Fonti rinnovabili:all italia forse imposto il linite del 17%

[trenta81]

Fonti rinnovabili:Bruxelles propone tappe annuali

Mercoledì la Commissione Ue discuterà la proposta di direttiva. All'Italia potrebbe essere imposto il limite del 17% di produzione di energia verde rispetto al consumo nazionale

Fonti rinnovabili, biocarburanti e sistemi di riscaldamento-raffreddamento saranno i temi sul tavolo della Commissione europea il prossimo mercoledì, che discuterà una proposta di direttiva volta a fermare il riscaldamento climatico e a ridurre l'inquinamento. L'obiettivo di Bruxelles è quello di ridurre del 20% le emissioni di gas serra entro il 2020, e aumentare della stessa percentuale l'energia prodotta attraverso fonti rinnovabili.

Per aumentare la produzione di energia verde Palazzo Berlaymont imporrà, ad ogni Stato membro, degli obiettivi annuali crescenti, delle "tappe forzate" che aumenteranno fino a raggiungere l'obiettivo prefissato. Gli obiettivi nazionali sono ancora in corso di negoziazione, ma dovranno assicurare, entro il 2014, una produzione di energia verde pari a quella del 2005, più il 51% dell'aumento previsto per conseguire il traguardo nazionale. Una percentuale che i Paesi membri dovranno aumentare al 66% nel 2016 e all'83% nel 2018.

All'Italia potrebbe essere assegnato un traguardo del 17% del consumo totale di energia: se questo obiettivo venisse confermatoil BelPaese dovrebbe aumentare la propria quota di energie verdi portandola a circa l'11% nel 2014, il 13% nel 2016 e il 15% nel 2018.

Secondo quanto contenuto nella bozza di direttiva, i Ventisette dovranno fissare anche degli obiettivi specifici per ciò che riguarda il settore del riscaldamento-raffreddamento, che dovranno essere coerenti con gli obiettivi assegnati per la parte del consumo totale di energia coperta dalle fonti rinnovabili.

Bruxelles imporrà una tappa unica e identica per tutti gli Stati, invece, per ciò che riguarda i biocarburanti o le altre fonti rinnovabili, che dovranno rappresentare, secondo il piano di Bruxelles, il 10% dell'energia consumata nel settore dei trasporti, semppre entro il 2020: gli Stati membri, entro il 2012, dovranno raggiungere l'obiettivo del 6,5%. I Paesi membri avranno tempo fino al 31 marzo 2010 per elaborare e presentare un piano nazionale d'azione contenente le misure necessarie a conseguire gli obiettivi assegnati dall'Ue nei tre settori.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...e=404&sezione=

[Curioso]

Ero e sono convinto che l'ingresso nella UE per noi italiani sia stato un gran bene: forse vincoli come questi, col tempo, ci faranno diventare un po più seri, un po meno levantini e cialtroni e un po più europei.

[gutierrez]

Prepariamo le candele.
Ma tante

[trenta81]

Ero e sono convinto che l'ingresso nella UE per noi italiani sia stato un gran bene: forse vincoli come questi, col tempo, ci faranno diventare un po più seri, un po meno levantini e cialtroni e un po più europei.

infatti, senno saremmo ancora a carbone, cmq è giusto secondo me, sicuramente per il biocombustibile

[trenta81]

Prepariamo le candele.
Ma tante

in che senso?

[gutierrez]

in che senso?

...che con le energie rinnovabili faremo un salto all'indietro di un secolo e mezzo

[Curioso]

...che con le energie rinnovabili faremo un salto all'indietro di un secolo e mezzo

Come la Germania e la diffusione del solare superiore alla nostra, ad esempio?

[gutierrez]

Come la Germania e la diffusione del solare superiore alla nostra, ad esempio?

Con la sola differenza che hanno non si quante centrali nucleari e non dipendono dall'estero per il loro fabbisogno

[trenta81]

...che con le energie rinnovabili faremo un salto all'indietro di un secolo e mezzo

cmq mi sembra che se ci scaldiamo a biomassa, pellet, legna non sfiguriamo molto, a parte che si risparmia

[Curioso]

Con la sola differenza che hanno non si quante centrali nucleari e non dipendono dall'estero per il loro fabbisogno

Leggiti questo:
www.enel.it/attivita/ambiente/nucleare/

In generale, il nostro grande errore, più che rinunciare al nucleare, è stato rinunciare a diversificare le fonti energetiche e non avere alcun piano di sviluppo e diversificazione.
Dire no al nucleare doveva comportare dire si a qualcos'altro, cosa che non abbiamo fatto.
Per questo ora siamo messi così.

Per questo dico che l'ingresso nella UE per noi cialtroni italiani è un bene, nel medio-lungo periodo.