Pansa e i Gendarmi della Memoria

[Dr.Hans]

Sto leggendo in questi giorni l'ultimo libro scritto da Giampaolo Pansa, che non ha bisogno di presentazioni. Ho letto tutti quelli che ha scritto a partire dal Sangue dei Vinti in poi (ma ne avevo letti molti altri già nel corso degli anni), tutti sul tema delle Grandi Bugie della storiografia e vulgata resistenziale. Pansa qui prosegue ciò che aveva cominciato a raccontare ne La Grande Bugia (dove per Bugia si deve intedere appunto l'agiografia falsa che la sinistra italiana ha costruito sulla Resistenza facendone un feticcio da non toccare), ossia anche le feroci critiche che ha cominciato a ricevere da quando ha deciso con grande coraggio e dignità, di raccontare (lui, uomo di sinistra) questo capitolo di storia ancora vicina a noi ma su cui troppi personaggi hanno imposto il silenzio. Un silenzio durato 60 anni.

Qui una recensione tra le tante:

Chi sono i "gendarmi della memoria" evocati nel titolo del nuovo saggio di Giampaolo Pansa? Sono tutti coloro - dalla sinistra radicale a molti intellettuali che vi si richiamano ideologicamente - che tengono sotto chiave la memoria della guerra civile, per impedire che chiunque dissenta dalla loro versione ci metta le mani, la "revisioni", racconti verità scomode che possano intaccarne l'immagine oleografica da loro custodita e tramandata nel tempo. Questo libro ripercorre l'esperienza vissuta da Pansa nell'ultimo anno, dopo l'uscita del suo "La Grande Bugia". Un lavoro scomodo, documentato e duro, che rimetteva in discussione il mito resistenziale e il ruolo giocato dai comunisti nel costruirlo, criticando al contempo quanti non accettavano nessuna forma di ripensamento o di autocritica. La reazione contro Pansa è stata durissima, costellata da gravi episodi di intolleranza. Ma l'autore non si è fatto certo intimidire e nelle sue nuove pagine dimostra la validità delle tesi che ha sostenuto, rivelando parecchie delle storie "proibite" dai gendarmi: da quelle di comandanti partigiani comunisti eliminati dal Partito perché dissenzienti rispetto alle sue direttive, al ruolo ambiguo, se non torbido, che esso svolse in una zona cruciale come l'Emilia nel periodo successivo alla Liberazione. Insieme a queste, Pansa racconta molte altre vicende della resa dei conti sui fascisti sconfitti, grazie alle testimonianze di persone che, dopo 60 anni di silenzio, oggi parlano. Una ricostruzione che si riallaccia alla cronaca più attuale, alle contraddizioni di una sinistra incapace di fare davvero i conti col passato senza dividersi al proprio interno e dunque, purtroppo, destinata a mancare i suoi obiettivi. Un libro secco, ma anche ironico e beffardo: soprattutto, un J'accuse contro la prepotenza, la presunzione, l'arroganza di chi dovrebbe al contrario dar prova di tolleranza, apertura al dialogo, al confronto e (magari) umiltà.

http://www.bol.it/libri/scheda/ea978882004391.html

Nel libro affiorano, oltre all'ipocrisia e menzogna che ancora domina in tanta parte della sinistra "radicale" ma che Pansa chiama Regressista, oltre ai falsi partigiani dell'Anpi (falsi perchè all'Anpi possono iscriversi tutti dai 18 anni in su e oggi la maggior parte sono sbarbatelli che non sanno manco cosa fu la resistenza), anche episodi crudeli che non si sono fermati al Sangue dei Vinti.

Un capitolo terribile è quello del trattamento riservato a centinaia di donne, NON fasciste, ma nemmeno amiche dei partigiani, i quali però le torturarono, violentarono in gruppi per giorni, e le massacrarono definitivamente impiccandole o sparando loro al viso o alla schiena. Pansa ribadisce la cifra dei 20.000 (se non di più) tra fascisti, semplici civili, donne, bambini, preti, anziani, trucidati dai partigiani A GUERRA FINITA per bieca vendetta e vile crudeltà.

Su tutti questi fatti ancora la sinistra italiana non ha assunto alcuna posizione di condanna. Si attacca la Chiesa per le Crociate () ma i criminali che hanno compiuto A GUERRA FINITA orrendi misfatti, sono celebrati ancora come eroi e "liberatori".

Consiglio la lettura del libro, a tutti, di destra, centro e sinistra. Fa bene, è duro, ma apre ancora una volta di più gli occhi sui misfatti di ieri e sulle ipocrisie e violenze di chi, oggi, si proclama "antifascista" e "democratico".

[diegol22]

Pansa è un grande scrittore.Nonostante lui sia di sinistra lo ammiro molto.
Ha la schiena dritta.Ho tutti i suoi libri.

[Dr.Hans]

Pansa è un grande scrittore.Nonostante lui sia di sinistra lo ammiro molto.
Ha la schiena dritta.Ho tutti i suoi libri.

Quoto parola per parola. Anch'io ho (quasi) tutti i suoi libri. Mi manca Sconosciuto 1945. Ho letto anche Prigionieri del silenzio che è terrificante, sul silenzio imposto ai comunisti che su ordine del PCI andarono a sostenere, dall'Italia, la dittatura titina che era sorta sui cadaveri degli italiani massacrati e infoibati, e poi però aveva rotto con Stalin, per cui da quel momento tutti gli italiani furono considerati nemici dalla polizia titina e torturati e deportati in isole della morte. Il PCI scelse di non fare nulla per loro, abbandonandoli al loro destino, ma quando (quei pochi che) poterono tornare, Tito si era riappacificato con l'URSS e ai torturati e deportati, il buon PCI impose pure il silenzio per non rovinare l'immagine dell'internazionale comunista.

Riguardo ai Gendarmi della Memoria, ne va sottolineato il forte sottotitolo:

CHI IMPRIGIONA LA VERITA' SULLA GUERRA CIVILE.

Dunque non è più solo un libro storico, ma di attualità politica, perchè quei loschi figuri che vogliono imprigionare la verità sulla guerra civile, di cui Pansa fa nomi e cognomi, esistono OGGI e fanno politica attiva (siedono anche nei banchi del Governo).

[giorgio1000]

Purtroppo si continua a tacere su quegli episodi e questo butta fango anche su chi la Resistenza l'ha fatta perchè sentiva di dovere combattere per la liberta del Paese . E' una pagina di vergogna indelebile per chi ha voluto nascondere quella verità .

[koa12]

Giusto per non dimenticare alcuni episodi che riguarano uno dei senatori a vita che tengno insieme questo governo http://www.lapadania.com/PadaniaOnLi...Desc=58277,1,1

[Dottor Zoidberg]

Sono a circa metà libro, devo dire che degli ultimi è quello che mi sta appassionando maggiormente. Nei primi due del "nuovo ciclo di Pansa" (quello dopo I figli dell'aquila, per intenderci) c'era ben poco che non si conoscesse già, almeno per chi non è vissuto a pane e sezione del pci.

Dr.Hans: Sconosciuto '45 merita d'essere letto, ti consiglio di comprarlo.

[Dr.Hans]

Sono a circa metà libro, devo dire che degli ultimi è quello che mi sta appassionando maggiormente. Nei primi due del "nuovo ciclo di Pansa" (quello dopo I figli dell'aquila, per intenderci) c'era ben poco che non si conoscesse già, almeno per chi non è vissuto a pane e sezione del pci.

Dr.Hans: Sconosciuto '45 merita d'essere letto, ti consiglio di comprarlo.

Sai che sta appassionando anche me più degli altri due? Devo dire però che già La Grande Bugia è stato un bel colpo, ben scritto e davvero ottimo per come l'ha costruito.

Sconosciuto 1945 lo comprerò prestissimo, grazie molte del tuo consiglio.

Vorrei citare qui una pagina dei Gendarmi della Memoria, pag. 153, quando Pansa fa una sorta di sunto di due vicende appena raccontate e finite in eccidio, nella insanguinatissima provincia reggiana del dopoguerra:

"...E poi il seguito prevedibile: indagini, vere o finte, che non approdano a nulla. Nessuna inchiesta della magistratura. Infine, il silenzio che scende a coprire tutto: un sudario di piombo.
Come si può non parlare di squadroni della morte? Squadroni rossi, naturalmente. Tutti di partigiani comunisti. Coperti da qualche autorità politica superiore. Agli storici il dovere di chiarire anche questo mistero. Insieme a quello di non credere alla favola della resa dei conti come l'insieme di qualche omicidio compiuto da banditi di strada o da gente qualsiasi, esasperata dopo una lunga guerra civile."

Credo che ogni commento sia superfluo...se si pensa che la stima delle vittime di questi assassini si aggira tra le 20 e le 30mila (ufficiali almeno 20.000)...

[Commissario Basettoni]

Bravo Pansa che divulga queste verità, comunque solo un idiota può credere che i partigiani fossero tutti eroi senza macchia, solo un idiota molto indottrinato...

[Dottor Zoidberg]

Bravo Pansa che divulga queste verità, comunque solo un idiota può credere che i partigiani fossero tutti eroi senza macchia, solo un idiota molto indottrinato...

Come "posto" da sempre, Pansa non scopre niente di nuovo, ma se serve che lo scriva uno di sinistra per farlo sapere in giro, ci sto e compro volentieri i suoi libri; sono pur sempre portatori di qualche particolare in più emerso nel tempo

[koa12]

Qualcuno si e' mai domandato come mai i poveracci partigiani di alcuni paesi della costa ligure,dal dopoguerra in poi sono diventati all'improvviso ricchi?Ne conosco alcuni, come so' che mio padre certamente non fascista si e' fatto 45 giorni di ospedale grazie ad alcuni di loro.Viva la resistenza ......ma quale?