Perchè tanta attenzione per le elezioni di oggi? Tanto non cambia niente.
Sono giorni che il sito The Right Nation si occupa unicamente di queste elezioni regionali. Ed un po' ovunque c'è questa attesa spasmodica di conoscere il risultato del Lazio che determinerebbe - a detta di alcuni - la "vittoria" o la "sconfitta" per il centrodestra berlusconiano.
Vespa già annuncia per domani sera il solito salottino con dati e discussione a caldo. Dopo di che si continuerà a parlare di Berlusconi, di Santoro, di Fini, di Di Pietro... le solite cose. E' il circo Barnum della politica odierna, uno spettacolo che fa rimpiangere gli anni d'oro del Bagaglino.
Per quanto mi riguarda, dopo aver già anticipato la mia intenzione di NON VOTO, mi accingo ad assistere in qualità di spettatore passivo al solito teatrino iniziato già con un deja vu: votanti in calo, ci dicono i primi rilevamenti. A Napoli solo l'8,4%. E ti credo: a chi interessa "scegliere" tra un De Luca candidato del PD (ma ben attento a non farlo sapere ai suoi elettori) e un Caldoro candidato del Pdl (che ha mostrato il suo faccino antipatico solo negli ultimi giorni di campagna elettorale, lasciando la platea alla Carfagna)?
De Luca o Caldoro, lo "sceriffo" e il socialista. Dov'è la destra, dov'è la sinistra? Non ci sono.
Polverini o Bonino, la sindacalista cattolica e la liberista mangiapreti. Dov'è la destra, dov'è la sinistra? Non ci sono.
Cota o Bresso, il devoto padano e la non devota italiana. Dov'è la destra, dov'è la sinistra? Non ci sono.
Più la tensione sale e più la politica scade. Non cambia niente, solo un po' di chiacchiere per far vendere i giornali.