CONTRADA: LEGALE DENUNCIA DISPARITA' DI TRATTAMENTO
"Se fosse una normale sentenza diremmo semplicemente 'faremo ricorso in Cassazione', solo che la Corte Suprema di Cassazione non decidera' ne' domani ne' la prossima settimana perche', come e' noto a tutti, i tempi sono lunghi e intanto il malato muore. Per Rita Baraldini (condannata per terrorismo) o per Adriano Sofri e Stefano Bompressi (condannati per l'omicidio del Commissario Calabresi) - persone che certamente non avevano e non hanno 77 anni - le decisioni dei Tribunale di Sorveglianza di competenza furono diverse. Quindi manifesta disparita' di trattamento a seconda se sei detenuto a Pisa o a Roma anziche' a Napoli". E' l'accusa dell'avvocato Giuseppe Lipera, legale di Bruno Contrada, dopo il no alla scarcerazione opposto dal Tribunale di sorveglianza di Napoli. "Perche' il ministro della Giustizia Clemente Mastella, magari in sinergia col ministro della Salute Livia Turco - chiede Lipera - non dispone al suo dicastero di monitorare tutti i provvedimenti, aventi ad oggetto incompatibilita' carceraria per gravi motivi di salute, emessi in questi anni dal magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere Daniela Della Pietra e del Tribunale di Sorveglianza di Napoli e li fa raffrontare con quelli emessi dai Tribunali di Sorveglianza degli altri distretti? Credo - conclude - che verrebbero fuori delle verita' sconcertanti che tutti, i cittadini italiani, devono sapere".
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