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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Carnby Visualizza Messaggio
    E tu puoi dimostare il darwinismo classico con lo stesso metodo?
    posso portare delle prove che dimostrano in parte la teoria , poi posso prendere in considerazioni dei fatti che la falsificano.
    allora posso rivedere la teoria e cercare di adattarla ai nuovi dati con un processo critico .

    tutto ciò invece non lo posso fare con il creazionismo e il disegno intelligente dato che non sono teorie scientifiche ma correnti di pensiero .


  2. #12
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    Predefinito Il Disegno Intelligente e` scienza, non religione

    Il Disegno Intelligente e` scienza, non religione
    Richard Buggs (da The Guardian)

    "E` vero che la complessità della natura sembra progettata. Darwin lo sapeva. Ma l'aspetto fondamentale della sua teoria è che essa spiega come questa complessità sia potuta sorgere senza progetto." Questo ha detto James Randerson: Darwin negava il disegno intelligente - che, dice, non ha posto nell'insegnamento scientifico.

    Darwin dette un gran contributo alla scienza, e le sue idée suggeriscono ipotesi ancora oggi. E` questo il punto di partenza delle mie ricerche, pubblicate nelle riviste sull'evoluzione. Ma, a dispetto del notevole lavoro di Darwin, è più che ottimistico affermare che la sua teoria spieghi l'origine degli esseri viventi.

    Se Darwin avesse conosciuto cosa sappiamo oggi di biologia molecolare - gigabyte di informazione codificata nel DNA, cellule piene di micro macchine, le strutture altamente specializzate di certe proteine - avrebbe trovato la sua teoria convincente? Randerson pensa che la selezione naturale possa spiegare l'origine delle macchine molecolari. Ma il fatto è che siamo ben lontani anche solo dall'ipotizzare spiegazioni Darwiniane per l'origine delle complesse strutture biologiche.

    La scienza ne ha fatta di strada dal tempo di Darwin, e molte sue scoperte hanno messo in luce dati non previsti dalla sua teoria. Chi, in base a premesse Darwiniane, si sarebbe aspettato che i profili di distribuzione e quantità delle specie nelle foreste tropicali potessero essere spiegati senza tener conto dell'adattamento locale? O che tutte le volte che sequenziamo un nuovo genoma troviamo geni nuovi, diversi da quelli di tutte le altre specie? O che i batteri acquisiscono patogenicità (la capacità di causare malattie) perdendo dei geni?

    Ma, a parte le limitazioni del Darwinismo, l'alternativa dell'"Intelligent Design" è un "binario morto intellettuale"? No. Se vero, il disegno intelligente è una profonda analisi del mondo naturale e uno stimolo alla ricerca scientifica. I pionieri della scienza moderna, che erano convinti del disegno in natura, erano convinti, in buona logica, che esso potesse essere compreso dall'intelletto umano. Questa convinzione aiutò a creare la rivoluzione scientifica. Più recentemente, alcuni ricercatori ID hanno predetto che parti del DNA supposto "inutile" dovessero invece avere una funzione ben prima che di questa convinzione prendessero coscienza i Darwinisti.

    Ma, secondo Randerson, l'ID non è scienza perché "non c'è evidenza che possa in linea di principio falsificare l'ID". Ditemi, cosa sostiene il Darwinismo? Se, come spiegazione della complessità organizzata, il Darwinismo avesse una basa evidenziale più convincente, certo molti di noi abbandonerebbero l'ID.

    In fine Randerson dice che il disegno intelligente è "pura religione". Invece, il disegno intelligente è una deduzione logica, basata sui dati raccolti dal mondo naturale, e quindi fa parte a pieno titolo dell'ambito della scienza. Esso non si basa sulla Bibbia, il Corano o qualsiasi altra autorità o tradizione religiosa - ma solo sull'evidenza scientifica. Se una persona religiosa auspica l'introduzione del disegno intelligente nella scienza senza identificare il "disegnatore", non vi è disonestà o "cavallo di Troia", ma solo realismo riguardo alle limitazioni del metodo scientifico. Se anche certi Darwinisti avessero l'onestà intellettuale di distinguere tra la scienza e le loro credenze religiose, la conoscenza scientifica ne gioverebbe molto.

  3. #13
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    LA RAGIONE NON E’ PACIFISTA NE’ EVOLUTIVA


    Mentre nel principio dialettico il termine A , la tesi , contiene nello stesso tempo
    il termine B, l’antitesi , cioè il suo contrario , per cui col semplice intuito potremmo già dire
    che il termine A non è né A né B ,ma è l ‘evoluzione di A e B messi insieme , ovvero C , la sintesi frittata , che è tutto e niente, il vero e il contrario del vero nello stesso tempo come inteso da molti ; noi diciamo invece che è un terzo termine che non ha nulla a che fare nella sua identità logica coi due termini precedenti . Il termine A nella logica aristotelica non è una semplice maschera di altro senza principio di identificazione . Il termine C è uguale ad A e B , ma non è né A , né B !!!!!
    Nel principio razionale di identità aristotelico non c’è similitudine , non c’è associazione , non c’è assimilazione di B in A per cui ognuno conserva la propria identità senza confusione ed evoluzione di sorta . Il colore bianco non è nero e il nero non è bianco e unendoli viene fuori un colore che non è né il bianco né il nero, il grigio, anche se li contiene nella sua soggiacente fisicità, ma ha una sua identità specifica nel vasto panorama dei colori . Le molecole del bianco poste accanto alle nere danno vita a una terza identità specifica e autonoma . Noi della DestraRadicale , riconosciamo al terzo principio di identità C , aristotelico, un vero è proprio diritto di cittadinanza ritenendolo un soggetto identitario altro rispetto ad A e B !
    I due termini A e B possono avere degli elementi comuni ; appartengono ad elementi materiali chiamati colori la cui molecola o formula è comune a tutti ma il loro principio di identificazione nell’ordine logico-matematico o razionale non è lo stesso per entrambi ! Per noi il Bianco è l’opposto del Nero anche se appartiene alla stessa categoria dei colori ! Il Grigio è una terza identità , rispettabile, che si differenzia dalle due precedenti , senza confusione e senza commistione . Ciò che in essi è comune è la natura ma ciò che li individua è l’identità . L’identità non fecit saltus ! Se nel campo scientifico-logico si abbandona per un attimo il principio di identità e si procede per commistione non si fa scienza razionale ma ideologia, nemmeno filosofia , cioè ricerca razionale del vero, dell’oggetto da capire . La filosofia stessa diventa impossibile perché ci si perde in un atomismo molecolare filosofico infinito del quale abbiamo perso finanche l’origine del problema da cui siamo partiti perché l’origine stessa è in conoscibile ,appunto non identificabile . Ecco la loro necessità di imporre una menzogna non dimostrabile altrimenti non possono partire nelle loro pindariche affermazioni scientifiche . Viene fuori una filosofia democraticistica in cui ci si limita a descrivere, spesso interpretando senza dirlo,l’ordine stesso delle cose e ritenendo questa verità descrittiva la verità stessa delle cose . Ora, proprio nell’ordine logico della scienza umana che procede per natura secondo l’identificazione del termine ( A diverso da B ), è impossibile procedere per commistione, influenzati dal fatto che due sostanze abbiano caratteristiche comune ,perché questo è fuorviante sia nel campo sperimentale e sia nel campo logico- matematico dell’ambito scientifico teorico. La stessa scienza descrittiva degli elementi di identità ha bisogno di imporre sue categorie di identificazione per poter procede altrimenti non può nemmeno partire . La logica razionale stessa non è neutrale alla violenza perché deve partire da alcuni presupposti identificativi e interpretativi altrimenti non può procedere . La realtà esiste , E’ , sta lì , e io non la posso semplicemente descrivere nella sua incommensurabile infinità . L’esperimento nel momento stesso che viene compiuto sfugge alla logica ideologica e procede secondo leggi stabilite che sono fuori di me ; già date e prestabilite senza inventarne altre , leggi che fanno violenza a quelle già date che magari ancora non conosciamo . Il principio di identità non può generalizzare e fare assimilazioni nel suo argomentare ,ma deve individuare il principio di identità normativo per capire sia l’ambito scientifico materiale e sia l’ambito delle idee . Le idee, come nella Rivelazione che si accetta per fede, sono già date in senso oggettivo nella realtà esistente , ma ciò non significa che non abbiano una loro logica interna sia che si parti da assiomi e sia che si parti dall’oggetto in sè e per sè senza dimostrazione logico matematica . La realtà esiste nella sua intelligente infinità sensibile e ciò che esiste non può esistere senza avere una intelligenza interna finita rispetto alla vastità del sensibile .
    Una cosa che non racchiude un’ intelligenza, semplicemente non esiste nel campo sensibile .
    Non si può prescindere nei confronti della realtà sensibile dal dire : la realtà esiste ! La realtà c’è !
    Ora questa realtà racchiude le orme di una intelligenza infinita ; questa realtà ha leggi fisse , comuni ,ma non identiche ! L ‘ ordine logico ha bisogno di identificarle per scoprire la loro.
    intelligenza e razionalità . Esse esistevano prima dell’uomo , esistono, ed esisteranno sempre nel logos divino eterno . Ora il fatto che la realtà esiste a questo modo e non in un altro, essa non esprime una natura democratica e opzionabile . Essa è cosi com’è ; o la accetti o la rifiuti non cambia niente , essa sta lì in tutta la sua immensità e in tutta la sua violenza predeterminata . Il principio di identità cognitivo delle cose , trova il suo omologo nel campo del dover essere nel principio morale rivelato : occhio per occhio dente per dente . I paragoni tra ordine sensibile logico morale rivelato sono possibile solo per analogia . Dal principio di giustizia rivelato deriva un principio di giustizia morale imprescindibile che la destra interpreta e attua nell’ambito individuale e sociale distinguendo i piani e le dovute e necessarie competenze . (By affus )


  4. #14
    DonCamillo
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    Citazione Originariamente Scritto da WANDA Visualizza Messaggio
    neanche se ve lo dicesse dio in persona che non esiste, voi ci credereste..
    oramai siete fissati..

    credo che questo sia l'intervento più stupido che abbia mai letto.


  5. #15
    Omia Patria si bella e perduta
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    Citazione Originariamente Scritto da apoliticos Visualizza Messaggio
    di Guglielmo Piombini

    I rischi del materialismo

    Nel mondo cattolico le teorie del disegno intelligente sono state
    accolte con interesse dal cardinale di Vienna Christoph Schönborn,
    che il 7 luglio 2005 ha pubblicato sul New York Times un articolo
    critico verso il darwinismo, e a quanto pare anche dallo stesso Papa
    Benedetto XVI, che nell'omelia della Messa di insediamento ha
    affermato: «Non siamo il prodotto casuale e senza senso
    dell'evoluzione. Ciascuno di noi è il frutto di un pensiero di Dio».
    Altre voci cattoliche, come quella del cardinale Paul Poupard, del
    gesuita Giuseppe De Rosa o dell'antropologo Fiorenzo Facchini, hanno
    però mostrato una certa ostilità verso l'Intelligent Design. Il
    progetto intelligente scuote infatti il tranquillo modus vivendi tra
    scienza e religione al quale molti si erano abituati. Temendo di
    essere tacciati di oscurantismo, la maggioranza dei cattolici ha
    infatti cessato da tempo di criticare le teorie di Darwin sposando
    una sorta di "teismo evoluzionistico", in base al quale il principio
    di evoluzione e il principio di creazione convivono su due piani
    diversi. Secondo questa visione "ecumenica", il disegno di Dio si
    attuerebbe attraverso le leggi evoluzionistiche della natura.

    Ci sono però alcuni problemi con il teismo evoluzionistico. In primo
    luogo, sopravvaluta eccessivamente le prove a favore
    dell'evoluzione. Una cosa è dire, come nella lettera di Giovanni
    Paolo II rivolta nel 1996 alla Pontificia Accademia delle Scienze,
    che la teoria evoluzionista è "più che una ipotesi"; ma altra cosa è
    dire, come il biblista Gianfranco Ravasi, che "è ovvio che
    l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della
    scienza".

    In secondo luogo, l'inserimento di Dio all'interno della visione
    evoluzionistica dà l'impressione di un'aggiunta posticcia e non
    necessaria, di cui la teoria darwiniana può tranquillamente fare a
    meno. I cattolici, ovviamente, non potrebbero mai accettare una
    teoria fondata su presupposti filosofici naturalisti o materialisti,
    ma è proprio sotto questa veste che la teoria di Darwin compare nei
    testi di biologia, dove l'evoluzione viene invariabilmente
    presentata come un processo "cieco", "non guidato" o "privo di
    direzione". La dottrina evoluzionista ha rappresentato un veicolo
    fondamentale per la diffusione dell'ateismo e del materialismo, e
    forse nessuna dottrina è stata capace di allontanare tanta gente
    dalla fede nel Dio creatore come quella di Darwin. A buon ragione lo
    scienziato Richard Dawkins, fervente darwinista, ha potuto affermare
    che "le teorie di Darwin ci hanno permesso di diventare
    compiutamente atei".

    In gioco, dunque, non c'è solo la verità scientifica, ma un'intera
    visione della realtà. Il dibattito fra il darwinismo e il progetto
    intelligente è infatti parte di un più ampio conflitto culturale tra
    coloro che ritengono che nella natura non vi sia alcun progetto
    morale intrinseco, e coloro che credono che nella natura vi sia un
    disegno, un ordine morale, che va rispettato. Perché se l'universo è
    quello descritto dai materialisti, allora l'uomo è interamente
    determinato dalla natura e quindi privo di libero arbitrio, la vita
    umana non ha alcun significato ultimo, e non esiste alcun fondamento
    assoluto del bene e del male. Nel XX secolo i nazionalsocialisti e i
    comunisti hanno esplicitamente incorporato il darwinismo all'interno
    della loro ideologia proprio perché, degradando l'uomo al rango di
    un animale o, peggio, di un oggetto materiale sorto dalla fortuita
    combinazione di elementi chimici, erano liberi di annientarlo senza
    impacci d'ordine morale.

    Oggi, analogamente, i sostenitori della cultura della morte,
    dell'aborto, dell'eutanasia, dell'eugenetica, degli esperimenti
    sugli embrioni o della clonazione umana hanno bisogno di un universo
    che sia compatibile con i propri desideri, nel quale non può esserci
    posto per alcuna realtà spirituale o sovrannaturale. Un'etica
    materialista richiede necessariamente un universo materialista. Le
    guerre culturali sono dunque, in ultima analisi, guerre
    cosmologiche. Coloro che riusciranno a ricostruire la narrazione più
    convincente sulle origini dell'universo, della vita e dell'uomo
    conquisteranno anche la guida morale e culturale della società.
    Occuparsi un po' anche dei problemi del paese è troppo difficile?

  6. #16
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    Intelligent Design, pensaci
    «Il codice neurale è spesso paragonato al codice macchina del sistema operativo di un computer digitale. Come i transistor, i neuroni funzionano da interruttori, o porte logiche, che ricevono ed emettono impulsi elettrochimici, chiamati potenziali d'azione, che assomigliano alle unità base di informazione nei computer digitali. Ma la complessità del cervello surclassa quella di qualsiasi computer esistente. Tipicamente il cervello contiene circa 100 miliardi di cellule, quanto sono le stelle della galassia Via Lattea. Ogni cellula è collegata per mezzo delle sinapsi ad altre 100.000 cellule. Le sinapsi tra le cellule funzionano grazie ad ormoni e neurotrasmettitori che modulano la trasmissione dei segnali, e le sinapsi continuamente si formano e si dissolvono, indebolendosi e rafforzandosi in risposta a nuove esperienze. Considerando che ogni sinapsi processi un potenziale di azione per secondo e che queste transazioni rappresentino l'output computazionale cerebrale, allora il cervello effettua almeno dieci elevato alla ventiquattro operazioni al secondo, almeno mille volte di più dei più potenti supercomputer.» -- Horgan, J. 2004. The Myth of Mind Control, Discover, vol. 25, no. 10. Siccome i computer più avanzati mai progettati dall'uomo sono mille volte meno complessi ed efficienti del cervello umano, non è logico concludere che anche il cervello sia il prodotto di una capacità progettuale esterna avente uno scopo ben preciso in mente? Come dice opportunamente un proverbio cinese: se il cervello fosse semplice potremmo capirlo, ma se fossimo così semplici non potremmo.



    Sei veramente solo un accidente cosmico?
    Le scoperte degli ultimi decenni in cosmologia, matematica, fisica e biologia puntano tutte alla stessa innegabile conclusione. Il nostro universo è stato calibrato con precisione per la vita, un'opera di ingegneria che supera la comprensione e l'immaginazione umane. Sebbene Carl Sagan ed altri abbiano cercato di convincerci che non siamo niente di più del risultato di un accidente cosmico, i fatti della scienza ci dicono il contrario: «Quando iniziai la mia carriera come cosmologo circa venti anni fa, ero un convinto ateo. Non avrei mai lontanamente immaginato che un giorno avrei scritto un libro allo scopo di mostrare che gli assunti basilari della teologia cristiana sono veri, e che sono deduzione dirette delle leggi della fisica come le conosciamo adesso. Sono stato condotto a queste conclusioni dalla logica inesorabile dalla mia stessa branca della fisica.» -- Frank Tipler, 1994. The Physics Of Immortality. New York, Doubleday, Preface. (Professore di Fisica Matematica)



    Darwin la pensava diversamente?
    Se Charles Darwin fosse con noi oggi sarebbe probabilmente un grande fan dell'Intelligent Design e ci incoraggerebbe a dibattere la controversia in base a questa citazione dal suo libro "Sull'origine delle specie": «Sono ben conscio che non c'è neanche un punto discusso nel mio libro circa il quale non si possano addurre fatti, che spesso conducono apparentemente a conclusioni diametralmente opposte a quelle a cui sono giunto. Una conclusione giusta potrebbe essere ottenuta soltanto soppesando e bilanciando i fatti su entrambe le risposte ad ogni domanda, ciò che qui non si può fare adesso.» -- Charles Darwin, Introduzione, "Sull'origine delle specie", 1859.



    Una freccia è progettata, perché il DNA no?
    Gli archeologi hanno usato i principi dell'intelligent design per anni. Un archeologo trova un manufatto e si chiede: è un risultato della natura o ci sono segni o caratteristiche che indicano un'intelligenza alla sua origine? I teorici dell'intelligent design stanno ora applicando gli stessi principi scientifici alla biologia e alla cosmologia. Ci sono processi naturali che possano produrre il contenuto di informazione trovato nel DNA, o il fine-tuning dell'universo?

    I pilastri del naturalismo: Freud è morto, Marx è morto, e Darwin non sta molto bene.
    Sigmund Freud, Karl Marx e Charles Darwin sono considerati i pilastri del moderno pensiero occidentale. Essi erano diversi sotto molti aspetti ma avevano una cosa in comune, erano dei riduzionisti per i quali i più elevati piani dell'esistenza potevano essere spiegati a basso livello dalle semplici cause naturali. Essi sono stati i pilastri del naturalismo. Ma le loro idee sono state messe alla prova durante il ventesimo secolo e hanno fallito. Freud è stato il primo a cadere. Incidenti in carriera mettono in discussione sia la sua integrità che la sua competenza scientifica, e la psichiatria sembra aver fatto più progressi tramite la medicina che attraverso la psicanalisi Freudiana. Il collasso dell'Unione Sovietica ha inflitto un duro colpo al Marxismo, che ora si pensa non solo di aver fallito nel mettere in pratica l'utopia che aveva promesso ma anche di aver creato una tirannia inumana. Darwin è l'ultimo rimasto, ma la sua teoria si sta rapidamente sgretolando man mano che le moderne scienze biologiche rivelano le stupefacenti complessità progettuali che non possono spiegarsi col meccanismo Darwiniano delle mutazioni casuali e della selezione naturale. Questo ha condotto un giorno Phillip Johnson a riassumere la situazione con la famosa frase suddetta.



    La Mente precede la materia
    Nel XIX secolo pensavamo che ci fossero solo due entità nella scienza: materia ed energia. All'inizio del XXI secolo ci stiamo rendendo conto che c'è una terza fondamentale entità, l'informazione. Essa non è riducibile né alla materia né all'energia. Tutte le teorie escogitate nel XX secolo per ridurre l'informazione alla materia - come l'origine casuale della vita, l'auto-organizzazione della materia, la teoria biologica dell'evoluzione che ha cercato di spiegare l'informazione genetica delle specie tramite il meccanismo di mutazione e selezione naturale - hanno fallito. Il Professor Phillip Johnson, uno dei più eminenti critici del Darwinismo, ha scritto: «La vera dualità ad ogni livello biologico è la dualità fra materia ed informazione. I filosofi della mente non riescono a capire la vera natura dell'informazione perché pensano che sia prodotta da un processo materiale (cioè Darwiniano) e quindi che non sia qualcosa di fondamentalmente differente dalla materia. Ma questo è solo un pregiudizio che è spazzato via da un analisi non di parte» -- Phillip E. Johnson, The Wedge of Truth: Splitting the Foundations of Naturalism , Intervarsity Press, Illinois, 2000, p. 123. Come Johnson afferma, "l'informazione non è materia, sebbene sia impressa nella materia. Essa viene da un'altra parte, da un'intelligenza..."
    Il Dr. Werner Gitt, direttore e professore al German Federal Institute of Physics and Technology, si è espresso allo stesso modo: «Un sistema di codifica comporta sempre un processo intellettuale non materiale. La materia fisica non può produrre un codice di informazione. Tutte le evidenze mostrano che qualsiasi porzione di informazione rappresenta uno sforzo mentale e può ricondursi ad un ideatore che esercita il suo libero arbitrio, e che è dotato di una mente intelligente... Non c'è legge di natura, nessun processo e nessuna sequenza di eventi che possa far si che l'informazione sia si auto-generi nella materia.» -- Werner Gitt, In the Beginning Was Information, CLV, Bielefeld, Germany, pp. 107, 141. Quindi la sorgente dell'informazione in natura non può essere la materia stessa, come i materialisti affermano. La sorgente di informazione non è la materia, bensì una Mente sovra-materiale. Questa Mente esiste prima della materia, ed ha creato, formato e organizzato l'intero universo materiale.



    Se sembra progettato, forse lo è.
    Il meccanismo sensoriale e motore del batterio E. coli consiste di una serie di recettori che iniziano con il rilevare le concentrazioni di una varietà di composti chimici. Componenti successivi estraggono l'informazione da questi sensori che a sua volta è usata come input di un meccanismo di rilevamento di gradiente. L'output di questo meccanismo serve a pilotare un insieme di motori a protoni rotativi reversibili a torsione costante che trasferiscono la loro energia attraverso un asse motore microscopico per ruotare un flagellum elicoidale ad una velocità da 30.000 a 100.000 giri al minuto. Questo sistema altamente integrato permette al batterio di muoversi ad una velocità di circa dieci volte la lunghezza del suo corpo al secondo. C'è qualcuno che ha forse richiesto il brevetto per questa cosa?



    Intelligent Design Theory: lo studio di caratteristiche in natura che sono meglio spiegate come opera dell'intelligenza
    «L'Intelligent Design Theory inizia con una domanda apparentemente innocua: possono gli oggetti, anche se non si sa niente circa la loro origine, esibire caratteristiche che rivelino in maniera certa l'azione di una causa intelligente? Per vederci chiaro pensate al Monte Rushmore [dove sono stati scolpiti i "padri" degli Stati Uniti]. L'evidenza nel caso del Monte Rushmore è lampante. È la testimonianza visiva che lo scultore Gutzon Borglum ha speso la maggior parte della sua vita nel progettare e costruire questa struttura. Ma cosa succederebbe se non ci fosse questa evidenza nel caso del progetto del Monte Rushmore? Cosa succederebbe se, estinti gli uomini, ipotetici alieni, visitando la terra, scoprissero il Mount Rushmore sostanzialmente nelle stesse condizioni di ora? In questo caso, cosa è, di questa formazione rocciosa, che fornirebbe una convincente e circostanziale evidenza di essere stata prodotta da un'intelligenza progettuale e non soltanto dal vento e dall'erosione? Gli oggetti progettati come il Monte Rushmore esibiscono caratteristiche e configurazioni che indirizzano ad un'intelligenza. Tali caratteristiche e configurazioni costituiscono segni di intelligenza. I proponenti dell'intelligent design, i teorici del "progetto", si propongono di studiare tali "segni" in modo formale, rigoroso e scientifico. L'intelligent design può quindi definirsi come la scienza che studia i segni dell'intelligenza.» -- William A. Dembski, Ph.D.



    I tostapane sono progettati. I 747 sono progettati. Lo Space Shuttle è progettato. Gli ingegneri sono progettati.
    Tutti noi riconosciamo un progetto quando lo vediamo. Come ha detto il biochimico Michael Behe: «Un uomo primitivo che vedesse un'automobile potrebbe pensare che sia mossa dal vento o da un'antilope nascosta sotto l'automobile, ma se aprisse il cofano e vedesse il motore immediatamente capirebbe che è stata progettata. Analogamente la biochimica ha aperto la cellula per esaminare cosa la fa funzionare e anche noi abbiamo capito che anch'essa è stata progettata.»

  7. #17
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    I tostapane sono progettati. I 747 sono progettati. Lo Space Shuttle è progettato. Gli ingegneri sono progettati.
    Tutti noi riconosciamo un progetto quando lo vediamo. Come ha detto il biochimico Michael Behe: «Un uomo primitivo che vedesse un'automobile potrebbe pensare che sia mossa dal vento o da un'antilope nascosta sotto l'automobile, ma se aprisse il cofano e vedesse il motore immediatamente capirebbe che è stata progettata. Analogamente la biochimica ha aperto la cellula per esaminare cosa la fa funzionare e anche noi abbiamo capito che anch'essa è stata progettata.»

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Ianuario Visualizza Messaggio
    Ma, a parte le limitazioni del Darwinismo, l'alternativa dell'"Intelligent Design" è un "binario morto intellettuale"? No. Se vero, il disegno intelligente è una profonda analisi del mondo naturale e uno stimolo alla ricerca scientifica.

    Peccato che dimostrare una teoria del genere equivale a dimostrare l'esistenza di Dio. Cosa che è sta fatta utilizzando vari ragionamenti ma non certo il metodo scientifico.

    Cio' pone questa teoria al di fuori del metodo scientifico.

    Il che non toglie che chi ci crede è liberissimo di farlo.

    Ma non ce la faccia passare per qualcosa di provato scientificamente.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Ianuario Visualizza Messaggio
    Il Disegno Intelligente e` scienza, non religione
    Richard Buggs (da The Guardian)
    detto da una persona che è membro di questa organizzazione http://en.wikipedia.org/wiki/Truth_in_Science non mi sorprende affatto .... è come chiedere al papa se Dio esiste.

    farebbe comunque meglio a studiarsi questo http://it.wikipedia.org/wiki/Problem...a_demarcazione
    e questo http://it.wikipedia.org/wiki/Falsificabilit%C3%A0

    e poi di proporre un modo per dimostrare che l'ID non esiste....onde evitare di massacrare l'epistemologia .

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da apoliticos Visualizza Messaggio
    LA RAGIONE NON E’ PACIFISTA NE’ EVOLUTIVA
    Scusa, ma che cavolo c'entra il pacifismo?

 

 
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