Originariamente Scritto da
Princ.Citeriore
Al momento dell'unificazione Venezia (1866) e Milano (1860) NON erano delle capitali.
Mi risulta fosse Vienna la loro capitale!
Torino era la capitale di uno staterello e divenne, seppur per pochi anni la capitale di quasi tutta la penisola italiana, più Sicilia e Sardegna.
I saboia investirrono i soldi del Banco delle Due Sicilie, che erano tanti, leggasi Nitti, nel nord. Attuarono una politica economica che favorì il nascente triangolo industriale a discapito di Napoli e di tutto l'ex regno borbonico. garibaldo e i saboia si servirono della camorra per abbattere il Borbone. Da allora le mafie non hanno abbandonato la gestione della res publica nelle Due Sicilie. Si sono solo nascoste durante il ventennio.
Napoli dalla conquista piemontese e dall'avvento al potere dei liberali.mafiosi..ascari locali è stata letteralmente decapitata.
Riguardo alle citazioni, mi risulta che Stendhal scrisse che nella penisola italiana esisteva una sola città paragonabile a Parigi, cioè Napoli. Le altre città erano al massimo delle "Lione rafforzate".
La povertà esisteva ovunque. Ma in Piemonte si emigrava, nel Regno delle Due Sicilie non si emigrava... dopo invece è iniziato l'esodo che continua tutt'ora.
Mia uguro che gli abitanti dell'ex Regno di Napoli e Sicilia capiscano che nello statofondato da cavur abbiamo tutto da perdere (vd carne da cannone nelle guerre dei saboia) e nulla da guadagnare (salvo i politcanti e i mafiosi, ma qst è feccia di cui liberarsi) e si comportino di conseguenza.
Auspico per lo stato fodnato dal piemontese cavur e dal ligure garibaldto lo stesso destino della Cecoslovacchia. Ognuno per la sua strada, e Dio per tutti!
I "terroni" con la mente sana non rimpiangeranno il periodo che va dal 1860 al 2012... si dice che sarà questa la data tanto attesa. Speriamo!