% al 26%, se non ricordo male).

    Noi ci lamentiamo tanto dei nostri politici, ma in fondo siamo troppo indulgenti nei loro confronti, specie quando mettiamo la crocetta sulla scheda elettorale.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da avv.deldiavolo Visualizza Messaggio
    Dal blog di Beppe Grillo:



    Anch'io ho riflettuto più volte sull'effettivo valore di un sistema "democratico" che, alla prova dei fatti, non va al di là del giochino "scegli il governo", per poi lasciar fare al governo la volontà dei vari grumi di poteri e interessi.

    Per esempio, ti fanno votare per scegliere il sindaco, ma se poi il sindaco decide (senza avertelo detto prima delle elezioni) di fare un inceneritore o un rigassificatore o una speculazione edilizia sei fottuto, perchè non ti fanno fare un referendum e se te lo fanno fare (perchè previsto dalle norme) e lo perdono dicono che è solo consultivo e non ha valore.

    Allora che cazzo di democrazia è? Posso scegliere tra Prodi e Berlusconi, tanto fanno comunque la base di Vicenza, gli inceneritori, la TAV e tutto il resto.

    Anche se la popolazione NON vuole.

    Sono davvero i nostri rappresentanti?
    Che arroganza Beppe Grillo. Dovrebbero fare quello che vuole lui perchè ha portato 1 milione (seee...) di gente in piazza? Nell'urna sid ecidono le cose e non è vero che poi fanno quello che pare. I partiti coerentemente contro rigassificatori, TAV e Dal Molin ci sono, si sa quali sono, se prendono meno del 20% (si tratta della sinistra e della destra radicale) la colpa è solo loro, non di qualche grande vecchio.
    Non si lamentino quelli che non vogliono la TAV e poi votano in modo automatico lo stesso partito che sanno che la TAV la farà.
    Against all odds

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Curioso Visualizza Messaggio
    Io credo che gli incapaci non siano i delegati, bensì chi delega attraverso il voto, cioè noi elettori.
    Siamo noi che consentiamo ai nosti politici di prendere e coltivare cattive abitudini, perchè in fondo sanno che, elezione dopo elezione, non rischiano veramente la poltrona: noi tendiamo a votare piùo meno sempre allo stesso modo, con poche differenze da un'elezione all'altra.

    Tanto per fare un esempio, se Forza Italia nel 2006 avesse preso il 15%, anzichè il 24%, e la CdL il 40%, anzichè il 49, forse ora si sarebbe già rinnovata.
    Così come il Csx nel 2001, che fu solo marginalmente punito dagli elettori per le sue divisioni che produssero tre governi in 5 anni.

    Dovremmo comportarci come gli inglesi, che danno il 40-45% all'una o all'altra parte, bastonando senza pietà chi non li soddisfa (ad esempio i conservatori nel 1997 calarono da oltre il 40% al 26%, se non ricordo male).

    Noi ci lamentiamo tanto dei nostri politici, ma in fondo siamo troppo indulgenti nei loro confronti, specie quando mettiamo la crocetta sulla scheda elettorale.
    Quoto.

    E' l'altra faccia della medaglia.

    Dicevo in un altro 3ad che gli italiani sono i più scontenti della loro classe politica e, allo stesso tempo, i più fedeli alle indicazioni di partito nel voto

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Curioso Visualizza Messaggio


    Noi ci lamentiamo tanto dei nostri politici,
    ma in fondo siamo troppo indulgenti nei
    loro confronti, specie quando mettiamo
    la crocetta sulla scheda elettorale.
    giusto quello che dici;
    tanto è vero che per non smentire
    la tua indulgenza nei confronti del
    sistema, ne rivendichi con legittima
    libertà l'appartenenza, attraverso
    la manifestazione di un simbolo
    che si differenzia solo nella forma
    e colore, rispetto a tutti gli altri........



  10. #10
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    Ha indubbiamente i suoi limiti.

    Pero' bisogna andare avanti, non indietro.

 

 
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