I primi viaggi dei missini a Gerusalemme: Giulio Caradonna, il 28 ottobre del 1973, ottiene una lettera di ringraziamento, per le sue posizioni filo sioniste, dall’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff; ne nasce un intenso scambio epistolare che durerà per vari anni. Caradonna ricorda che Almirante portò con sé la lettera di Toaff in America quando vi si recò nel medesimo anno “per contrastare possibili contestazioni di antisemitismo”. Quindi Caradonna, “va a Gerusalemme” e depone una corona di fiori al Museo dell' Olocausto (Fini non ha inventato nulla di nuovo!), a nome del MSI-DN.
Il massone Caradonna ha continuato a sfruttare queste amicizie importanti, appoggiato e spronato da Almirante, il quale fece pubblicare con ampio risalto, sul Secolo d’Italia, tra il marzo e l’aprile del 1976, una serie di cinque articoli di Giulio Caradonna «nettamente schierati con le ragioni dello Stato ebraico, che si appellano al filo sionismo».
Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
Buon oratore, buon politico.
Ha mischiato il fascismo Legge&Ordine allo Stato Antifascista.
Non gli perdonerò mai la spedizione in Università!
Voto:6
Penso la stessa cosa di Berlinguer, per quanto ho soltanto sentito e letto seppur da varie e variegate parti.
Almirante, comunque, non era fascista ma non era neanche antifascista. Era il capo della corrente (maggioritaria) reazionaria (la destra del partito) dell' MSI che di fascista aveva ben poco, nulla se escludiamo l' anticomunismo, gli inutili fattori esteriori ed i pareri storici (soltanto in parte condivisibili).