La parte di Parlamento interessata a un Governo tecnico non può discutere di welfare,comunicazioni e innovazione,attività produttive,lavoro,commercio,istruzione (con il se che ho messo,ovvero ce ad oggi per quel ruolo esiste solo un Ministro che è Monsieur),,infrastrutture e soprattutto amore..ma che cosa vuol dire ministro dell'amore?
Sei riuscito a creare un Ministero doppio, un clone:
troviamo WalterA alle comunicazioni e GNU-GPL a comunicazioni e innovazione
Ben ripensaci
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99
Dei rapporti col Parlamento si occuperà il Sottosegretario alla Presidenza.
Il ministero dell'Amore sarà invece probabilmente l'unico a poter effettuare una normale attività di produzione legislativa in quanto fuori da logiche di tipo politico.
Il suo compito sarà appunto quello di provare a migliorare l'umore di questa community.
Figliolo, lei è un asino...
(D.Pastorelli, cit.)
Seriamente.. Chiedo chiarimenti sull'assenza di un Ministero per i rapporti col Parlamento (che in governo tecnico è di fondamentale importanza) e sulla presenza del Ministero dell'amore...
Cioè, non scherziamo..
Ma che è poi? Due vicepresidenti? Con il titolo "vicepresidente ne basterebbe uno"? No ma veramente... è una presa in giro o fai sul serio?
C'è pure un doppione di WalterA... un altro alle comunicazioni.. avevi parlato di integrazione tra i due ministeri, non di invasione di uno sull'altro..
Ultima modifica di Stalinator; 29-03-10 alle 13:03
Non sono cloni.
Il primo è il ministero classico delle comunicazioni.
Il secondo si occupa invece dell'innovazione tecnologica che per forza di cose riguarda la comunicazione.
Inutile dire che i due ministri lavoreranno a stretto contatto.
Quanto alla composizione ministeriale, come ho esplicitato nel programma, noi intendiamo formulare proposte su tutti i temi.
Non produrre leggi.
Quello è un compito che spetta al Parlamento.
Figliolo, lei è un asino...
(D.Pastorelli, cit.)