Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 32
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Nov 2009
    Messaggi
    244
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Tolkien E Il Ventunesimo Secolo

    TOLKIEN E IL VENTUNESIMO SECOLO


    Ancora oggi i testi dell’epopea tolkeniana, a più di settant’anni dal loro concepimento, mantengono una stringente attualità ed un successo editoriale con pochi precedenti; questo è oramai un dato di fatto ma non sarà la prospettiva dalla quale ritengo più utile analizzare le opere del professore di Oxford. Quello mi che preme veramente è evidenziare i valori e i messaggi che questa saga trasmette e contestualizzarli nel mondo odierno, cercando di capire come possiamo rifarci ad essi nel tentativo di ricostruire l’ossatura valoriale della nostra società, che oggi è in via di disfacimento.

    Sull’interpretazione “politica” del Signore degli Anelli si sono sentite e registrate molte versioni: da quelle deliranti in voga fra i neo-hippies, che vedono la perigliosa impresa di Frodo come la metafora di un viaggio psichedelico che porta al distacco completo dalla realtà terrena, a quella che vuole che Tolkien, austero conservatore britannico, abbia trasfigurato nella Terra di Mezzo la situazione geopolitica europea degli anni trenta del ventesimo secolo, con l’ombra di Mordor a simboleggiare la Germania di Hitler e la Contea, la terra degli Hobbit, che sarebbe l’Inghilterra, da cui partono le speranze di liberazione dall’incipiente conquista.
    Al di là di queste teorie più o meno fantasiose, un esempio concreto di contestualizzazione del fenomeno ci viene dall’ambiente della destra giovanile di fine anni settanta: sotto la guida di una rinnovata classe dirigente, frange del Fronte della Gioventù tentarono di emanciparsi dalla “casa madre” (il Movimento Sociale) creando una nuova cultura che, scrollatasi di dosso l’eredità rituale ed iconografica del fascismo del ventennio, trovò in Tolkien un nuovo mentore; è del 1977 il primo dei tre “campi Hobbit”, ritrovi giovanili svoltisi nell’entroterra dell’Italia centrale (prima in Campania poi in Abruzzo) volti a scoprire attività sino ad allora considerate frivole e “da compagni”, come la musica, l’arte figurativa, le discussioni di gruppo ecc.; inoltre, sempre in quel periodo, nasce uno dei gruppi che fanno da apripista alla musica alternativa, che guarda caso si chiama proprio Compagnia dell’Anello (seguiranno poi gli Hobbit, i Contea ed altri).

    Dobbiamo però stare attenti a non cadere in un tranello comune e molto insidioso: politicizzare ed etichettare le opere di Tolkien, come fecero alcuni eminenti critici di sinistra (Umberto Eco in primis) che, in reazione alla situazione sopra descritta, disprezzarono quasi per ripicca il “fascistissimo” Signore degli Anelli, dimostrando così tutta la loro limitatezza intellettuale (personalmente poi, ritengo che tale liberazione da etichette politiche sia salutare nella trattazione di qualsiasi argomento e non solo di questo…). Con un po’ di malizia viene da pensare che questi intellettuali abbiano agito così anche perché lontanissimi da quello che è il vero contenuto dell’opera, il messaggio che essa vuole comunicare ed i sentimenti che intende risvegliare nel lettore, rifacendosi ad una gamma di valori da tempo obliati nella società moderna (ed occidentale, oserei puntualizzare) che invece hanno caratterizzato per molti secoli le società tradizionali.
    Un primo esempio può essere palesato dall’osservazione delle gerarchie delle varie comunità che si incontrano nella storia: è evidente come vi sia un sistema meritocratico nella loro formazione e mai troviamo uomini non all’altezza dei loro compiti; anche nel caso di sire Denethor, sovrintendente del regno di Gondor che nel momento in cui il suo popolo ha più bisogno di lui decide vigliaccamente di suicidarsi, possiamo cogliere nelle parole di Gandalf la sua levatura spirituale, ormai affievolita e negletta a causa della vicinanza e del continuo confronto con il Nemico, ma che un tempo ne faceva un signore all’altezza del regno che governava. I sovrani e i capitani che conosciamo nel corso del racconto sono sempre pervasi da un senso di responsabilità ed amore nei confronti del loro popolo e della storia della loro stirpe e non esitano mai a mettersi in gioco ed in pericolo di vita in prima persona pur di difenderli.

    Un altro carattere ricorrente che colpisce molto è il legame fra sangue e suolo, fra la terra ed il popolo che la abita; un profondo rispetto per la natura caratterizza tutte le figure positive, come ad esempio gli elfi, per i quali la simbiosi con l’ambiente è particolarmente forte; per contro i personaggi negativi (come Saruman e gli orchetti al suo servizio) si accaniscono con rabbia irrazionale contro fiumi e foreste, perpetrando una versione di progresso che, compatibilmente con l’ambientazione medievaleggiante della storia, ricalca quella della prima rivoluzione industriale, che per la prima volta nella storia dell’uomo recise nettamente il rapporto che lega quest’ultimo con il suo ambiente di nascita e di vita. La moderna ecologia, costellata da posizioni di principio che nulla hanno a che vedere con la riscoperta e la valorizzazione del legame uomo-natura, avrebbe certo molto da imparare dai personaggi tolkeniani!
    Molto significative a tal proposito sono le figure degli Ent, i pastori degli alberi, custodi di una saggezza millenaria che si devono confrontare a un certo punto con i piccoli e frenetici hobbit; a questi ultimi il loro atteggiamento e la loro favella sembrano in un primo tempo lenti, affannati ed estremamente fastidiosi, ma capiscono dopo che tale “lentezza” è sintomo della loro saggezza, dovuta all’accumulazione di innumerevoli esperienze che li hanno fatti crescere, e al valore che danno al loro tempo, commisurato non sulla base di scadenze ed appuntamenti ma sull’inesorabile scorrere del ciclo vitale che nasce, progredisce e muore in un circolo di eterno rinnovamento.

    E’ poi, a mio avviso, importante e significativo il rifiuto della concezione individualistica dell’eroe di Tolkien, che si pone in forte contrapposizione con l’iconografia odierna che tende nella quasi totalità dei casi a deificare l’eroe (individuando peraltro una schiera infinita di degradanti e degradati falsi dei, spesso usati come specchietti per le allodole). Non solo i personaggi principali del Signore degli Anelli, quelli che alla fine dei conti compiono l’impresa e possono quindi essere considerati eroi di diritto (Gandalf, Aragorn, Frodo), sono un equilibrato compendio di saggezza, umanità, coraggio, dedizione, fedeltà che però non li fanno mai apparire stucchevoli o superiori (nel senso negativo del termine), ma anche semplici comprimari sono portatori di valori altrettanto profondi; una figura che merita una citazione è quella di Sam Gamgee, amico ed aiutante di Frodo, sulla carta relegato a un ruolo di secondo piano ma che in realtà può essere considerato un personaggio di rango ben più elevato; egli incarna meravigliosamente l’idea di fedeltà e amore nei confronti del proprio padrone, dimostrando una generosità infinita e, più volte, la serena disponibilità al sacrificio estremo (mi ha colpito molto la scena in cui Sam, che sta scalando con Frodo il Monte Fato, si accorge che il suo padrone non si regge neanche più in piedi ed esclama risoluto: “coraggio signor Frodo, non posso portare io l’Anello ma posso trasportare voi ed esso insieme” e, detto ciò, pur stremato dalla fatica come e più del suo amico, se lo carica in spalla e prosegue il cammino).
    Simili esempi di fedeltà e amicizia, dettati non dall’interesse materiale ma dall’amore per una persona, una terra o un’idea, sono oggi solo uno sbiadito ricordo.

    Vi sono inoltre allusioni a temi più generali, come l’immagine secondo me estremamente calzante che Tolkien dà dell’animo umano, condannato a compiere le azioni più riprovevoli ma anche capace di elevare il proprio spirito al di sopra di ogni altro (la fotografia migliore di ciò è data dalla contrapposizione fra i due fratelli Boromir e Faramir: il primo cede al richiamo dell’Anello e aggredisce Frodo per strapparglielo, riscattandosi però subito dopo donando la propria vita per salvare quella dei suoi amici; il secondo invece ha sempre vissuto all’ombra del fratello ma mostra una saldezza di cuore superiore rifiutando di prendere l’Anello a Frodo nonostante ne avesse la possibilità). Particolare ed emblematica è anche la figura di Tom Bombadil, abitante della Vecchia Foresta ed unico essere vivente completamente immune al potere dell’Anello.

    Infine l’Anello. A ben vedere esso potrebbe rappresentare (metaforicamente, beninteso) molti dei mali che infestano la nostra società: la brama di possedere che irretisce i deboli che sono ingannati dal materialismo il quale offre fugaci ed effimere soddisfazioni (che, così come l’Anello, si rivoltano poi contro il loro possessore), chi abbraccia l’estetica senza l’etica, chi non ha un’ancora di salvataggio costituita da ciò in cui crede, da un patrimonio di valori, da una tenuta interiore su cui basare la propria vita quotidiana ed è quindi più sensibile al richiamo dei falsi miti. L’Anello del ventunesimo secolo potrebbe essere la droga che intorpidisce le coscienze, il potere politico di chi ha rinnegato il proprio passato e i propri ideali, lo stile di vita frivolo e vuoto dello shopping e della cultura mediatica che nascondono i veri valori.

    In conclusione spero con questo poche righe di aver contribuito a rendere le opere di Tolkien non solo una piacevole lettura per passare il tempo ma anche un’insieme di piccoli suggerimenti per affrontare la vita di ogni giorno con maggiore consapevolezza.


    articolo tratto da www.associazioneedera.org

  2. #2
    "Von" di mestiere
    Data Registrazione
    16 Apr 2009
    Località
    Monaco 1919
    Messaggi
    2,175
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Proprio a fagiolo:
    Luned' 18 Gennaio alla biblioteca statale di Cremona si terrà la conferenza "L'Eternità dei Valori nell'opera di J.R.R. Tolkien". Relatore il prof. Franco Manni, direttore della rivista Endorè. Organizza l'associazione culturale "Minas Tirith - Cremona Tricolore". Tutti invitati

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Apr 2009
    Messaggi
    11,789
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    D'accordo più o meno su tutto.
    Per la verità la destra, di allora, non si appropriò del SdA, ma fu la sinistra a rigettarlo in quanto intrinsecamente lontano dalla loro visione del mondo.
    Ancora oggi Eco, definisce la letteratura tolkieniana (che non è il fantasy tout court) letteratura di evasione di serie B. Sta bene cosi, che se ne resti nella sua grettezza.
    Dal mio punto di vista, l'anello E' il potere, non le droghe o altro. Il potere cercato da molti che partono con buoni ideali, ma una volta arrivati all'anello vengono da questo obnubilati e annichiliti.
    Quanto poi a Tom Bombadil, la mia tesi è che sia Tolkien stesso che si è ricavato un cameo all'interno della sua stessa storia. In fin dei conti, Tom Bombadil sa tutto di ciò che accade nella terra di mezzo, ma non interviene. L'ombra di Mordor o il potere dell'Unico non lo toccano. Senza di lui il viaggio degli hobbit e quindi l'intera vicenda non sarebbe durata che pochi passi.
    Non nobis Domine, non nobis sed nomine Tuo da gloriam

  4. #4
    Forumista
    Data Registrazione
    22 Dec 2007
    Messaggi
    212
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Grandissimo libro. Vorrei che il mondo fosse così.

  5. #5
    FORZA NUOVA
    Data Registrazione
    01 Dec 2007
    Località
    Affianco ai miei fratelli
    Messaggi
    2,104
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    mettiamo subito le cose in chiaro Frodo e Sam erano 2 balilla, Merry e Pipino figli della Lupa, Aragorn e Boromir due fascisti, Gimli il nazista complessato, Gandalf il veterano e Legolas l'Ariano doc!!!

    quindi il Signore Degli Anelli non è politicizzabile ma direttamente cammerata!

  6. #6
    Reazionari dal 1789.
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Lecce, Respublica Christiana
    Messaggi
    5,424
     Likes dati
    2
     Like avuti
    5
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    libro sublime davvero!
    lo sto leggendo proprio ora...sono alle Due Torri, mi sa che ci metterò parecchio a finirlo dato che son lento e faccio anche altre letture (sto leggendo anche l'enciclica del Papa)
    interessante ciò che dice Pretoriano...ma è bellissimo anche il tema dell'Amicizia fra Frodo con Sam, che senza quest'ultimo che lo sostenesse non sarebbe andato da nessuna parte, poi lo spirito della compagnia, la Vittoria del Bene sul Male.
    Non mi piace il genere Fantasy, ma il Signore degli Anelli è davvero bellissimo!

  7. #7
    TRA PRESENTE E FUTURISMO
    Data Registrazione
    09 Mar 2007
    Località
    Roma
    Messaggi
    653
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Il Pretoriano Visualizza Messaggio
    D'accordo più o meno su tutto.
    Per la verità la destra, di allora, non si appropriò del SdA, ma fu la sinistra a rigettarlo in quanto intrinsecamente lontano dalla loro visione del mondo.
    Ancora oggi Eco, definisce la letteratura tolkieniana (che non è il fantasy tout court) letteratura di evasione di serie B. Sta bene cosi, che se ne resti nella sua grettezza.
    Dal mio punto di vista, l'anello E' il potere, non le droghe o altro. Il potere cercato da molti che partono con buoni ideali, ma una volta arrivati all'anello vengono da questo obnubilati e annichiliti.
    Quanto poi a Tom Bombadil, la mia tesi è che sia Tolkien stesso che si è ricavato un cameo all'interno della sua stessa storia. In fin dei conti, Tom Bombadil sa tutto di ciò che accade nella terra di mezzo, ma non interviene. L'ombra di Mordor o il potere dell'Unico non lo toccano. Senza di lui il viaggio degli hobbit e quindi l'intera vicenda non sarebbe durata che pochi passi.
    Giusto pero' credo che sia un potere maligno... cioè fondamentalmente dall'anello non ne esce nulla di buono ed è per questo che il suo potere deve essere rinnegato, rifiutato e combattuto , come poi tolkien fa capire, il vero potere è detro di noi e dobbiamo solo riuscire a raggiungerlo...
    Questo è il senso del libro ed è per questo che puo' essere TOTALMENTE approvato nel nostro ambiente, altro che droghe...

  8. #8
    Ex-Hobbit2
    Data Registrazione
    25 Nov 2003
    Località
    Campania Felix-Terra di Lavor
    Messaggi
    1,741
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Bulgnàis Visualizza Messaggio
    una figura che merita una citazione è quella di Sam Gamgee, amico ed aiutante di Frodo, sulla carta relegato a un ruolo di secondo piano ma che in realtà può essere considerato un personaggio di rango ben più elevato;
    Samvise è il più grande Uomo della Contea.... non l'ho più visto da quando è partito per l'Ovesturia.

  9. #9
    Minas Tirith-Cremona Tricolore
    Data Registrazione
    19 Mar 2006
    Località
    Terra Grigiorossa
    Messaggi
    2,282
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Proprio a fagiolo:
    Luned' 18 Gennaio alla biblioteca statale di Cremona si terrà la conferenza "L'Eternità dei Valori nell'opera di J.R.R. Tolkien". Relatore il prof. Franco Manni, direttore della rivista Endorè. Organizza l'associazione culturale "Minas Tirith - Cremona Tricolore". Tutti invitati
    Già!

  10. #10
    Kether è Malkuth del NM
    Data Registrazione
    11 Oct 2006
    Località
    Torino
    Messaggi
    6,283
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Il Pretoriano Visualizza Messaggio
    D'accordo più o meno su tutto.
    Per la verità la destra, di allora, non si appropriò del SdA, ma fu la sinistra a rigettarlo in quanto intrinsecamente lontano dalla loro visione del mondo.
    Ancora oggi Eco, definisce la letteratura tolkieniana (che non è il fantasy tout court) letteratura di evasione di serie B. Sta bene cosi, che se ne resti nella sua grettezza.
    Dal mio punto di vista, l'anello E' il potere, non le droghe o altro. Il potere cercato da molti che partono con buoni ideali, ma una volta arrivati all'anello vengono da questo obnubilati e annichiliti.
    Quanto poi a Tom Bombadil, la mia tesi è che sia Tolkien stesso che si è ricavato un cameo all'interno della sua stessa storia. In fin dei conti, Tom Bombadil sa tutto di ciò che accade nella terra di mezzo, ma non interviene. L'ombra di Mordor o il potere dell'Unico non lo toccano. Senza di lui il viaggio degli hobbit e quindi l'intera vicenda non sarebbe durata che pochi passi.
    d'accordo sull'interpretazione di massima, anche io ritengo che l'anello sia il potere nella sua trasfigurazione simbolica tout court e non ascrivibile ad un elemento storicizzabile del potere stesso. Ha iconizzato il potere in forma di anello affinché Mordor non sia icona riconducibile al reale (USA, URSS o Germania che sia).
    Sullo screditamento dico che oggi è un "ni": la società tolkeniana ha molti iscritti di sinistra e si è sganciata da teorie da guerra fredda.

    Eco è un cretino. Ma questo a prescindere.

 

 
Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Ventunesimo secolo
    Di Perseo nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 18-12-13, 19:41
  2. Omofobia nel ventunesimo secolo
    Di Gianluca nel forum Il Termometro Politico
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 26-11-12, 12:58
  3. Volkswagen Bulli, il camper elettrico del ventunesimo secolo
    Di Cattivo nel forum Scienza e Tecnologia
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-10-12, 17:21
  4. Tolkien E Il Ventunesimo Secolo
    Di Bulgnais nel forum Arte
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 13-01-08, 09:50
  5. Tolkien E Il Ventunesimo Secolo
    Di Bulgnais nel forum Hdemia
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 09-01-08, 15:05

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito