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È successo a Molfetta , Bari

Assolda boss per picchiare imprenditore :
finisce in manette direttore di banca


Non gli voleva pagare i lavori per la ristrutturazione della villa in campagna

BARI - Per non versare il compenso di 88.000 euro all'imprenditore che gli aveva ristrutturato la villa di campagna, un direttore di banca avrebbe ingaggiato un presunto boss di Cerignola (Foggia) per indurre il titolare dell'azienda edile ad accontentarsi della somma di 15.000 euro.
L'uomo, Giuseppe Caputo, di 54 anni, telefonò al malcapitato, «consigliandolo» di accettare la somma proposta per continuare a vivere senza problemi, ma l'imprenditore, dopo due giorni, venne accoltellato e picchiato a sangue dal boss e da due energumeni, presso un'area di servizio.
Successivamente la vittima, senza aver ricevuto alcuna somma, fu costretta a consegnare ai picchiatori una falsa dichiarazione attestante di aver percepito 25mila euro dal committente dei lavori e di non aver nulla in più da pretendere.
ARRESTI –
Vinta la ritrosia della vittima, riconosciutasi nel filmato del pestaggio - recuperato dal circuito di video sorveglianza del distributore di carburanti - gli investigatori hanno ricostruito la vicenda e identificato tutti i personaggi.
E una settimana dopo i fatti, i carabinieri della compagnia di Molfetta (Bari) hanno arrestato all'alba cinque persone: il direttore della banca (l'unico ad aver ottenuto i domiciliari), il cognato del funzionario, che avrebbe fatto da intermediario con il capoclan, lo stesso boss e due suoi «picciotti».
Gli arrestati devono rispondere di estorsione aggravata e di lesioni personali. Secondo l'accusa, in cambio della mediazione del malavitoso, il direttore avrebbe promesso al boss una ricompensa di 5.000 euro. Gli arresti sono stati eseguiti in base ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Trani (Bari) Roberto Oliveri del Castillo, che ha accolto le richieste del pm inquirente Ettore Cardinali.