Repubblicani e Cattolici

[Ein Tirol]

[mid]http://www.casentinomusica.net/Spartiti/Midi/H/Hernandez,Patrick%20Born%20to%20be%20Alive.mid[/mid]

Anche se può sembrarvi strano esistono diversi cattolici, alcuni con tendenze liberali, libertarian e conservatrici, che guardano con attenzione al P.R.I. E' possibile una collaborazione? Si può essere repubblicani e cattolici praticanti (fermo restando la condanna di ogni clericalismo e anti-clericalismo d'accatto)?
Mazzini, Pacciardi e Spadolini avrebbero molte cose da insegnare al mondo dei cattolici praticanti.

Dio, Patria e Famiglia

[jmimmo82]

Premessa
Cattolico è colui che professa una particolare confessione religiosa cristiana. Il repubblicanesimo tutela la libertà di pensiero e di culto qualsiasi esso sia. Alcuni repubblicani come Mazzini (il fondatore) sottolineano l'importanza che la religione assume nella sfera sociale contribuendo all'arricchimento etico-culturale del popolo. Ad ogni modo, credenti atei o agnostici possono tranquillamente essere dei repubblicani a patto che non si adoperino per imporre la propria dottrina a tutti mediante il potere legislativo. In chiesa o a casa possono pure permettersi di fare i fondamentalisti. Purché messo piede fuori siano tolleranti ed aperti al dialogo con chi ha idee differenti.

Un Conservatore italiano, per intenderci: alla Marcello Pera... è un cattolico politicamente schierato su posizioni confessionali ovvero capace di politiche di imposizione dottrinale, privilegi ecclesiali ed intolleranza. Quindi tale conservatore non può essere un Repubblicano del PRI poiché difetta di laicità. Tuttavia non mancano i punti di incontro pur rimanendo distinti. Uno tra questi è la politica estera occidentalista a cui i repubblicani sono soliti conferire molto peso durante la fase di scelta delle alleanze.

Quanto ai liberali e ai libertarian, possono militare nel PRI purché la loro tendenza a ridurre lo stato non sia finalizzata all'abolizione totale delle istituzioni. I repubblicani sono antistatalisti ma non antistatuali. Lo stato si può ridurre, razionalizzare, facilitarne l'accesso ai cittadini (riallacciandomi alla libertà politica quindi alla democrazia punto fermo per i repubblicani) ma non c'è motivo di eliminarlo. Libertarian minarchico si purché si abbia il senso delle istituzioni e soprattutto non ci si svegli una mattina con il chiodo fisso di far saltare in aria il parlamento con la dinamite in quanto delusi dall'azione di governo. Il repubblicano si rimbocca le maniche e lavora per riformare il sistema mediante la politica. In ultima analisi. Le attenzioni al mondo repubblicano da parte di liberali e libertarian anche anarchici possono essere dovute alla possibilità di fare nella pratica riformista un lungo percorso insieme (in Italia c'è troppo Stato in ogni sua emanazione: burocratica, organica, economica) salvo poi lasciarsi quando la battaglia diventa antistatuale...

Saluti

[Lincoln (POL)]

A parte le considerazioni su Marcello Pera che non condivido minimamente a partire dalla premessa perchè Pera è(da sempre) uno studioso o intellettuale che dir si voglia laico e non cattolico che stimo e che per quanto mi riguarda potrebbe benissimo stare nel PRI se solo lo volesse,Mimmo evidenzia con lucidità esemplare dei concetti che non possono che essere sottoscritti.

[nuvolarossa]

Anche se può sembrarvi strano esistono diversi cattolici, alcuni con tendenze liberali, libertarian e conservatrici, che guardano con attenzione al P.R.I. E' possibile una collaborazione? Si può essere repubblicani e cattolici praticanti (fermo restando la condanna di ogni clericalismo e anti-clericalismo d'accatto)?
Mazzini, Pacciardi e Spadolini avrebbero molte cose da insegnare al mondo dei cattolici praticanti.

Dio, Patria e Famiglia

In questo articolo che ci ha inviato ieri l'amico Renato Traquandi di Arezzo ...
http://www.politicaonline.net/forum/...98#post6972498
... si parla proprio anche di questo argomento ... da meta' circa dell'articolo in poi ...

[il_Lu]

Premessa
Cattolico è colui che professa una particolare confessione religiosa cristiana. Il repubblicanesimo tutela la libertà di pensiero e di culto qualsiasi esso sia. Alcuni repubblicani come Mazzini (il fondatore) sottolineano l'importanza che la religione assume nella sfera sociale contribuendo all'arricchimento etico-culturale del popolo. Ad ogni modo, credenti atei o agnostici possono tranquillamente essere dei repubblicani a patto che non si adoperino per imporre la propria dottrina a tutti mediante il potere legislativo. In chiesa o a casa possono pure permettersi di fare i fondamentalisti. Purché messo piede fuori siano tolleranti ed aperti al dialogo con chi ha idee differenti.

Un Conservatore italiano, per intenderci: alla Marcello Pera... è un cattolico politicamente schierato su posizioni confessionali ovvero capace di politiche di imposizione dottrinale, privilegi ecclesiali ed intolleranza. Quindi tale conservatore non può essere un Repubblicano del PRI poiché difetta di laicità. Tuttavia non mancano i punti di incontro pur rimanendo distinti. Uno tra questi è la politica estera occidentalista a cui i repubblicani sono soliti conferire molto peso durante la fase di scelta delle alleanze.

Quanto ai liberali e ai libertarian, possono militare nel PRI purché la loro tendenza a ridurre lo stato non sia finalizzata all'abolizione totale delle istituzioni. I repubblicani sono antistatalisti ma non antistatuali. Lo stato si può ridurre, razionalizzare, facilitarne l'accesso ai cittadini (riallacciandomi alla libertà politica quindi alla democrazia punto fermo per i repubblicani) ma non c'è motivo di eliminarlo. Libertarian minarchico si purché si abbia il senso delle istituzioni e soprattutto non ci si svegli una mattina con il chiodo fisso di far saltare in aria il parlamento con la dinamite in quanto delusi dall'azione di governo. Il repubblicano si rimbocca le maniche e lavora per riformare il sistema mediante la politica. In ultima analisi. Le attenzioni al mondo repubblicano da parte di liberali e libertarian anche anarchici possono essere dovute alla possibilità di fare nella pratica riformista un lungo percorso insieme (in Italia c'è troppo Stato in ogni sua emanazione: burocratica, organica, economica) salvo poi lasciarsi quando la battaglia diventa antistatuale...

Saluti

semplicemente...Perfetto!

[jmimmo82]

A parte le considerazioni su Marcello Pera che non condivido minimamente a partire dalla premessa perchè Pera è(da sempre) uno studioso o intellettuale che dir si voglia laico e non cattolico che stimo e che per quanto mi riguarda potrebbe benissimo stare nel PRI se solo lo volesse,Mimmo evidenzia con lucidità esemplare dei concetti che non possono che essere sottoscritti.

Può essere che io sia stato un tantino duro nel catalogare Pera, in passato ho letto alcuni suoi interventi settari in merito a questioni religiose. Intanto va ricordato che Pera è uno dei pochi cattolici che possono fregiarsi dell'etichetta conservatrice nell'accezione americana del termine. I conservatori sono liberali in economia mentre i nostri democristiani tendenzialmente socialdemocratici, infatti la DC per mezzo secolo fu alleata dei comunisti e molti di loro tutt'oggi vengono definiti da alcuni appunto "cattocomunisti".

Altri cattolici famosi che potrebbero essere considerati conservatori sono Buttiglione e Baget Bozzo quest ultimo addirittura "libertario" a suo dire...

[Lincoln (POL)]

Non è questione di essere stato duro o meno,è che proprio non hai una idea corretta di chi sia Pera prima ancora di ciò che scrive o che dice.Intanto non è un cattolico,ma un intellettuale da sempre espressione della cultura laica e liberale di questo Paese.Poi,non mi pare proprio che intervenga su "questioni religiose"nel senso stretto del termine.Inoltre, non vedo cosa c'entri a proposito di Pera,tirare in ballo l'esperienza storica della DC o il "cattocomunismo"o gli accostamenti con Buttiglione e Baget Bozzo.
Poi,è evidente che nel merito le posizioni di Pera possono essere condivise o meno,io in genere le condivido abbastanza anche se non sempre(il libro che contiene il suo carteggio con Ratzinger"Senza Radici" è tra le cose più belle che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni) ma andrebbero prima preferibilmente lette togliendosi i paraocchi che sono sempre paraocchi anche quando ad indossarli(e non mi riferisco a te Mimmo) sono sedicenti campioni della laicità.

[jmimmo82]

Inoltre, non vedo cosa c'entri a proposito di Pera,tirare in ballo l'esperienza storica della DC o il "cattocomunismo"o gli accostamenti con Buttiglione e Baget Bozzo.

Infatti non c'entra. Avevo aperto un altro discorso sulle caratteristiche dei conservatori (nel senso classico e americano del termine) in contrasto con le politiche economiche più "socialisteggianti" della nostra DC. Su Pera non mi esprimo perché evidentemente non ne sò abbastanza.

[Lincoln (POL)]

un discorso interessante ed è vero quello che dici circa gli indirizzi differenti nella politica economica tra i repubblicani USA(ma in buona parte anche dei democratici)e quelli più "socialisteggianti"perseguiti nel dopoguerra nel nostro Paese ma sia pure in maniera diversa anche in molti altri Paesi Europei.Il tutto scaturisce da una diversa visione culturale oserei dire perfino esistenziale propria del contesto americano rispetto a quello europeo ma qui il discorso ci porterebbe lontano.
Tieni conto che in Europa a differenza che negli Stati Uniti, ha sempre agito ed è sempre stato forte,un movimento politico socialista o socialdemocratico.
Per quanto riguarda poi il nostro Paese e le peculiarità negative in questo campo alle quali tu sembri alludere,tieni conto che la DC e le altre forze politiche(compresi i repubblicani)che a lungo hanno governato l'Italia nel dopoguerra, hanno dovuto tener conto della fortissima presenza di una sinistra di matrice nemmeno socialdemocratica, ma in larghissima parte comunista,capace di ottenere un terzo(o quasi)dei consensi popolari.Una presenza con la quale non si poteva non fare i conti.
Negli Stati Uniti (per loro fortuna),il comunismo non ha mai attecchito.

[Ein Tirol]

Grazie per le risposte e per gli spunti di riflessione...

Sono certo che i libertarian, almeno quelli minarchici, possano trovare nel partito repubblicano un'accoglienza migliore rispetto ad altri partiti.
Lo stesso vale per i cattolici liberali e per quelli libertarian. Forse è in atto la riconciliazione tanto auspicata da Spadolini...