ASTENSIONISMO RECORD: L’ITALIA S’E’ DESTA, L’ITALIA S’E ROTTA

[Medsim]

si sa già di chi è la colpa . .-:sofico:


Attualità - Elezioni regionali 2010: affluenza al 47,08% | Sabato Sera Online | L'informazione s-confinata



Giuliacci: affluenza in calo? Colpa dell’ora legale…

Colpa dell'ora legale?

Non ci credo...

[stefaboy]

AFFLUENZA IN PICCHIATA ALLE REGIONALI: ALLE 22 DI IERI MENO 9% RISPETTO AL 2005…SI PREVEDE UN DATO FINALE INTORNO AL 60% DI VOTANTI CONTRO IL 71,4% DI CINQUE ANNI FA… UN CALO SECCO ANCHE RISPETTO ALLE EUROPEE 2009, PARI A CIRCA 4 MILIONI DI ITALIANI CHE NE HANNO LE SCATOLE PIENE

Quello che avevamo previsto si è verificato: gli italiani, sempre più delusi dai partiti politici italiani, hanno disertato le urne con una percentuale che sta facendo venire i brividi a più di un forza politica: il barometro segna un meno nove per cento alle 22 di ieri, ovvero, rispetto alla stessa ora delle regionali 2005 in cui aveva votato il 56%, adesso siamo al 47%.
E il dato è destinato a peggiorare ancora (oggi si vota fino alle 15): potrebbe attestarsi alla fine intono a un 60% di votanti rispetto al 71,4% di cinque anni fa.
Un risultato che rappresenterebbe un vero e proprio crollo anche rispetto alle europee di un anno fa (oltre il 65% di elettori).
Flessione generalizzata che non risparmia nessuna regione: Piemonte -8,2%, Liguria -9%, Lombardia -9,3%, Veneto -7%, intorno al 10% le regioni “rosse” Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, Lazio - 12,4%, Puglia -10%, Campania -6%, Calabria- 7% Basilicata -5,5%.
Il crollo ha colpito anche le elezioni provinciali: L’Aquila - 12%, Caserta -7,4%, Viterbo - 11,2%, ad eccezione di Imperia + 3,1%.
Il segnale che arriva dal popolo italiano è chiaro: 4 italiani su 10 non si sentono rappresentati dagli attuali partiti o in ogni caso ne sono delusi e hanno voluto lanciare un pesante segnale.
“O si respira aria nuova, o si vedono fatti o il nostro voto ve lo scordate”.
In che misura l’astensionismo colpirà le due coalizioni e i partiti all’interno di esse, lo sapremo tra poche ore, ma è facile ipotizzare che i delusi siano più tra i sostenitori del governo che tra quelli dell’opposizione: molti sondaggisti parlano di almeno due terzi di astenuti tra i sostenitori del centrodestra, contro un terzo tra quelli del centrosinistra.
Percentuali di questo genere, corrispondente a quattro milioni di italiani, spostano indubbiamente gli esiti delle regioni che erano date ancora incerte.
Comunque vada a finire, questi quattro milioni di cittadini hanno esercitato un loro democratico diritto: esprimere il proprio dissenso.
Privati della possibilità di scegliere i partiti minori, a causa delle barriere poste dalle due coalizioni maggiori, di fronte a scandali e “verità di regime” che gli vengono propinati quotidianamente dalle Tv controllate dai partiti, stanchi di spot senza che seguano mai fatti, preoccupati dalle conseguenze della crisi che sta creando sempre più poveri, lontani dalle lotte di potere cui è stata ridotta la politica italiana, hanno fatto l’unica cosa che non gli è stata ancora vietata: starsene a casa.
E chi riceverà qualche sonoro schiaffone all’apetura delle urne non pensi di cavarsela minimizzando, all’insegna “dell’abbiamo vinto tutti”.
Hanno già perso tutti, qualcuno semmai più di altri.
Ci vuole aria nuova perchè se errare è umano, perseverare è diabolico.
destra di popolo

L'astensionismo ovviamente non favorisce nessuna parte politica, perchè il partito delle schede bianche non vota, ma una riflessione và fatta sui moderati.

I moderati sono la maggioranza degli elettori in qualunque paese del mondo. Possono spostarsi dalla propria area di riferimento al centro, ma raramente cambiano orientamento da destra a sinistra e viceversa.
Quando rimangono delusi di solito si astengono.

Quindi alternativamente possiamo vedere moderati di destra o di sinistra, astenersi, ma normalmente il livello dei votanti si mantiene sempre al di sopra di una certa soglia.

Quando invece la soglia si abbassa in maniera significativa, a mio avviso c'è un problema di riequilibrio delle forze in campo.
Significa che una parte dei moderati continua ad astenersi e quindi a rimanere delusa per troppo tempo.

L'Italia sotto questo aspetto è un Paese anomalo rispetto ad altri paesi occidentali: le percentuali di voto sono sempre state molto alte ed è anche vero che gli elettori di destra sono stati numericamente più compatti negli ultimi 70 anni. Basta guardare tutti i governi della storia Repubblicana, tranne brevi parentesi.
Questa omologazione al ribasso dei votanti, porterà inevitabilmente al riequilibrio.
Non credo in queste regionali, ma negli anni a venire.

[Gauss]

in Francia l'astensione ha premiato la sinistra , qui in Italia non ho idea ....
ho l'impressione che siano tutti stanchi : sia i banani ma anche i sinistri ...forse più i banani dei sinistri .

[jotsecondo]

Tuttavia il problema che sarà l'argomento principe è l'astensionismo.
Adesso bisogna vedere se tra coloro che sono andati a votare nel 2005 vi è stato un astensionismo che supererà i 4 milioni di cittadini.

Se si arriva alla cifra emblematica di 5 milioni, pur non cambiando alcunchè, diventeranno interessanti i ragionamenti dei partiti.

[stefaboy]

Tuttavia il problema che sarà l'argomento principe è l'astensionismo.
Adesso bisogna vedere se tra coloro che sono andati a votare nel 2005 vi è stato un astensionismo che supererà i 4 milioni di cittadini.

Se si arriva alla cifra emblematica di 5 milioni, pur non cambiando alcunchè, diventeranno interessanti i ragionamenti dei partiti.

I ragionamenti dei partiti varranno il tempo che trovano.
Quello che conta sono gli effetti di questo cambiamento sulle persone comuni.

Il distacco dalla politica potrebbe anche svelenire il clima

Non sempre i cambiamenti sono negativi. Non per forza, l'astensionismo è un male.

[jotsecondo]

I ragionamenti dei partiti varranno il tempo che trovano.
Quello che conta sono gli effetti di questo cambiamento sulle persone comuni.

Il distacco dalla politica potrebbe anche svelenire il clima

Non sempre i cambiamenti sono negativi. Non per forza, l'astensionismo è un male.

E' stato un voto contro la partitocrazia.

Non credere più che con la partitocrazia si risolva qualcosa.

E' un piccolo colpo contro la credibilità dei partiti.

E' un segnale per tutti coloro che sono andati malvolentieri a votare, che vi è un tipo di spazio per esprimersi.

E adesso bisognerà vedere quanti sono i voti nulli e bianchi, anche se questi voti possono essere manipolati numericamente nelle sezioni.

[gigionaz]

Non capisco quale potrebbe essere il problema per 'loro'.
Sono ormai 15 anni che preparano minuziosamente il furto del voto alla gente.
Sono anni che progettano e sviluppano il disimpegno come massima consapevolezza politica.
Il PPPC funziona perchè la gente se ne frega (e gode negli ipermercati e davanti alla TV al plasma).
Vedrete che il Povero_Piccolo_Presidente_del_Consiglio sparerà un "80% degli italiani" che sono con lui.
E allora?

[Azel]

Al rogo l'ora legale comunista!!!! ncav:

Abbasso l'ora dei giudici rossi! ncav:

[locke]

Al rogo l'ora legale comunista!!!! ncav:

Abbasso l'ora dei giudici rossi! ncav:

sono refrattari a qualsiasi cosa contenga la parola "legale" :sofico:

[SEMPRE LIBERO]

[QUOTE=jotsecondo;1041867]E' stato un voto contro la partitocrazia.

Non credere più che con la partitocrazia si risolva qualcosa.

E' un piccolo colpo contro la credibilità dei partiti.

E' un segnale per tutti coloro che sono andati malvolentieri a votare, che vi è un tipo di spazio per esprimersi.

E adesso bisognerà vedere quanti sono i voti nulli e bianchi, anche se questi voti possono essere manipolati numericamente nelle sezioni.[/QUOTE]

Ad alcuni amici che dicevano di preferire la scheda nulla all'astensione, giustamente non parlavano di scheda bianca in quanto facilmente votabile dagli scrutatori, facevo notare che l'astensione è un dato eclatante di cui, volenti o nolenti, i media devono dar conto. Il numero delle schede nulle, invece, rimane per pochi addetti ai lavori. Andando a votare scheda nulla è stato un errore.