Il Movimento Libertario ha fatto uno "scherzo" ad una associazione antiracket.. e ci sono cascati. Abbiamo...in pratica...denunciato il Fisco (senza nominarlo apertamente) all'antiracket. Il bello è che l'associazione Addio Pizzo è cascata nello "scherzo" ed ha risposto chiedendo ulteriori dettagli.
Senz'altro un bel modo per mettere in evidenza quanto sia esoso lo stato italiano nelle sue pretese.
Non vogliamo ovviamente infierire su una associazione antiracket che svolge un ruolo meritevole, e la controreplica del Movimento è stata in questo senso una sorta di richiesta di scuse...Di seguito la lettera e la breve ma interessata risposta dei signori di Addio Pizzo
-- LETTERA --
OGGETTO: Riferimento “Legge antiestorsione” 23 Febbraio 1999, n° 44
Gentili signori,
veniamo a Lei per segnalare che dal momento che abbiamo intrapreso la nostra attività lavorativa siamo soggetti ad estorsione. Siamo infatti obbligati a consegnare con cadenza mensile, trimestrale o annuale una parte considerevole del nostro reddito, fino al 50% (derivante da varie e diversificate attività imprenditoriali) ad un’organizzazione che controlla e monopolizza il nostro territorio. Come se ciò non bastasse ogni prodotto o servizio che andiamo ad offrire viene “tassato” e i nostri clienti sono costretti ad acquistare ad un prezzo superiore di quello che riterremmo giusto e che ci rende non competitivi con i nostri concorrenti esteri.
Purtroppo le forze dell’ordine, invece di tutelare la difesa della nostra proprietà e del nostro lavoro, si rendono complici di questa organizzazione e anzi spesso ne costituiscono il braccio armato. L’organizzazione in oggetto non solo ci offre una “protezione” non richiesta ma afferma che con il nostro denaro provvede ai bisogni dei poveri dei quartieri dove viviamo ed addirittura si vanta di offrire lavoro ad alcuni di loro (spesso ovviamente si tratta di lavori inutili ed i lavoratori sono tutt’altro che qualificati ma comprenderà che ciò è necessario per ottenere consensi sul territorio). In alcuni casi l’organizzazione ci obbliga addirittura ad assumere qualcuno di questi lavoratori in cambio di presunti futuri “favori” per la nostra attività.
Ci è ben difficile identificare chi sia ai vertici dell’organizzazione in oggetto, in quanto ci risulta cambino spesso. In oltre l’organizzazione agisce a vari livelli, nazionali o locali a seconda dell’attività svolta e del “contributo” che da noi esige. Siamo comunque disponibili a fornire ogni indicazione che possa essere utile ad identificare i membri di questo sistema al quale noi, ci lasci dire con un poco di autoreferenzialità, coraggiosamente, ci stiamo opponendo.
Confidando nell’interesse Suo e del Suo Ufficio, restiamo a vostra disposizione al fine di concludere questa questione con esito positivo.
IN FEDE
Movimento Libertario
Info@libertari.org
-- RISPOSTA --
Di che genere di attività parlate?
E dove vi trovate esattamente?
Comitato Addiopizzo.
-- NOSTRA CONTROREPLICA --
Salve,
innanzitutto Le chiedo scusa per approfittato della vostra buona fede e del vostro serio lavoro.
Il nostro movimento si occupa di tasse e questioni legate all'invadenza del Fisco italiano.
Nella nostra lettera di ieri ci riferivamo proprio a quest'ultimo, il Fisco italiano ed in generale allo Stato Italiano.
Il fatto che ci abbiate celermente e cortesemente risposto è per noi una ulteriore riprova di quanto l'attività del Fisco sia ormai assimilabile (con qualche distinguo.. ma neanche troppi!) a quella di un racket .
Nel salutarvi colgo l'occasione per augurarvi un buon lavoro nella vostra lodevole attività e spero ci perdoniate di questa goliardica intrusione.
Il tutto è stato pubblicato oggi da Oscar Giannino in terza pagina di Libero.
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