Il Congresso di POL
Constatata la circostanza che in molte nazioni gli organi preposti alla formazione delle leggi hanno di esse abusato allo scopo di coartare la libera espressione, di volta in volta sotto la pressione di gruppi di potere o del generale strisciante dilagare del politically correct.
Rilevata l'opportunità di una presa di posizione netta e chiara a tutela di quanti, in spregio dei diritti umani, sono oggi -anche in queste ore- ingiustamente incarcerati, vessati, insultati ed emarginati per le loro opinioni tramite le leggi.
Considerata la fondamentale importanza della libera storiografia, che trova nel revisionismo il suo momento dinamico di verifica, conferma e correzione per ogni tesi prodotta dalla ricerca, per lo sviluppo di società libere e prospere.
Condanna le scelte di quei paesi dell'Unione Europea, come Belgio, Austria, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Romania, Lituania e Slovacchia, e del mondo che hanno adottato leggi lesive del diritto inalienabile e naturale alla libera espressione delle proprie opinioni e introdotto fattispecie di reato anche penali che gravano sui cittadini.
Auspica, che possa essere l'ampia libertà di parola il principio al quale nuove legislazioni, epurate e rinnovate alla luce del diritto, possano ispirarsi ovunque, e che anche questo spazio virtuale non abbandoni mai i principi della Libertà d'opinione e ricerca.
F.to
Ronnie
Presidente di PL
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Il Congresso non è operativo, ma è per adempiere ad un impegno che presento la mozione fin d'ora, poi si vedrà di farla firmare e discutere in quella sede, dopo le elezioni