confronto Adriano1897-Soldato del Re

[Gilbert]

5-cosa pensa della progettata mega moschea di Colle val d'Elsa?

Penso che sono assolutamente contrario. Prima di permettere ai mussulmani di costruire moschee da noi, dovrebbero permettere ai cristiani, ed in particolare visto che noi siamo italiani, ai cattolici, di edificare grandi mega cattedrali da loro, compresa La Mecca, proprio come i mussulmani hanno potuto fare da noi costruendo davanti a San Pietro la più grande moschea d'Europa.
Per loro d'altronde le moschee sono anche un segno tangibile di conquista. Meglio educarli noi se non riescono a svilupparsi da soli, al rispetto di un fondamentale criterio democratico: la reciprocità.

[Gilbert]

Aspetterò che Adriano risponda alla seconda serie di domande prima di procedere.

[Tango do Hermano]

seconda serie per Adriano: 1-cosa ne pensa della questione nuove mafie? 2-come si pone di fronte alle preci che vengono da più parti affinchè si restituisca potere d'acquisto ai salari? 3-immagini d'essere il ministro della difesa e ci dica cosa proporrebbe. 4-crede che alla fine Fini,casini e Berlusconi faranno la pace? 5-la legge varata dall'attuale governo che più l'ha lasciata interdetta

1. La mafia "vecchia" o "nuova" non ha senso. La mafia non cambia mai! E' sempre un modo per definire una mentalità oppressiva e che permea tutti gli strati della società. Con le nostre istituzioni il problema camorra, mafia 'ndrangheta non finirà, penso, mai. Sono abbastanza pessimista. Anzi, gli è stata data la possibilità di riciclare il suo denaro sporco al nord: la cosiddetta mafia che non spara. Fin quando si verserà cemento nel nostro paese e fin quando ci saranno ministri che dicono con una certa nonchalance che "con la mafia bisogna conviverci"... beh, tanto di cappello signori miei. Bisognerebbe, come disse Falcone anni fa, non considerare la mafia come un problema risolvibile dal cittadino eroico di turno: bisogna che la parte migliore dello stato si impegni affinchè la lotta contro la mafia continui forte e vigorosa.

Purtroppo c'è ancora chi ritiene che i generici cittadini napoletani o palermitani siano la colpa di tutto questo, affermando che dovrebbe essere il generico cittadino a occuparsene e a dover cambiare la società. Come se il cittadino napoletano conoscesse i numeri di conto corrente dei camorristi o le modalità con cui la cocaina arriva dalla Colombia!


2. Innanzitutto direi ai sindacati di smettere di fare politica e cominciare a fare i sindacati. Io personalmente do la stragrande maggioranza delle colpe a una introduzione sbagliata dell'euro. A cominciare da chi se n'è occupato all'inizio (Prodi), a finire da chi avrebbe dovuto controllare che nessuno cavalcasse l'onda dell'innalzamento dei prezzi (Tremonti). Quest'ultimo infatti aveva proposto tantissime cose, che però non hanno avuto seguito. Sarebbe pure interessante capire come mai i prezzi della benzina da noi continuano a essere estremamente alti pur avendo un euro forte. Quando il trend del dollaro cambierà forse saranno volatili per diabetici, non lo so, spero di no. Però il minimo che si può fare penso sia quello di diminuire le tasse, in particolare quelle collegate alla benzina, controllare che gli erogatori siano a norma (perchè spesso e volentieri erogano molto meno di quanto ci si aspetti), e avviare una politica energetica volta all'autosufficienza. Puntare a bollette meno salate con cui confrontarsi ogni due mesi penso sia il sogno di ogni salariato.


A ce soir. Per le altre.

[Gilbert]

Inizio la terza serie, dato che Adriano ha iniziato a rispondere!

1-immagino sia a conoscenza della decisione del Nepal di abolire la monarchia: un commento?

Un terribile disastro. In Nepal le forze comuniste e repubblicane stanno per dar vita secondo me, ad una nuova tragedia per l'umanità, la consacrazione ad un nuovo regime del terrore in Asia.
D'accordo tra loro, i maoisti e alcune lobbies di potere hanno tramato per abolire la monarchia e instaurare una repubblica senza nemmeno accettare l'ipotesi di un confronto democratico e civile, e cioè un referendum istituzionale sotto supervisione delle Nazioni Unite.
Il popolo per quei signori non conta proprio niente, d'altronde già hanno rinchiuso il Re nel suo palazzo, da cui praticamente non può nemmeno uscire, di fatto é un ostaggio insomma.
Qui in occidente nessuno parla di quel che sta accadendo nella ex gloriosa monarchia himalayana Nepalese. Solo i monarchici nè parlano, nei limiti delle loro possibilità.
In Nepal comunque, conforta sapere che la gente sta scendendo nelle strade per protestare contro l'instaurazione della repubblica, ma purtroppo l'arruolamento di 18 mila guerriglieri maoisti, responsabili in questi anni di varie azioni criminose e delitti, tra cui il rapimento di bambini dalle scuole per praticare loro il lavaggio del cervello, nell'esercito nazionale storicamente indipendente dai partiti politici e fedele alla Corona super partes, é un segnale estremamente preoccupante.
Perché latitano i nostrani adoratori dei diritti umani ?

[Gilbert]

2-mi dice il paese estero che considera più vicino al suo ideale di società?

Attualmente direi il Principato del Liechtenstein ed il Regno d'Australia.
Il primo perché paese tipicamente alpino, adoro le Alpi, che ha premiato recentemente in un referendum il suo principe con oltre il 67 % dei suffragi degli elettori contrari ad adottare una costituzione nella monarchia.
L'Australia mi piace invece per più di un motivo. Nell'ordine: perché nel referendum istituzionale Monarchia - Repubblica ha visto prevalere nettamente la Monarchia, perché ho stimato nettamente Howard, per cui avrei votato alle ultime elezioni e per cui mi dispiaccio della sconfitta, e perchè é un paese naturalisticamente molto affascinante ed é retto istituzionalmente come una monarchia costituzionale.
Aggiungo a questi due paesi molto diversi un secondo paese europeo e cioè la Spagna, fino a quando non hanno introdotto il matrimonio e le adozioni per gli omosessuali, tendenti solo a minare la società del paese, secondo me, ma di queste azioni é responsabile solo la maggioranza politica attuale, non il Re che per costituzione elaborata ai tempi della fine del Franchismo da uomini che stavano accanto a Franco, non aveva alcuna possibilità di intervenire per legge.

[Gilbert]

3-se fosse ministro degli esteri,che linea politica terrebbe con organizzazioni come Hamas ed Hezbollah?

Sarei risolutamente schierato contro tutti i terroristi, figurarsi contro i terroristi islamici. Questo però non vuol dire che eviterei di ricordarmi di essere al servizio della mia patria e non di altri paesi.
Pertanto cercherei di far evitare ad americani ed israeliani errori in politica estera, e cercherei di adoperarmi per fare ciò che ritengo più giusto.

[Gilbert]

4-che soluzione vedrebbe meglio per la crisi del Kossovo?



Io credo che concedere un pò di autonomia al Kossovo può andare benissimo ed essere sufficiente, ma credo che storicamente la Serbia abbia assolutamente ragione a considerare quel territorio una parte del suo paese.
La storia della Serbia é nata nel Kossovo, nella guerra contro i turchi. Sarebbe come se a noi italiani volessero i francesi imporre l'indipendenza o la cessione a loro del Piemonte.
Certo magari l'instaurazione di una Monarchia Federale Serba, potrebbe essere la migliore risposta a chi chiede maggiore autonomia perchè appartenente ad altre minoranze e chi vuole al contempo aumentare il prestigio del proprio paese.

[Gilbert]

5-non trova che l'UE abbia preso una deriva troppo burocratistica?

Si, al punto da non aver paura di dichiararmi contrario all'Euro ed anche a questo modello di Unione Europea, che è veramente una Europa senza anima.
Inoltre promuoverei anche in Italia se si potesse, un referendum popolare per sapere cosa il popolo sovrano a parole ma non a fatti pensa al riguardo dell'entrata nell'UE.
Chiaramente, mi piacerebbe una Unione Europea plasmata sul modello monarchico confederale. Un piccolo sogno che ho nel cassetto: una Europa Imperiale rappresentativa, con per ogni nazione la propria Casa Reale.
Altrimenti l'Europa secondo me, finirà per essere solo una cosa distante dalla gente, ovvero un grande apparato burocratico capace di creare problemi e basta agli europei.

[Tango do Hermano]

2.3

Io vedo un ritorno della leva militare come fatto sostanzialmente positivo. Io rientro in quella fascia di età che non aveva obbligo di leva militare, però un anno in un'altra città lontana dal mio nido la vedo come una ragione di crescita, non come una perdita di tempo. Se contassi qualcosa alla difesa, non necessariamente ministro, la riproporrei.

Immagino tuttavia che con questa domanda si possa interpretare con un "cosa ne pensa di ulteriori finanziamenti, di cui si è parlato in questi giorni." Questa domanda è più imbarazzante, anche perchè spendiamo per la nostra difesa MOLTO MENO di quanto non spendano Francia, Germania, Regno Unito. Non ricordo ora le cifre esatte, ma so per certo che per la difesa spendiamo poco.

Se fossimo in una situazione "normale" sicuramente proporrei di aumentare i finanziamenti. In queste condizioni NON lo farei.

Il governo Prodi, nonostante abbia ritirato le truppe in Iraq mostrando la sua facciata "buona", ha aumentato i finanziamenti alla difesa, e nel contempo ha sostanzialmente tagliato da altre parti. Solo una cosa pare che continui ad aumentare, non importa quale sia il colore di chi ci governa. Il costo della politica! Ed è sempre aumentato! Da sessant'anni!

La percentuale destinata alla ricerca, che continua ad essere l'unico vero coefficiente di prestazione di un paese, è ancora insufficiente. Ricordo ancora il taglio di 87 milioni di euro all'Università, la vera chiave della porta del nostro futuro come Nazione.
Pertanto, torno a ripetere , se fossimo in una situazione normale sarei il primo a ritenere fondi destinati alla difesa troppo bassi.

[Tango do Hermano]

2.4

Davvero non so cosa pensare. Mi hanno abituato a talmente tanti colpi di teatro da quando sono al mondo che non so cosa pensare.

Tuttavia spero di no. Innanzitutto spero in un cambio della legge elettorale (toglierci dal groppone decine di partitini sarebbe divino!*). C'è la remota possibilità, in un Gianfranco Fini lontano da Berlusconi, che io rispolveri con piacere la mia tessera elettorale.

* Non è pluralismo quella che abbiamo vissuto fino ad ora: è una specie di bipolarismo in cui ciascun sottoinsieme curava i propri interessi di bottega!