A 83 ANNI CHIEDE UN RISARCIMENTO, UDIENZA NEL 2014 VICENZA - Per ottenere un risarcimento da una banca locale per investimenti non andati a buon fine una donna di 83 anni di Creazzo (Vicenza) ha presentato ricorso in appello, ma l'udienza è stata fissata tra sei anni, al 17 febbraio 2014.
Al momento delle conclusioni, così, l'anziana avrà quasi 90 anni. L'anziana è rimasta stupita quando il suo legale le ha comunicato la data dell'udienza: "che dire? E se andiamo in Cassazione? Francamente - ha detto al 'Giornale di Vicenza' - vorrei vedere la decisione della corte d'appello, altrimenti non avrei nemmeno impugnato quella di primo grado. Vedrò, quindi, di riguardarmi, di evitare ogni eccesso, così da essere fra sette anni, ancora in buona salute".
L'iter della causa era cominciato nel 2005 quando la pensionata, assistita dall'avvocato Giancarlo Schiavo, aveva citato una Cassa Rurale per chiedere il risarcimento per aver investito, a suo dire su suggerimento dell'istituto, circa centomila euro tra bond argentini e di una finanziaria. In primo grado, aveva avuto ragione per i bond argentini ma non per quelli della finanziaria. Da qui il ricorso in appello.
http://www.ansa.it/opencms/export/si..._14339858.html
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La situazione nei tribunali è ridicola, i magistrati non lavorano e dormono tutto il giorno (ho conoscenze in magistratura, non lo dico a caso) da troppo tempo, schermati dalle loro carriere non meritocratiche e non soggetti a licenziamenti, vanno avanti per anzianità e se prendono le agognate funzioni speciali è per affiliazione politica, è una situazione vergognosa questa perchè nel loro far niente le udienze si accumulano, i termini scadono, le prescrizioni diventano l'ordinario anzichè lo straordinario!
Di fronte a questo la gente chiede (specie a sinistra questo) non dico di aumentare i magistrati (più sono, anche se lavoran poco, più udienze fanno e meno durano i processi) ma di RIDURRE LE GARANZIE (!), con cose pazzesche come l'eliminazione dell'appello (!), occorre reagire e serve una proposta politica di riforma dell'ordinamento giudiziario che non sia solo per parare il culo ai soliti noti o rafforzare le garanzie distrutte dai PM politicizzati, ma si occupi DI COME NON FUNZIONA IL SISTEMA, perchè la lunghezza dei processi è una cosa che fa schifo quanto i rifiuti di napoli, anche se non puzza!
In particolare la vergogna dell'abuso dei magistrati onorari, tantissimi e veramente troppi, sottopagati e spesso inesperti dequalifica il livello delle giurisprudenze di primo grado e crea intoppi in quelli superiori, creando inoltre una inaccettabile progressività che svantaggia chi non può permettersi le spese legali!
Bisogna trovare il modo di far lavorare i magistrati che ci sono con la meritocrazia e riduzioni di stipendio in funzione del numero di sentenze appellate, assumerne di più per smaltire l'arretrato e sfoltire i VPO e soprattutto fare tutto questo senza diminuire le garanzie.